La Terrazza “Tutti al mare!” è una spiaggia accessibile per persone con gravi patologie neuromotorie di San Foca (Marina di Melendugno), nel Salento, ed è un’iniziativa del progetto “Io Posso” di Gaetano Fuso. Aperta ogni giorno dal 15 giugno al 15 settembre 2019, dalle 9 alle 19, si tratta di una struttura balneare operativa dal 2015 grazie all’associazione 2HE, fondata dai coniugi Giorgia Rollo (di cui veste il ruolo di presidente) e lo stesso Gaetano Fuso.
Quest’ultimo è stato un poliziotto salentino, colpito nel 2014 dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica, e nipote di Antonio Montinaro, uno degli uomini della scorta di Giovanni Falcone.
La Terrazza “Tutti al mare!” è la prima grande iniziativa realizzata nell’ambito progetto di inclusione sociale “Io Posso”, slogan coniato “nel periodo più difficile della malattia, successivo alla tracheotomia”, ci racconta Rollo al telefono: “Un incentivo a superare con volontà e positività ogni nuovo giorno”.
Com’è nato il progetto La Terrazza “Tutti al mare!”?
“Dal sogno di Gaetano Fuso di creare un accesso attrezzato per persone affette da patologie altamente invalidanti, come la SLA, ma anche per disabilità che fossero ‘semplici’ paraplegie. Successivamente è nato anche ‘Tutti in Camper’, un motorhome attrezzato che mettiamo a disposizione di persone su sedie basculanti o in ventilazione.
Si tratta del secondo grande progetto di ‘Io Posso’, strettamente legato a La Terrazza ‘Tutti al mare!’ e al tema del turismo accessibile. C’è chi ha usato il nostro camper per realizzare il suo sogno di tornare al mare, come Alberto da Udine, immobilizzato dalla SLA, che nel mese di luglio è riuscito finalmente a raggiungere San Foca per trascorrere due settimane di vacanze.”
Quali sono le caratteristiche che rendono La Terrazza “Tutti al mare!” accessibile?
“In Terrazza sono presenti 3 postazioni con colonnine dell’acqua e dell’energia per gli ospiti che necessitano di ventilazione assistita e 10 postazioni per le altre forme di disabilità. Tutte le postazioni sono provviste anche di lettini ribassati, sedie da regista e idonea ombreggiatura.
Si trovano poi 2 bagni completamente attrezzati con doccia calda e due docce esterne. Poi abbiamo 5 tipologie di sedie per l’ingresso in acqua e una serie di altre utilità, come salvagenti, canottini ed altro materiale per rimanere a galla. Completa la struttura un’ampia passerella che consente l’agevole spostamento con la sedia a rotelle.
Il tutto per i nostri ospiti è completamente gratuito, e mettiamo a disposizione anche un box infermieristico attrezzato, il personale infermieristico ed assistenziale, altri gli ausili per la mobilizzazione e l’assistenza alla balneazione.
Inoltre, grazie a un protocollo d’intesa con la Polizia di Stato, sono gli atleti delle Fiamme Oro Salvamento e gli agenti della Squadra Nautica della Questura di Lecce a svolgere servizio di assistenza bagnanti per garantire la completa sicurezza degli ospiti.”
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I lidi attrezzati per le persone con disabilità sono aumentati, ma sono ancora molte le cose da fare. Secondo te, manca un po’ di partecipazione sociale?
“Sicuramente c’è molto ancora da fare, ma abbiamo un ampio riscontro di come la sensibilità su questi temi sia già tanta. Considerate che il progetto de La Terrazza ‘Tutti al mare!’ è realizzato da 2HE in stretta collaborazione con Città di Melendugno, Polizia di Stato, ASL Lecce, UBI Banca e AISLA, con il supporto di Tensomax, VIVISOL, Comune di San Cesario e associazione conSlancio.
In pratica La Terrazza vive grazie al contributo di partner pubblici e privati, ma anche di tanti sostenitori sparsi in Italia e non solo, di coloro che acquistano i nostri gadget, di chi fa volontariato, di chi contribuisce a diffondere il nostro messaggio.
Per cui la partecipazione sociale non manca. Ma in effetti le istituzioni credo debbano aiutarci a programmare la crescita del territorio su questi temi, collaborando con le associazioni per dare un supporto più costante, aiutandoci per esempio a fare rete anche con le strutture ricettive.”
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Prima di questa spiaggia avete mai avuto modo di saggiare l’accessibilità di altre strutture?
“No. Gaetano camminava l’estate precedente all’avvio della Terrazza. La sua fonte d’ispirazione è stata un ragazzo su carrozzina. Lo vedeva passeggiare sul lungomare senza la possibilità di raggiungere il mare. Così, quando i suoi amici gli chiesero di esprimere un desiderio da realizzare, Gaetano ha pensato a quel ragazzo: ‘Creiamo una struttura per lui, per me e per tante altre persone’, disse.”
Quante persone con disabilità si sono affacciate a La Terrazza “Tutti al mare!” e da dove?
“Fino all’anno scorso abbiamo avuto 500 persone con disabilità e oltre 5 mila accessi. Quest’anno abbiamo già registrato un +35% di presenze rispetto al 2018. Ogni anno c’è un incremento esponenziale. Ieri (martedì 6 agosto, ndr), per esempio, abbiamo ospitato oltre 40 persone in un giorno. Arrivano da tutta Italia e anche dall’estero. Quando conosce una realtà in cui si sente sicuro, la persona disabile tende a ritornare. Le regioni di provenienza sono soprattutto Lombardia, Lazio e Campania.”
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Per quanto riguarda le strutture private, sono veramente poche quelle che investono sull’accessibilità. È un peccato, in quanto ampliare il proprio target può aumentare il fatturato. A tuo avviso, perché c’è questa reticenza?
“Io viaggio poco, quindi cerco di trarre informazioni dagli ospiti con i quali mi interfaccio. C’è chi ha difficoltà a trovare il luogo adatto per trascorrere una vacanza nelle nostre zone. Questo vuol dire che, anche per le aziende ricettive, ci potrebbero essere occasioni utili per contribuire con il proprio business a sostenere un segmento di clientela spesso trascurato.
Non credo sia reticenza quanto più una semplice questione di conoscenza. Ormai, per esempio, nei lidi privati non è difficile trovare una passerella e una sedia job. Il problema è andare incontro alle varie esigenze di un disabile e a tutte le tipologie di disabilità.
Per questo sensibilizzare e diffondere la cultura dell’accessibilità per tutti è fondamentale. Ad esempio, a San Foca, subito dopo la nostra apertura, diversi locali hanno messo lo scivolo all’ingresso. Stanno comprendendo il ritorno economico, ma hanno acquisito anche una certa sensibilità. Il buon esempio aiuta.”
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In giro per il Bel paese ci sono svariati encomiabili esempi simili alla spiaggia accessibile “La Terrazza”. Heyoka ha mappato alcuni dei migliori lidi inclusivi per le persone con disabilità, scarica gratuitamente la guida online.