Il 10 ottobre 2022 l’ultima seduta del Consiglio dei ministri del Governo Draghi (il governo uscente visto che tra poco tempo si insedierà il Governo Meloni) ha approvato il disegno di legge in materia degli anziani non autosufficienti, proposto dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando. La normativa prevede politiche in favore delle persone anziane, rispondendo ad alcuni punti previsti nel PNRR.
Cosa prevede la legge delega sugli anziani non autosufficienti?
La legge delega 2022 sugli anziani non autosufficienti è composta da 12 articoli (qui il testo completo) ed è in attesa del via libera da entrambe le Camere, mentre i decreti annessi dovranno essere pubblicati entro 12 mesi dalla revisione in Parlamento e non oltre il 31 marzo 2024. I punti toccati dalla normativa sono svariati e riguardano anche i caregiver:
- incentivare l’autonomia delle persone anziani e l’invecchiamento attivo, attraverso un accesso facilitato a servizi sanitari e sociali, allo sviluppo dei contesti urbani e dei piccoli centri con abitazioni adeguate, al rafforzamento dell’assistenza domiciliare e all’accesso alla mobilità;
- introduzione dell’indennità unica universale (molto simile all’assegno unico universale per famiglie con figli), che sarà chiamata “prestazione universale per la non autosufficienza“;
- istituzione del Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (CIPA) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri;
- attenzione alla qualità di vita dei caregiver familiari, prima norma che parla espressamente di aiuti e supporti (anche di tipo psicologico) per questa figura, come tutele specifiche sul mercato del lavoro, sostegni idonee per non limitare il completamento degli studi o l’esercizio lavorativo e interventi di formazione in materia;
- attuazione di decreti in materia di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria;
- semplificazione e riordino delle agevolazioni contributive con la rimodulazione delle aliquote e dei termini;
- definizione di percorsi formativi per lo svolgimento di attività professionali legate alla cura delle persone anziani non autosufficienti;
- istituzione del Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (SNAA);
- semplificazione dell’accesso ai servizi sanitari grazie ai punti unici di accesso (PUA) presso le Case di Comunità;
- semplificazione delle procedure di accertamento e valutazione della condizione di persona anziana non autosufficiente;
- introduzione dei “budget di cura e assistenza“, strumenti per la ricognizione delle prestazioni, dei servizi e delle risorse attivabili;
- unificazione di un unico servizio dell’Assistenza Domiciliare Integrata Sociosanitaria e Sociale (ADISS).
Leggi anche: Legge delega sulle disabilità: cosa dice e cosa prevede
