La maculopatia è una malattia che colpisce le macule provocando danni alla vista. Scopri quali forme esistono e come si combatte
Il significato di maculopatia o degenerazione maculare riguarda una qualsiasi patologia che interessa la macula (macula lutea), l’area dell’occhio che si trova al centro della retina che, in condizioni normali, consente una visione centrale distinta, di vedere i particolari di un’immagine, di leggere e di riconoscere un volto.
Le maculopatie si distinguono in ereditarie (come la maculopatia diabetica o la malattia di Stardgard) e acquisite, tra le quali la più comune è la degenerazione maculare legata all’età.
I sintomi iniziali della maculopatia possono non essere notati grazie alla compensazione operata dall’occhio sano. Ad ogni modo, la sintomatologia che si presenta più comunemente in caso di degenerazione maculare, comprende:
Anche nelle forme più gravi di maculopatia, la visione paracentrale e laterale viene preservata, per cui in genere non si arriva ad un quadro di totale cecità.
Come già anticipato, esistono due forme principali di maculopatie:
La degenerazione maculare che si verifica con l’avanzare dell’età (generalmente dopo i 50 anni) è definita maculopatia senile. Questa forma, causata dall’invecchiamento della macula stessa, tende nella maggior parte dei casi a coinvolgere entrambi gli occhi anche se con tempistiche diverse (una volta manifestatasi la malattia in un occhio le probabilità che nei cinque anni successivi si presenti anche nell’altro sono pari al 30%). La degenerazione maculare senile può essere di due tipi:
Al contrario delle forme degenerative senili, la malattia di Stardgard ha un’origine genetica: se entrambi i genitori sono portatori sani, vi è il 25% di probabilità che la patologia venga trasmessa al figlio.
I sintomi di questa forma di maculopatia consistono nella riduzione della vista nella zona centrale più o meno grave, che in genere si manifesta entro i 20 anni. I pazienti possono lamentare discromatopsia (difficoltà nella percezione dei colori), scotomi centrali (macchie nere nella vista) e fotofobia (intolleranza alla luce). Al momento non esistono trattamenti risolutivi nemmeno per questa forma, e purtroppo nemmeno ricorrendo all’impiego del Laser è possibile ottenere dei miglioramenti.
Leggi anche: Cosa sappiamo sul distacco della retina
A oggi le cause della maculopatia non sono ancora del tutto note, ma all’origine della malattia sembra esservi una combinazione di fattori ambientali e genetici che, in alcuni soggetti piuttosto che in altri, aumenterebbe il rischio di sviluppare la malattia. Tra i fattori ambientali i più importanti sono:
Per ciò che riguarda i fattori genetici, invece, alcuni studi hanno dimostrato che in diversi gruppi familiari come in alcuni singoli individui esiste una predisposizione genetica allo sviluppo della maculopatia senile.
La diagnosi di maculopatia viene formulata dall’oculista durante una visita approfondita nella quale il medico può ricorrere a vari strumenti diagnostici come l’acuità visiva (in particolare da vicino) utile per valutare la funzionalità maculare, l’esame del fondo oculare per osservare lo stato della retina e la progressione eventuale della malattia, la fluorangiografia retinica e l’oct. Ma l’esame che consente di fare diagnosi di maculopatia più facilmente è il cosiddetto test di Amsler, il quale fa uso di una griglia di linee perpendicolari al cui centro compare un piccolo disco nero.
Il test va eseguito un occhio per volta (coprendo quello da non esaminare) e tenendo la griglia ad una normale distanza di lettura; bisognerà quindi fissare il centro della griglia stessa, dove si trova un punto nero. Se tutti i quadratini appaiono normali, il test è negativo; se, al contrario, tutte o una porzione della griglia, appaiono con linee distorte o con zone d’ombra, è probabile che la diagnosi sia positiva.
Presso l’Istituto Laser di Microchirurgia Oculare di Brescia è possibile sottoporsi ad osservazioni ed indagini specifiche in questo ambito. Attualmente l’offerta terapeutica di ILMO prevede dei cicli di iniezioni intravitreali che consentono di migliorare la visibilità o di arrestarne il peggioramento contrastando la crescita di nuovi vasi sanguigni a livello retinico.
L’iniezione intravitreale è un trattamento che permette di introdurre direttamente nell’occhio un determinato farmaco attraverso la sclera il principio attivo è così assorbito dalla retina. Grazie all’anestesia topica effettuata mediante collirio anestetico l’iniezione è indolore e piuttosto rapida.
Nella terapia per le cure della maculopatia possono inoltre essere utilizzati dei farmaci a base di antiossidanti, luteina, zinco, e varie vitamine (A, E, C), che servono essenzialmente per bloccare la progressione della malattia. I farmaci anti-angiogenetici invece, mirano a bloccare il mediatore chimico responsabile della formazione dei capillari al di sotto della retina, causa della Maculopatia essudativa.
Il trattamento terapeutico dipende quindi dal tipo di maculopatia, ma fondamentale è comunque limitare o evitare i fattori di rischio:
In collaborazione con Ilmo – Istituto Laser Microchirurgia Oculare
Ultima modifica: 16/04/2021