La ludopatia rientra nelle dipendenze comportamentali, e fa riferimento alla dipendenza dal gioco d'azzardo. Ecco come riconoscerla
La ludopatia è una malattia che rientra nell’insieme delle dipendenze comportamentali, e fa riferimento alla dipendenza dal gioco d’azzardo, sebbene non sia un vero e proprio sinonimo, quanto un sinonimo non preferenziale.
In partica, il termine più adatto per parlare di ludopatia sarebbe il gioco d’azzardo patologico (abbraviato con GAP) e trova classificazione nel DSM 5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), all’interno del quale è definito come un “comportamento problematico persistente o ricorrente legato al gioco d’azzardo”
Si tratta di un disturbo comportamentale, una malattia del gioco d’azzardo, che provoca disagio e porta alla compromissione del funzionamento individuale, tanto da minare il proprio stile di vita e le relazioni della propria sfera privata (affettive, amorose, lavorative, familiari).
Come possiamo capire se si soffre di ludopatia? Una delle caratteristiche principali della persona ludopatica è la cronicità, cioè si tratta di una condizione che dura nel tempo, almeno per un periodo di 12 mesi. Tra i sintomi possiamo riconoscere:
I fattori di rischio e le cause che possono portare una persona a diventare vittima della ludopatia sono diversi, e possono riguardare vari ambiti della propria vita. Insomma, tutto dipende da diverse ragioni, come:
La ludopatia, o più in generale il gioco d’azzardo, può essere associato a distubo bipolare, disturbo ossessivo-compulsivo o disturbo del comportamento alimentare.
La persona ludopatica sembra essere caratterizzata dal decision-making, cioè l’incapacità di prevedere il danno economico legato alla ludopatia. Questo comportamento può compromettere la natura stessa della persona, facendo emergere in essa spirito di bramosia, incapacità di valutare e considerare le conseguenze, difficoltà di controllo e instabilità emotiva. Secondo quanto riporta Ipsico, citando Custer, esisterebbero 5 tipologie di giocatori d’azzardo:
Questo articolo non sostituisce il parere di un medico, dunque per qualsiasi strada terapeutica va ascoltato un professionista. Contro il disturbo da gioco d’azzardo, la prima soluzione è la terapia cognitivo comportamentale, che aiuta il paziente a comprendere come mai si sono attivati certi meccanismi che lo hanno portato alla ludopatia. In caso di dipendenze più severe, potrebbe essere necessaria una terapia farmacologica o anche una terapia di gruppo.
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Ultima modifica: 12/10/2023