Louis Braille è noto per essere l'inventore francese che ha ideato l'alfabeto omonimo. Figlio di un sellaio, perse la vista a 3 anni
Louis Braille fu un inventore francese nato a Coupvray, un paesino poco distante da Parigi, il 4 gennaio 1809, e morì a 43 anni nella capitale della Francia il 6 gennaio 1852 di tubercolosi. Braille è ricordato principalmente per aver ideato l’omonimo codice utilizzato ancora oggi dalle persone cieche come strumento di comunicazione verso il prossimo.
Louis Braille nacque in una famiglia economicamente modesta. Figlio di un sellaio, era solito seguire il padre nel suo lavoro, spinto dalla curiosità di conoscere la sua professione. A causa di un incidente avvenuto proprio all’interno dell’officina del papà, a 3 anni Braille si fa male all’occhio sinistro con un punteruolo. L’evolversi dell’infezione non risparmiò neanche l’altro occhio, e così divenne totalmente cieco già a 5 anni.
La sua condizione e la decisione dei genitori di indirizzarlo verso gli studi portarono Braille a vincere a 10 anni una borsa di studio per l’Institution des Jeunes Aveugles, scuola per giovani ciechi, che gli diede gli strumenti adeguati per creare quello che oggi conosciamo come alfabeto Braille.
All’interno di questo centro specializzato di Parigi, fondato dall’educatore parigino Valentin Haüy nel 1786, gli iscritti imparavano a leggere attraverso il tatto dei caratteri della stampa messi in risalto con del rame. Si trattava di una forma di lettura che, però, non poteva essere utilizzata per scrivere.
Ci fu un cambiamento importante con l’arrivo all’interno della scuola nel 1821 di Charles Barbier de La Serre, capitano d’artiglieria dell’esercito di Napoleone, il quale dove portò la sua “scrittura notturna” (Ecriture Nocturne), un sistema usato durante la guerra per comunicare tra soldati in assenza di illuminazione basato su un codice tattile che riproduceva parole in suoni, di difficile interpretazione però da parte di persone comuni.
Da qui, Braille prese spunto per sviluppare il proprio codice, ideando un alfabeto basato su sei punti combinati tra loro, estendendolo poi anche al sistema matematico (noto con il nome di Nemeth Braille) e alla musica (Codice musicale Braille). Pubblicò tale sistema nel 1829 in un saggio intitolato “Procedimento per scrivere le parole, la musica e il canto corale per mezzo di punti in rilievo ad uso dei ciechi ed ideato per loro”.
Sfortunamente, la turbecolosi privò il francese della possibilità di vedere il suo alfabeto usato in tutto il mondo. La prima opera in Braille stampata fuori dalla sua scuola fu realizzata in Brasile nel 1850.
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In occasione del secondo centenario dalla nascita dell’inventore francese (1809 – 2009), in Italia fu emessa la versione dei 2 euro dedicata proprio a Louis Braille. In una delle due facce, infatti, vi è raffigurata una mano mentre legge un libro, due gabbiani in volo (simboli del sapere libero e universale), la scritta “Louis Braille 1809-2009” e il nome del francese scritto con il suo codice.
La ricorrenza della Giornata Internazionale dell’alfabeto Braille è data dal fatto che il 4 gennaio 1809 nacque proprio il suo inventore. In Italia vi è anche una Giornata Nazionale, che ricorre il 21 febbraio di ogni anno e sensibilizza l’opinione pubblica sulle condizioni di vita delle persone cieche.
Ultima modifica: 04/01/2021