La prima tappa della Legge di Bilancio 2022 è stata portata a termine. Il 19 ottobre 2021 il Governo Draghi ha approvato il Documento Programmatico di Bilancio (DPB, Draft Budgetary Plan) che contiene le previsioni di entrate e spese programmatiche per la prossima Manovra. Si tratta di un documento embrionale, e che quindi non è al momento vincolante: le proposte in esse contenute possono ancora cambiare.
Quando viene approvata la Legge di Bilancio 2022?
Entro il 31 dicembre 2022 ci sarà l’approvazione della Legge di Bilancio, ma prima potrebbe arrivare una valutazione del Documento Programmatico di Bilancio da parte della Commissione Europea, che potrà richiederne una revisione entro il 30 novembre 2021. Di fatto l’UE dovrà valutare se le proposte contenute nella Manovra rispettano gli obiettivi programmatici. In Italia invece il disegno di legge contenente queste misure dovrà passare per Camera e Senato.
Legge di Bilancio 2022: cosa dice il DPB
Ben 23 miliardi di euro (pari a 1,2% del PIL), di cui 8 destinati al taglio delle tasse: è questa il valore delle previsioni – secondo i quotidiani – che potrebbe avere la Legge di Bilancio 2022, le cui basi sono state poste dal Documento Programmatico di Bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri, che ha preso come riferimento le risorse indicate nella Nota di Aggiornamento al Documento di Economia Finanza (NaDEF). In sostanza, si trattano delle previsioni di entrata e spese per l’anno successivo, basati su alcuni provvedimenti accordati dalla maggioranza di Governo.
Come spiega un comunicato stampa del CdM, “la manovra di bilancio ha l’obiettivo di sostenere l’economia nella fase di uscita dalla pandemia e rafforzare il tasso di crescita nel medio termine. Si mira inoltre a ridurre il carico fiscale per famiglie e imprese”. Nel dettaglio:
- FISCO:
- riduzione degli oneri fiscali;
- rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax;
- taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile;
- stanziamento risorse per contenere gli oneri energetici nel 2022 (il rincaro delle bollette).
- INVESTIMENTI PUBBLICI:
- stanziamenti aggiuntivi per le amministrazioni centrali e locali dal 2022 al 2036;
- aumento della dotazione del Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2022-2030;
- stanziamento delle risorse per il Giubileo di Roma e per le Olimpiadi di Milano-Cortina.
- INVESTIMENTI PRIVATI E IMPRESE:
- prorogate e rimodulate le misure di transizione 4.0 e quelle relative agli incentivi per gli investimenti immobiliari privati;
- rifinanziati il Fondo di Garanzia Pmi, la cosiddetta ‘Nuova Sabatini’ e le misure per l’internazionalizzazione delle imprese.
- SANITÀ:
- il Fondo Sanitario Nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024;
- Nuove risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi e alla spesa per i vaccini e farmaci per arginare la pandemia COVID-19.
- SCUOLA, RICERCA E UNIVERSITÀ:
- aumentata la dotazione del Fondo di Finanziamento ordinario per l’Università e del Fondo Italiano per la Scienza;
- creazione nuovo fondo per la ricerca applicata;
- le borse di studio per gli specializzandi in medicina vengono portate in via permanente a 12.000 l’anno;
- viene disposta la proroga fino a giugno dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l’emergenza Covid-19.
- REGIONI ED ENTI LOCALI:
- incrementato il Fondo per il Trasporto Pubblico Locale;
- stanziamento risorse aggiuntive per asili nido e manutenzione della viabilità provinciale.
- POLITICHE SOCIALI:
- il livello di spesa del Reddito di cittadinanza viene allineato a quello dell’anno 2021 (8,8 miliardi), introducendo correttivi alle modalità di corresponsione e rafforzando i controlli;
- previsti interventi in materia pensionistica, per assicurare un graduale ed equilibrato passaggio verso il regime ordinario. Possibile dunque il passaggio da Quota 100 a Quota 102, che permetterebbe di raggiungere la pensione con 38 anni di contributi e 64 anni d’età e rimarrebbe in vigore per 2 anni. Nel 2023 invece dovrebbe arrivare la Quota 104;
- attuazione alla riforma degli ammortizzatori sociali;
- il congedo di paternità di 10 giorni viene reso strutturale.
- SUPERBONUS 110 PER CENTO: si va verso la proroga, ma solo per condomini e case popolari (no ville).
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