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Mal di schiena e non solo: nuovo protocollo riabilitativo e nutrizionistico

Le dott.sse Erika Testa e Sara Valente hanno ideato un nuovo protocollo contro il mal di schiena e non solo: in cosa consiste e come funziona

Spesso capita di scoprire che il comune mal di schiena sia in realtà un dolore riflesso. Per capire cosa può succedere all’interno del nostro corpo in questi casi io, in qualità di Fisioterapista e Posturologa specializzata insieme alla Dott.ssa Sara Valente Biologa Nutrizionista, abbiamo sviluppato un protocollo, che unisce due discipline fondamentali, per la cura del corpo e del benessere psico-fisico: la Riabilitazione e la Nutrizione.

Mal di schiena: come funziona il nuovo protocollo

Nello specifico, per riabilitazione intendiamo manipolazioni viscerali e Rieducazione Posturale Globale. Mentre per la sfera nutrizionale ci riferiamo a piani alimentari mirati alla cura della patologia specifica del paziente. Ogni disfunzione dei nostri organi può richiedere un alimentazione specifica e mirata che favorisca l’eliminazione dei sintomi.

Questo protocollo viene modificato e personalizzato in base alle esigenze e caratteristiche del paziente; lo start-up iniziale, infatti, è l’anamnesi e lo studio di diagnosi del paziente che determinerà l’intero trattamento, sia dal punto di vista riabilitativo, sia da quello nutrizionale.
Ma a cosa serve la riabilitazione viscerale?

Che cos’è la riabilitazione viscerale

Per chi non ne avesse mai sentito parlare, la riabilitazione viscerale si occupa della corretta mobilità e funzionamento di tutte le strutture interne del corpo. Per essere in una condizione di salute ottima, gli organi devono essere liberi di muoversi tra di loro, essendo i visceri dotati di una propria libertà di spostamento.

Si tratta di un movimento lento e quasi impercettibile che richiede una adeguata sensibilità e allenamento. Se si crea una modificazione del movimento dell’organo, questo può andare incontro ad una fissazione articolare, che causerà una aderenza e una restrizione che si ripercuoteranno anche nelle strutture ad essa collegate.

In letteratura scientifica troviamo i libri scritti dall’osteopata Jean Pierre Barral che dimostrano con un attento studio come un dolore apparentemente primario possa essere secondario ad un’altra disfunzione all’interno del nostro corpo, che non si tratti necessariamente di una parte muscolo-scheletrica, ma invece riguardi il comparto viscerale.
Su questo concetto si basa il nostro protocollo, curare il paziente a 360° per evitare recidive e per ottenere una corretta risoluzione della sintomatologia dolorosa.

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Mal di schiena: il protocollo sulla sindrome del colon irritabile

Per capire meglio di cosa parlo vi propongo un esempio. La sindrome del colon irritabile, detta anche IBS, può determinare, oltre ai classici sintomi quali dolore addominale, stipsi, diarrea, debolezza e affaticamento, emicrania, ansia e cistite, una tensione del colon che a sua volta, come un effetto a catena, andrà a scatenarsi nei distretti limitrofi creando una tensione lombo-sacrale la quale determinerà nel paziente due reazioni: un dolore muscolo-scheletrico ed uno scompenso della postura, causando a sua volta sintomi come la sciatalgia (infiammazione del nervo sciatico che origina dalle ultime radici lombari).

In questo caso il paziente entra nello studio di fisioterapia parlando solo del dolore che avverte in quel momento, ovvero in questo caso specifico ci parla di un dolore da sciatalgia; solo un attenta anamnesi del paziente può farci arrivare alla corretta diagnosi e al problema primario, quale in questo specifico caso la sindrome del colon irritabile.

Nel caso clinico appena riportato per curare il disturbo non basta la fisioterapia, per questo nasce la collaborazione con la Dott.ssa Valente. Se il paziente soffre di una sindrome da colon irritabile curare il sintomo non basta; per avere una risoluzione definitiva, occorre curare l’alimentazione con una giusta nutrizione personalizzata, che possa aiutare il paziente a tenere sotto costante controllo la IBS così da non scatenare in lui sintomi riflessi; in questa modalità non trattiamo solo il sintomo ma l’origine scatenante del disturbo. Questo protocollo può interessare:

  • La sfera digestiva:
    Gonfiore, costipazione;
    Malattia da reflusso gastro-esofageo;
    Nausea;
    Sindrome del colon irritabile;
    Stipsi.
  • La sfera emotiva:
    Ansia;
    Depressione;
    Disordine da stress post-traumatico.
  • La sfera muscolo-scheletrica:
    Correlazioni viscero-somatiche;
    Disfunzione spinale cronica;
    Emicranie;
    Tunnel carpale;
    Dolore articolazioni periferiche.
  • La sfera femminile:
    Dolore pelvico cronico;
    Endometriosi;
    Fibromi e cisti;
    Incontinenza vescicale;
    Vulvodinia;
    Dismenorrea.

Per saperne di più potete cercare la Dott.ssa Erika Testa sul profilo instagram @pt.erikatesta o sulla pagina facebook ETfisio o la Dott.ssa Sara Valente sul profilo instagram @dott.ssa_sara_valente.

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Ultima modifica: 31/03/2021

Erika Testa

Laureata in Fisioterapia con Master in Idrokinesiterapia e Master italiano di Posturologia metodo Souchard. Specializzazione sulla rieducazione dell’articolazione temporo-mandibolare. Da relatrice, nel 2016 al convegno internazionale a San Francisco sulla chirurgia e riabilitazione dell’anca, ha illustrato lo studio sul confronto tra il mondo della terapia in acqua nel Sistema Sanitario Italiano e quello Americano. Come libera professionista è operativa nella città di Roma e a Pomezia con il suo studio. L’esperienza le ha dato la possibilità di mettere in atto la filosofia di curare le persone con il minor tempo e dolore possibile. Contribuisce con la sua esperienza ai temi editoriali di Abilitychannel ed Heyoka. Anche lei come Heyoka moderno è un esempio di positività per gli altri.