La legionella è una famiglia di batteri che provoca un’infezione polmonare molto grave: si può manifestare come polmonite (si parla di legionellosi o Malattia dei Legionari) oppure di una forma simil-influenzale (febbre di Pontiac). In sostanza, non si tratta di una malattia in sé, bensì di un insieme di batteri, tra cui è riconosciuta anche la Legionella pneumophila, la forma più pericolosa.
Il rischio di contagio aumenta a determinate condizioni: principalmente può colpire individui con un sistema immunitario compromesso o che si trovano in età avanzata, ma non solo. L’infezione può avvenire per via aerea, anche attraverso i condizionatori, e danneggia le vie respiratorie. L’habitat naturale per questo patogeno è l’acqua.
Da dove viene il significato di Legionella
Il termine fu coniato negli anni Settanta dopo un caso di epidemia che scoppiò nell’estate del 1976 negli Stati Uniti d’America durante un raduno dei veterani della Legione Americana al Bellvue Stratford Hotel di Philadelphia. In quell’occasione, ben 221 persone rimasero contagiate e 34 morirono. La modalità di trasmissione fu dovuta al sistema di aria condizionata dell’albergo. Solo successivamente, nel nel gennaio 1977, fu isolata la causa: la Legionella pneumophila.
Quali sono le cause della legionella?
Le cause che permettono alla legionella di poter colpire gravemente un individuo sono l’età avanzata e la presenza di una compromissione del sistema immunitario, ma non solo:
- sesso maschile;
- eccessivo consumo di alcol e fumo;
- patologie croniche del polmone.
Legionella sintomi
I sintomi della Legionella – che ha un periodo di incubazione che varia dai 2 ai 10 giorni – vanno divisi in base a ciò che provoca. Ad esempio, per la Malattia dei Legionari abbiamo:
- febbre;
- brividi;
- dolori muscolari;
- malessere generale;
- astenia;
- mal di testa;
- difficoltà respiratoria;
- nausea;
- cefalea;
- polmonite;
- stato confusionale;
- tosse e mal di gola.
Invece i sintomi della Febbre di Pontiac sono per lo più generici e riconducibili all’influenza:
- febbre;
- debolezza;
- mal di testa;
- brividi.
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Come avviene la diagnosi di Legionella?
La diagnosi del patogeno può avvenire in 2 modi: prelievo di campioni di espettorato o di liquido dai polmoni; campione di urina. Inoltre può essere eseguita una radiografia al torace per cercare la presenza di polmonite.
Dove si può prendere la legionalle?
La legionella è presente in ambienti naturali e artificiali che hanno come minimo comun denominatore l’acqua. Di fatto, questa famiglia di batteri predilige principalmente luoghi dove c’è presenza d’acqua, e quindi dove può facilmente proliferare (soprattutto se ci sono condizioni di stagnazione, incrostazione, sedimentazione e biofilm). Più nel dettaglio, la legionella potrebbe essere presente in:
- acque termali e sorgive;
- fiumi, laghi, fanghi;
- impianti idrici degli edifici;
- tubature di fontane e piscine.
La replicazione di questo batterio avviene per via aerea, e trova un potente alleato nei sistemi di areazione (come condizionatori e umidificatori d’aria).
Come avviene il contagio da legionella
La legionella è contagiosa, ma in misura epidemica. Da quanto abbiamo visto precedentemente, possiamo capire come si contrae la legionella. Uno dei modi è attraverso le condotte cittadine, a causa ad esempio dell’inquinamento degli impianti di distribuzione delle acque. In Italia i casi più eclatanti hanno tratto origine da torri di raffreddamento e impianti idrici di abitazioni e di strutture turistiche.
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Prevenzione legionella: come evitarla
Evitare di restare contagiati dalla Legionella è possibile grazie a un periodico controllo degli impianti di areazione e del sistema idrico, attraverso la disinfettazione, la decalcificazione e la sostituzione di alcuni materiali usurati.
Esiste una terapia contro la Legionella?
Anche in questo caso, dobbiamo distinguere i casi in base alla patologia provocata. Per quanto riguarda la Malattia dei Legionari, si usa una terapia antibiotica, mentre per la Febbre di Pontiac non sono necessari. Prima di procedere è opportuno ascoltare il parere del proprio medico curante o di uno specialista.