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Le palestre per disabili sono rare: lo dice un’inchiesta giornalistica

Le palestre per disabili esistono? Secondo una ricerca del Corriere della Sera, sono rarissime. Ecco i dettagli dell'inchiesta giornalistica

Esistono palestre per disabili? Non lo sappiamo. O meglio, non ci sono ricerche certificate che hanno approfondito questo tema sportivo. Fortunatamente, qualcuno ha pensato di approfondire l’argomento facendo un ‘semplice’ giro di telefonate. Corriere.it, infatti, ha realizzato un’inchiesta in merito, pubblicata ai primi di aprile di quest’anno, e che dipinge un quadro davvero impietoso.

Palestre per disabili, cosa afferma l’inchiesta?

Le chiamate realizzate dalla redazione del Corriere della Sera hanno preso in esame diverse palestre sparse per tutta l’Italia. Prima di iniziare, ci teniamo a sottolineare che non si tratta di una ricerca scientifica e accurata nei minimi dettagli, ma di una serie di telefonate random effettuate senza un campione preciso e dettagliato in base a determinati criteri.

La nota positiva

A spiccare su tutti è la palestra Hello Fit di Verona che, alla richiesta di programmi per disabili, ha dato una risposta che fa ben sperare: “Abbiamo già altri disabili iscritti presso la nostra palestra, sono tutti seguiti da un fisioterapista”. Purtroppo, però, resterà l’unica mosca bianca in un mare di possibilità residue nel trovare palestre per disabili.

A dominare è l’incertezza

Insicurezza, indecisione, incertezza. Chiamatela come volete, ma a dominare è questo sentimento di tentennamento. A fronte delle numerose telefonate, infatti, molte le palestre hanno dimostrato irresolutezza quasi completa. Per la quasi totalità, la prima reazione è sempre la stessa: “Attendi un minuto” o “Chiedo al collega”, riprova di un’impreparazione comune. A seguire, poi, le sentenze variano. Come alla Virgin Active di Milano Cavour, per esempio, dove “non ci sono offerte per disabili”. Oppure, sempre dal capoluogo lombardo, la Get Fit, che gira il contatto alla responsabile “che ti richiamerà nei prossimi giorni”. Ma, come svelato dal Corriere, “non arriverà nessuna chiamata”.

In linea generale, prima ancora dei servizi dedicati a chi ha una disabilità, è l’inaccessibilità il primo nemico da affrontare. A Roma, la Anytime Fitness afferma che “ci sono dei gradini senza pedana per disabili”, nonostante il quartier generale dica il contrario. E, sempre nella Capitale, il gruppo Dabliu ammette che “ci sono scale e non c’è il montacarichi”. Una situazione complessa certificata, infine, da Klab di Firenze: “C’è uno scalino per entrare in sala attrezzi, il passaggio per lo spogliatoio è troppo stretto, ci sono le scale per accedere alla Spa”. Insomma, niente da fare.

Le risposte assurde

La ricerca ha trovato anche risposte degenerate nell’assurdo. Come la Fit Express: “Purtroppo non abbiamo niente di organizzato per una persona disabile, può comunque svolgere attività sportiva per conto proprio, fin dove è possibile”. Si torna a Milano, sponda Fit Active: “Siamo accessibili perché abbiamo l’ascensore, questa però è una palestra normale…”. E la Get Fit? “È dura per un ragazzo in carrozzina”, dice un operatore”. Già, è molto dura.

Anche tu hai riscontrato problemi?

Noi di Ability Channel siamo alla ricerca di storie riguardanti l’inaccessibilità. Se sei stato unno sfortunato protagonista di queste e altre problematiche legate al mondo della disabilità, scrivici a redazione@abilitychannel.tv.

Ultima modifica: 25/05/2020

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.