Manie di persecuzione: cosa sono, sintomi, cause e cura

Redazione:

Le manie di persecuzione sono definite come credenze deliranti o persecutorie riscontrabili in soggetti che ritengono di essere perseguitati o di essere vittime di un complotto, nonostante nella realtà non esistano riscontri fattuali a darne prova. In pratica, queste persone ritengono di essere vittime di un disegno a cui addossare la responsabilità di tutti i mali della propria vita, mostrando incapacità di distinzione tra realtà e fantasia.

Quindi il paziente con manie di persecuzione si sente costantemente minacciato da persone o da agenti esterni non ben specificati, mostrando una spiccata sensibilità di fronte alle critiche e reagendo con l’autoisolamento dagli altri. Questi pensieri paranoici e senso di persecuzione generati nella mente della persona possono minare profondamente la qualità e la condotta di vita – ma per essere considerati in maniera così importante, devono essere presenti nel paziente da almeno un mese. Tali deliri persecutori possono essere una manifestazione del Disturbo Paranoide di Personalità.

La mania di persecuzione può essere ricorrente e cronica, e può manifestarsi con la mancata adesione alla realtà (il soggetto si sente costantemente sotto un complotto da parte di persone o agenti esterni non ben identificati), la paranoia e la credenza di avere poteri speciali (come la capacità di poter ferire qualcuno con il semplice sguardo oppure la capacità di leggere i pensieri più reconditi del prossimo).

Quali sono i sintomi delle manie di persecuzione

Come spesso accade per altre condizioni, anche i sintomi delle manie persecutorie possono variare in base alla gravità riscontrata da parte del soggetto. C’è chi crede che tali pensieri hanno un fondamento preciso, mentre altri riconoscono che sono dannosi per la propria vita. In linea generale, tra i vari segni possiamo trovare:

  • depressione;
  • ansia;
  • pensieri e credenze croniche che non hanno attinenza con la realtà;
  • rabbia, nervosismo e ostilità nei confronti degli altri;
  • ipersensibilità alle critiche;
  • manifestazioni di ossessioni;
  • episodi allucinatori o, nelle forme più gravi, vere e proprie allucinazioni;
  • poca capacità di mettersi in discussione;
  • soggetti in costante allerta di un pericolo imminente;
  • autoisolamento.

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sintomi manie di persecuzione
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Causa della mania di persecuzione

L’origine del delirio di persecuzione non è ancora chiara, ma vi sono diverse ipotesi. La più accreditata riguarda la presenza di più fattori (biologici e psicosociali) che scaturiscono la mania di persecuzione. Tra i vari, possiamo indicare:

  • esperienze negative di vita (bullismo, mobbing);
  • bassa autostima;
  • rigidità nel cambiare la propria idea;
  • traumi dell’infanzia;
  • malattie e/o condizioni come demenza, Parkinson, epilessia e Alzheimer;
  • uso/abuso di droghe ed alcool;
  • storia familiare in cui sono presenti casi di schizofrenia, disturbi deliranti e psicosi.

Curare le manie di persecuzione

Superare le manie di persecuzione non è un percorso semplice. La soluzione più idonea la psicoterapia, che potrebbe essere accompagnata dalla somministrazione di alcuni farmaci, ma solo su indicazione di un medico specializzato. La terapia rimane comunque la soluzione migliore, poiché può aiutare l’individuo a imparare come comunicare con gli altri e a ridurre i pensieri paranoici.

Per quanto riguarda i test, non ne esiste uno in grado di diagnosticare la mania di persecuzione, ma è possibile avvalersi di strumenti quali il test di personalità MMPI e il test proiettivo di Rorschach – che tuttavia non vanno considerati come strumenti diagnostici.

Come comportarsi con un soggetto con manie di persecuzione?

Chiedersi cosa fare con un paziente con manie persecutorie è un bene, ma bisogna comunque comprendere che non è affatto semplice. Innanzitutto non bisogna mai affrontare la questione della paranoia con estrema gravità, altrimenti la persona si sentirà etichettata come malata, e vedrà nel prossimo solo la figura di un nemico. La soluzione più idonea è quella di discutere delle proprie emozioni, in modo tale da comprendere il disagio e generare un effetto di rilassamento.

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Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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