Cosa dice in termini di accompagnamento, agevolazioni, benefici e assegni e come si legge un verbale
La legge 509/88 è la pietra miliare della legislazione italiana in merito alle normative inerenti all’invalidità civile. Non è una materia che si presta a facili interpretazioni, perché entrano in gioco valori come la giustizia, l’etica e l’equità.
La legislazione inerente all’invalidità civile quindi è composta da leggi e decreti molto complessi che tengono conto di tutte le variabili e che affrontano variabili di primaria importanza come agevolazioni, prestazioni economiche e diritti degli invalidi civili.
In particolare, la legge 509 del 23 novembre 1988 è il testo di riferimento in merito all’invalidità civile che delibera in materia di “norme per la revisione delle categorie delle minorazioni e malattie invalidanti, nonché dei benefici previsti dalla legislazione vigente per le medesime categorie ai sensi dell’articolo 2, comma 1 della legge 26 luglio 1988, n. 291”.
Questa legge fu resa esecutiva dopo tre anni con il decreto del Ministero della Sanità del 5 febbraio 1992 che ha approvato la tabella di invalidità permanente, le percentuali indicative di invalidità e le modalità di utilizzo. Questo decreto è una sorta di pietra miliare per la legislazione inerente all’invalidità ed è stato seguito nel tempo da altre leggi che individuano criteri di valutazione dell’indennità di accompagnamento.
Il documento più importante è il verbale invalidità civile. Al suo interno, viene declinata ogni categoria di invalidità civile con le relative percentuali e attraverso la tabella invalidità permanente vengono affrontati tutti le patologie dei portatori di handicap: l’anziano con deambulazione sensibilmente ridotta, il portatore di handicap comma 1 art 3 (che può avere bisogno dell’accompagnamento legge 104), il portatore di handicap comma 3 art 3 (persona con handicap grave che ha necessariamente bisogno della legge 104).
Il certificato di invalidità serve quindi per poter beneficiare di alcune misure assistenziali come pensione di invalidità, assegno mensile, indennità di accompagnamento, agevolazioni per la circolazioni e per la sosta dei veicoli (art 381 del dpr 495 92).
L’emissione del verbale di invalidità civile prevede un percorso amministrativo ben preciso che parte con la richiesta al proprio medico di base. Dopo una serie di visite specialistiche e la visita medica finale della commissione Asl, l’iter si conclude con l’emissione del certificato da parte dell’Inps. L’Inps in qualsiasi momento può avviare un accertamento e stabilisce i termini per la visita di revisione invalidità civile.
Leggi anche: Come richiedere l’Invalidità civile all’Inps e quali sono i benefici
Il verbale definitivo (che viene firmato da almeno 3 medici) viene validato dal Centro Medico Legale (CML) dell’Inps e definisce i seguenti giudizi. A seconda della percentuale di invalidità, crescono i benefici (che includono sempre tutti quelli precedenti).
La legge 509/88 delibera anche in merito alle agevolazioni per gli anziani over 65 che vanno incontro alla fase calante della propria vita.
Chi ha difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie della sua età (L 509/88 L 124/98) tra il 67% e il 99% ha diritto alla fornitura di protesi, presidi e ausili, esenzione ticket per patologia, tessera agevolata di viaggio regionale e agevolazioni per case popolari.
Leggi anche: Assegno ordinario di invalidità: tutto quello che c’è da sapere
La Legge 509/88 è stata seguita, il 5 febbraio 1992, dalla legge n.104 che è la normativa nazionale di riferimento in merito a integrazione, assistenza, diritti dei disabili, assegni di accompagnamento e permessi di lavori retribuiti.
Per i portatori di handicap comma 1 art 3 sono previste: agevolazioni fiscali per l’acquisto di protesi, ausili e sussidi tecnici informatici (Iva agevolata al 4% e detrazione IRPEF 19%); agevolazioni fiscali in materia di auto per titolari di patente speciale con ridotte o impedite capacità motorie; agevolazioni fiscali per l’eliminazione di barriere architettoniche; detraibilità protesi e ausili; agevolazioni fiscali e spese mediche generiche di assistenza specifica; scelta delle priorità tra sedi disponibili.
I portatori di handicap più gravi vengono citati nel comma 3 art 3. Sia i familiari sia i parenti hanno diritto a permessi e periodi di congedo retribuiti (fino a un massimo di tre giorni al mese). I permessi possono essere richiesti soltanto da un familiare.
I lavoratori in questione hanno il diritto di richiedere per ogni anno di lavoro due mesi di contributi figurativi (fino a un massimo di 5 anni) per anticipare la data della pensione. Sono previste inoltre agevolazioni per quanto concerne l’acquisto di sussidi informatici (Iva al 4%), detrazioni IRPEF, bonus ristrutturazione per barriere architettoniche e detrazioni per le spese mediche.
Leggi anche: Quali sono le differenza tra invalidità civile e Legge 104?
Il decreto ministeriale 2 agosto 2007 si è espresso in maniera di individuazione delle patologie rispetto alle quali sono escluse visite di controllo sulla permanenza dello stato invalidante.
Con la legge 3 agosto 2009 n. 102 si è deciso che le domande di invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità sono presentate all’Inps secondo modalità stabilite dall’Ente e solo per via telematica.
Ultima modifica: 18/11/2023