L'ipertensione polmonare è una particolare forma di un aumento del sangue all'interno dei vasi arteriosi del polmone. Cosa c'è da sapere?
L’ipertensione polmonare è una particolare forma di pressione alta che insorge quando abbiamo un aumento del sangue all’interno dei vasi arteriosi del polmone. Da qui capiamo che tale condizione riguarda le arterie polmonari e il ventricolo destro del cuore, a causa proprio di un innalzamento anomalo della pressione sanguigna.
Generalmente, la pressione polmonare media è di circa 14 mmHg a riposo. Nel caso dell’ipertensione polmonare invece abbiamo un valore che supera la media di 25 mmHg, e le conseguenze possono essere gravi, come il deterioramento delle parti delle arterie polmonari oppure i pazienti possono incorrere nell’insufficienza cardiaca.
Come spiega Humanitas, esistono due macrocategorie nelle quali possiamo racchiudere tale condizione:
Cosa causa l’ipertensione polmonare? Principalmente, la vasocostrizione delle arterie che conducono il sangue dal cuore ai polmoni. In pratica, le pareti delle arterie polmonari si possono irrigidire o diventare più spesse, con la conseguenza che i vasi si restringono o si occludono.
In questo modo, può accadere che vi sia una riduzione del sangue diretto ai polmoni e che il ventricolo destro non funzioni come prima. Insomma, c’è un ostacolo che impedisce al sangue di compiere il suo viaggio.
Che sintomi dà l’ipertensione polmonare? Inizialmente nessuno, in quanto abbiamo a che fare con una malattia asintomatica durante i suoi esordi. Di fatto, i segni emergono solo nel momento in cui la condizione progredisce. A quel punto possiamo riconoscere:
Esistono determinati fattori di rischio che possono comportare maggiori probabilità di sviluppare l’ipertensione polmonare;
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Diagnosticare l’ipertensione polmonare è abbastanza complesso, in quanto tale condizione non dà sintomi fin dall’inizio. Occorrono inoltre moltissimi esami, visto che i segni della condizione sono così specifici che possono essere sovrapponibili ad altre condizioni. Gli esami che possono essere utili per una diagnosi efficace sono:
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non sostituisce in alcun modo il parere di un medico. Qualsiasi decisione terapeutica va discussa sempre con un professionista. Attualmente non esiste una cura contro questa malattia, ma le terapie disponibili permettono di migliorare la salute del paziente fin quanto possibile e di tentare di rallentare la progressione della malattia. In genere vengono messi in campo determinati farmaci o, addirittura, la chirurgia.
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Ultima modifica: 26/09/2023