L'influenza stagionale di settembre e ottobre 2024 ci colpirà bruscamente? Scopriamo cosa dicono gli esperti e come difenderci
L’influenza stagionale potrebbe tornare a colpire in maniera pesante, complice l’arrivo della stagione autunnale, la riapertura delle scuole e il ritorno alla grande socialità, soprattutto nei luoghi al chiuso. A tal proposito, si ipotizza che tra settembre e ottobre 2024 l’influenza attaccherà in maniera più importante, una situazione aggravata dalla co-esistenza con il Covid e il virus respiratorio sinciziale.
“È possibile che vedremo una stagione con un’attività importante delle sindromi simil-influenzali – ha dichiarato all’Adnkronos Francesco Vairo, responsabile del Servizio regionale di Sorveglianza delle malattie infettive dello Spallanzani -. I dati dell’emisfero australe indicano una stagione con un’incidenza di casi elevata in un quadro epidemiologico dove convivono l’influenza, appunto, ma anche il virus respiratorio sinciziale e il Covid. Non abbiamo una palla di vetro, ma credo ci sarà un’attività intesa ed è quindi necessaria una spinta maggiore alla campagna vaccinale che verrà”.
Dunque anche quest’anno sarà fondamentale indirizzare la campagna del vaccino anti-influenzale verso le persone anziane, fragili e immunodepresse. “C’è una stanchezza vaccinale – ha spiegato sempre all’Adnkronos Emanuele Nicastri, direttore dell’Unità di Malattie infettive ad alta intensità di cura dell’Inmi Spallanzani di Roma -. Immunizzare una persona sana è controintuitivo perché io ti proteggo per qualcosa che potrebbe avvenire ma anche non avvenire, dobbiamo dire che ci possono essere delle reazioni avverse segnalate nel consenso informato. Sappiamo che l’immunizzazione non ci evita il contatto, ma la forma grave di malattia, l’ospedalizzazione e il decesso”.
Stanchezza vaccinale, appunto, che nell’ultimo anno ha prodotto un flop alla corsa dei vaccini. Per quanto riguarda quelli anti-influenzali, il Sole 24 Ore segna che solo il 18,9% della popolazione generale si è vaccinato, contro il 20,2% dell’anno precedente; inoltre solo un anziano su due (over 65) ha scelto la strada del vaccino, solo il 53,3%, contro il 65,3% in piena pandemia. Tuttavia si trattano di dati lontani da quelli raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (minimo 75%).
Peggio invece la situazione dei vaccini contro il Covid. In base ai dati di Lab24 del Sole 24 Ore, nella scorsa campagna vaccinale si sono immunizzati solo 2,2 milioni di italiani (3,75%), di cui 1,885 milioni di over 60. E intanto a ottobre 2024 partiranno le nuove campagne vaccinali contro l’influenza, sperando di migliorare questi dati.
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Ogni anno i virus influenzali sono imprevedibili, in quanto cambiano e mutano continuamente. Però i sintomi sono sempre identici e possono scomparire in uno o 4 giorni (dipende dalla severità degli stessi sintomi): possiamo trovare febbre, mal di gola, raffreddore, stanchezza, debolezza fisica, dolori muscolari, dolori articolari, tosse, malessere generale, starnuti, sonnolenza, lacrimazione, brividi, cefalea, sudorazione e naso chiuso.
Come di consueto invece, le cause dell’influenza stagionale anche nel 2024 saranno le stesse: virus a RNA della famiglia Orthomixovirus, con una grande capacità di mutazione che gli permette di cambiare genetica ogni anno. Attualmente ci sono tre tipologie di influenze: tipo A (la più diffusa), tipo B e tipo C.
L’influenza stagionale si trasmette attraverso i droplets, cioè le piccole goccioline di saliva che produciamo mentre starnutiamo, parliamo, urliamo o tossiamo. Tuttavia il contagio può avvenire anche toccando oggetti contaminati o stringendo la mano a una persona infetta. Principalmente si diffonde nei luoghi affollati e al chiuso, come scuole, uffici, mezzi pubblici, bar e cinema. Si può restare contagiosi fino a 2 giorni prima dell’emersione dei sintomi e per 3-7 giorni dal loro inizio.
Un’arma fondamentale contro la trasmissione dell’influenza tra settembre e ottobre 2024 è la prevenzione: gli esperti raccomandano di fare molta attenzione all’igiene personale, lavandosi molto spesso le mani o starnutire nell’incavo del gomito (mai sulle mani).
In linea generale, l’influenza passa rapidamente e senza troppe complicazioni, tant’è che le misure per combatterla sono molto semplici: riposare, stare in casa evitando il contatto con altre persone, restare al caldo, bere molta acqua per evitare la disidratazione e consumare pasti facilmente digeribili.
La partita della prevenzione però si gioca anche sul campo della vaccinazione, che si basa appunto sulla somministrazione di vaccini contro l’influenza. In Italia sono detti trivalenti, in quanto possono contenere tre tipi di virus: 2 di tipo A (H1N1 e H3N2) e uno di tipo B.
Per la stagione 2024-2025, il Ministero della Salute ha emanato la Circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza“, con una serie di raccomandazioni sull’inizio della prossima campagna vaccinale: di fatto il ministero consiglia di farle partire dall’inizio di ottobre e di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualiasi momento della stagione influenzale.
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Ultima modifica: 12/09/2024