Il latte materno è la prima barriera contro le allergie nei bambini. A dirlo è l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Secondo la struttura, infatti, in Italia sono diverse le forme di allergia che colpiscono circa 1 bambino su 4. Quindi, anche l’allattamento materno è indispensabile.
Latte materno contro le allergie: il punto dell’Ospedale Bambino Gesù
Le allergie nei bambini possono comparire a ogni età. In particolare, sono influenzate dalla predisposizione genetica e dai fattori ambientali. Sotto la lente d’ingrandimento ci sono i Paesi occidentali, dove il numero degli allergici è in aumento.
Perciò, come spiegano gli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù, il latte materno è nevralgico: “Contiene una serie di sostanze in grado di proteggere il bambino dalle infezioni e dalla comparsa di numerose malattie, tra cui le malattie allergiche”.
Il fatto che il latte materno sia benefico per la salute non è una novità. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto che l’allattamento al seno è “uno degli obiettivi prioritario di salute pubblica a livello mondiale”.
È dello stesso avviso Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia dell’Ospedale Bambino Gesù: “Per contrastare la marcia allergica tra i bambini abbiamo alcune armi efficaci”. Tuttavia, bisogna agire subito. “È scientificamente provato, infatti, che particolari interventi sulla dieta e sulle abitudini di vita delle future mamme e dei neonati entro le prime 4 settimane dalla nascita riducono il rischio di sviluppare allergie nel corso della crescita”.
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Cosa succede se manca il latte materno
E se il latte della mamma non fosse disponibile? Ci sono delle soluzioni alternative per aiutare i bambini a rischio sviluppo allergie, in particolare alle proteine del latte vaccino. Come i prodotti idrolizzati, cioè, latte formulato in modo tale da avere una composizione simile a quella del latte materno. Inoltre, un’altra strategia preventiva è l’introduzione di prebiotici e probiotici nell’alimentazione della mamma e del bambino.
“I probiotici – sottolinea il prof. Fiocchi – se somministrati alla mamma nell’ultimo trimestre di gravidanza, possono ridurre la frequenza di eczema nel lattante del 15%. Somministrandoli durante l’allattamento la frequenza si riduce del 10%. Se somministrati direttamente al bambino quando non ha il latte di mamma possono ridurre la frequenza di eczema del 5%. Per quanto riguarda i prebiotici, invece, si hanno benefici solo se somministrati al lattante, in termini non solo di eczema, ma anche di asma e di allergia alimentare“.
Quali allergie possono incontrare i bambini?
L’Ospedale Bambino Gesù riporta che la forma più frequente tra i bambini italiani di allergia è la rinite allergica. Colpisce il 35% dei ragazzi delle scuole medie. In successione, poi, troviamo l’asma allergico, la dermatite atopica e le allergie alimentari.
A causa dell’igiene sempre più accurata e dell’alto livello di inquinamento nelle città, nell’Occidente tali malattie sono in crescita. Tuttavia, c’è anche un fattore genetico. Se i genitori non sono allergici, il rischio che un figlio sia allergico è del 10-15%. Invece, se uno dei due risulta allergico, la percentuale sale al 30%. Tocchiamo la vetta dell’80% nel caso in cui entrambi lo siano.
Un’altra malattia da non sottovalutare è l’anafilassi, la forma più grave di una reazione allergica a un alimento. Colpisce principalmente bambini e adolescenti, mentre in età pediatrica ha un’incidenza che varia dall’1% al 3%. Si arriva alla riduzione della pressione arteriosa e allo shock anafilattico in circa 3 casi su 100.
Ospedale Bambino Gesù, uno sportello dedicato
Nella struttura ospedaliera romana è attivo un ambulatorio per la prevenzione e la diagnosi precoce delle allergie rivolte ai neonati entro il 28esimo giorno di vita ad alto rischio allergico. Per saperne di più, scrivi a prenvezione.allergie@opbg.net.
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