La Legge di Bilancio 2023 contiene missioni, programmi e azioni per misure dedicate alle persone con disabilità. Vediamo nel dettaglio l’elenco delle misure previste per le persone con disabilità.
Che cos’è la Legge di Bilancio e quando viene approvata quella del 2023?
La Legge di Bilancio è uno strumento fondamentale dello Stato italiano, con la quale il Governo comunica al Parlamento quali sono le spese pubbliche e le entrate previste per l’anno successivo. La normativa è disciplinata dalla legge 163/2016, che l’ha unita alla vecchia legge di stabilità. Il testo contiene due sezioni: misure quantitative da utilizzare per raggiungere gli obiettivi previsti e le previsioni di entrata e uscita.
La voce “uscita” è molto importante, in quanto al suo interno vengono definite le missioni (gli obiettivi da raggiungere attraverso la spesa pubblica), i programmi (dov’è previsto il voto parlamentare) e le azioni (le finalità di spesa di ciascun programma).
Come ogni anno, anche la Legge di Bilancio 2023 deve rispettare alcune date. Di fatto, entro il 15 ottobre bisogna scrivere il disegno della legge da inviare alle istituzioni UE, mentre entro il 20 ottobre è necessario presentare la Legge in Parlamento. La data ultima per l’approvazione del testo è invece il 31 dicembre, poiché il 1° gennaio la normativa deve entrare in vigore.
Prima del disegno di legge, vi sono alcuni documenti che vanno redatti: stiamo parlando del Documento di Economia e Finanza (DEF), con le politiche economiche-finanziarie, e della nota di aggiornamento degli obiettivi (NaDEF), a cui segue il Documento programmatico di Bilancio (Dbp).
Legge di Bilancio 2023 per le persone con disabilità
La Legge di Bilancio 2023 prevede poche misure mirate esclusivamente sulla vita delle persone con disabilità. Alcune le abbiamo già conosciute in anni precedenti, quindi ricevendo delle proroghe, altre invece hanno subìto aggiornamenti. Vediamo l’elenco completo:
- Assegno Unico Universale Figli: nel 2023 sarà maggiorato del 50%, con un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli. Confermato anche l’assegno per i figli che presentano una disabilità.
- Lavoratori fragili e smart-working: I lavoratori che presentano patologie e condizioni croniche con scarco compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, fino al 28 febbraio 2022 la prestazione viene svolta in modalità agile. Mentre fino al 31 marzo 2023 il datore di lavoro deve garantire lo svolgimento del lavoro in smart-working anche assegna diversa mansione ma sempre appartenente alla stessa categoria o area di inquadramento.
- Bonus barriere architettoniche: estesa la deatribilità delle spese del 75% fino al 2025.
- Reddito di cittadinanza: dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni abili al lavoro ma che presentano nel proprio nucleo familiare individui con disabilità, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età, è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7-8 mensilità.
- Ape Sociale: misura prorogata per tutto il 2023.
- Opzione Donna: è stata ampliata la platea delle beneficiarie della misura.
- Agevolazioni luce e gas: per il primo trimestre 2023, sono riconosciute agevolazioni sulle tariffe per la fornitura di energia elettrica per clienti economicamente svantaggiati o in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale devono essere rideterminate dall’ARERA.
- Borse di studio Università: dal 1° gennaio 2023 gli importi delle borse di studio degli studenti universitari con disabilità non vanno computati ai fini del calcolo e del raggiungimento dei limiti reddituali per la percezione dell’assegno mensile di assistenza, per la percezione della pensione o per la percezione dell’eventuale maggiorazione sociale dei trattamenti pensionistici.
- Fondo sperimentale “Periferie inclusive”: un fondo da 10 milioni di euro per raggiungere l’inclusione sociale nelle aree periferiche delle grandi città.
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