Il Consiglio dei Ministri, su proposta della ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli, ha dato l’ok per la fase preliminare di due decreti legislativi inerenti la Legge delega sulla Disabilità che punta a cambiare le regole dell’invalidità civile nel 2025. Secondo la ministra, “cominciamo a rivoluzionare il modo in cui viene accertata la condizione di invalidità civile”. Ma come cambia la misura?
Come cambia l’invalidità civile nel 2025?
Il 2025 e il 2026 saranno gli anni in cui l’invalidità civile cambierà sotto diversi aspetti, ma prima ci sarà una fase sperimentale che interesserà solo alcune zone del Paese, per poi entrare a pieno regime dal 1° gennaio 2026 in tutta Italia, data in cui il riconoscimento dell’invalidità civile sarà totalmente affidata all’INPS.
I due decreti puntano non solo a cambiare alcuni processi di valutazione, ma anche a snellire i controlli nei confronti delle persone con disabilità gravissime e croniche. Ad esempio:
- Saranno gradualmente abbandonate le tabelle percentuali e le visite periodiche per chi ha una disabilità gravissima o cronica al fine di introdurre l’ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health), cioè la valutazione funzionale della persona che, tra le varie cose, deve tenere in considerazione la relazione tra definizione di disabilità e ambiente circostante.
- introduzione di definizioni chiare sulla disabilità.
- introduzione di un procedimento unitario per la valutazione di base atta a certificare la disabilità, che sarà responsabilità di INPS dal 2026. Ci sarà un’unica commissione INPS che dovrà valutare i livelli di bisogni di ogni invalido.
- implementazione della valutazione multidimensionale, tenendo in considerazione il contesto sociale nel quale una persona vive.
- riconoscimento del diritto dell’accomodamento ragionale.
- Per ora, un fondo di 350 milioni di euro per il 2026 da incrementare con 85 milioni di euro ogni anno.
Come funziona oggi l’invalidità civile?
L’invalidità civile è disciplinata dalla Legge 118/1971 e inquadra l’invalidità come difficoltà a svolgere funzioni tipiche della vita quotidiana o di relazione per una menomazione o un deficit fisico, psichico, intellettivo o sensoriale.
Oggi l’invalidità civile viene riconosciuta da una commissione dell’ASL composta da un medico specialista in medicina legale e altri due medici, insieme a un medico INPS. In base alla percentuale di invalidità (che va dal 33% al 100%), sono riconosciuti una serie di benefici, come:
Ultima modifica: 22/01/2024
Angelo Andrea VeglianteDa diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.