Le parole di Ilaria Capua sulla Malattia X hanno generato apprensione. Capiamo di cosa si tratta e cos'ha dichiarato la virologa
Una nuova pandemia scaturita dalla Malattia X non è un’ipotesi così fantasiosa, e potrebbe accadere in qualsiasi momento dell’esistenza del genere umano. Da diversi mesi si parla in maniera forsennata di questa patologia e di come tutelarci a fronte dello scoppio di una nuova emergenza sanitaria globale.
Recentemente sul tema è intervenuta anche la virologa Ilaria Capua, la quale ha sottolineano la necessità di non abbassare mai la guardia, di prestare molta attenzione alla propria salute e di garantire una consapevolezza maggiore sul tema.
Prima di entrare nel dettaglio sulle dichiarazioni dell’esperta, capiamo di cosa parliamo quando pronunciamo le parole “Malattia X”. Si tratta di un termine che si riferisce a una patologia non ben identificata che in futuro (prossimo o lontano) potrebbe causare una nuova pandemia.
Nel 2018 questa ipotetica malattia (che verrà causata da un ipotetico virus o agente patogeno) fu inserita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nell’elenco delle malattie prioritarie: in soldoni, si tratta di una strategia che ammonisce ricercatori ed esperti sull’importanza di essere consapevoli su probabili pandemie che potrebbero scoppiare in futuro.
Tecnicamente parlando, ogni giorno c’è il serio rischio che una nuova pandemia possa scatenarsi. Basti pensare che nella lista sopracitata, oltre alla Malattia X, troviamo:
Attualmente quindi questa Malattia X non ha né nome né cognome, ma alcuni esperti in giro per il mondo hanno provato a formulare delle ipotesi. Tuttavia è molto complicato individuare quale sarà il virus responsabile della prossima pandemia, visto che, come ha scritto la ex presidente della task force sui vaccini del Regno Unito Kate Bingham, insieme a Tim Hames, in un articolo sul Daily Mail, “potrebbero esserci più di un milione di virus non ancora scoperti che potrebbero essere in grado di passare da una specie all’altra, mutare drasticamente e uccidere milioni di esseri umani”.
In questo contesto si parla anche del ruolo che sta giocando la crisi climatica, visto che la sua azioni su ghiacciai e permafrost potrebbe comportare la nascita e l’emersione di virus “zombie”, in grado di diffondersi velocemente e comportare un’emergenza sanitaria per tutto il pianeta.
Chiarito questo concetto, non resta che scoprire cos’ha dichiarato Ilaria Capua sulla Malattia X e perché le sue parole stanno generando apprensione. Il 20 marzo 2024 la virologa di fama mondiale ha rilasciato un’intervista a Il Resto del Carlino proprio per parlare di questo argomento.
La stessa dott.ssa Capua spiega che “le pandemie avvengono con cadenza regolare nel tempo. Mi dispiace dirlo, ma non è che perché abbiamo avuto quella da Covid siamo a posto per i prossimi duecento anni. Purtroppo non funziona così. La malattia X di cui parla l’Oms è un termine per dire che qualcosa, prima o poi, arriverà. Non si sa che cosa, ma succederà. E potrebbe essere ancora più aggressivo del Covid”.
E alla domanda su dove potrebbe arrivare la nuova pandemia, l’esperta si concentra molto sul concetto di spillover, cioè sul salto di specie, poiché “facciamo parte di un sistema, non siamo isole, siamo collegati con le componenti che ci nutrono […]. Dopo il colpo durissimo del Covid non riflettere su come approcciarsi in modo più consapevole, circolare alla salute, è necessario”.
Lo scenario descritto è ipotetico, ma potrebbe diventare reale e concreto in qualsiasi momento. E tutto dipende da come agiamo di fronte ai rischi pandemici. Secondo Ilaria Capua, per difenderci dalla Malattia X “serve una capacità di risposta a queste emergenze che sia ragionata, consapevole e studiata anche sulla base del territorio”.
Intanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che continuerà ad aggiornare l’elenco delle malattie prioritarie: “Prendere di mira gli agenti patogeni e le famiglie di virus prioritari per la ricerca e lo sviluppo di contromisure è essenziale per una risposta rapida ed efficace alle epidemie e alle pandemie”, ha sottolineato Michael Ryan, direttore esecutivo del Programma per le emergenze sanitarie dell’Organizzazione
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Ultima modifica: 21/03/2024