Con l’arrivo dei primi freddi, si apre anche il periodo della stagione influenzale. Ogni anno, nel nostro Paese, si parla di numeri molto alti di persone colpite dal virus dell’influenza o da sindromi parainfluenzali.
Giusto per dare qualche dato relativo alla stagione dello scorso anno, ricordiamo che parliamo di 15 milioni di persone ufficialmente colpite.
Uno dei crucci più diffusi quando si parla di influenza riguarda la gestione dei sintomi nei soggetti fragili, ai quali è, non a caso, raccomandato il vaccino.
Nella maggior parte dei casi, chi contrae l’influenza stagionale può aspettarsi, finito il decorso, di arrivare alla guarigione nell’arco di una settimana.
Diversa è la situazione per i soggetti fragili. Nell’elenco è possibile includere i bambini piccoli – età, in linea di massima, tra i 6 mesi e i 5 anni – le donne in gravidanza, gli anziani.
In tutte queste categorie di pazienti, si può apprezzare una situazione clinica in cui il sistema immunitario, o perché immaturo, o perché influenzato dai cambiamenti ormonali, non funziona come dovrebbe.
Questo apre la porta a possibili complicanze di natura innanzitutto respiratoria, con infezioni che, colpendo le basse vie aeree, diventano potenzialmente fatali (è il caso, per esempio, della bronchiolite nei bambini molto piccoli).
Da non dimenticare, infine, è la situazione dei soggetti con ridotte abilità motorie. In questi casi, il contagio e i conseguenti sintomi sono un problema per diversi motivi.
Da un lato, bisogna considerare le possibili difficoltà logistiche nell’accesso ai luoghi di cura. Dall’altro, non si può non tenere in considerazione che, molto spesso, chi ha una disabilità motoria ha problemi nel mantenimento del peso forma, fattore che può aumentare il rischio di problematiche respiratorie acute.
La prevenzione è la chiave per proteggersi dall’influenza e deve essere presa in considerazione in maniera particolare quando si convive con un soggetto fragile.
Il primo step da prendere in considerazione è il vaccino. Le persone che lo fanno per la prima volta, sono tenute a scegliere come luogo di somministrazione un contesto dove sia possibile, in caso di effetti avversi, un intervento di soccorso immediato.
Questo è il caso degli studi dei medici di base, ma anche dei presidi ospedalieri e dell’ASST.
Dopo la prima somministrazione, a meno di controindicazioni il vaccino può essere effettuato anche in farmacia.
Essenziale, inoltre, è lavarsi bene le mani e, quando si starnutisce o si tossisce, farlo nell’incavo del gomito.
Altro consiglio importante prevede il fatto di utilizzare, in bagno, asciugamani strettamente personali. Ogni membro della famiglia deve avere i propri. Al momento del lavaggio, è bene scegliere il programma “igiene” e procedere ad alte temperature.
Se ci si accorge di avere dei sintomi, è basilare evitare il contatto con altre persone, soprattutto se fragili.
Quando si contrae l’influenza stagionale, l’unica cosa da fare è gestire i sintomi con farmaci ad hoc e lasciare che l’infezione faccia il suo corso. Per quanto riguarda la scelta di cosa prendere, è sempre importante rivolgersi al medico di base anche se, in molti casi, si tratta di medicinali acquistabili senza ricetta.
Questi farmaci si possono infatti acquistare comodamente in rete. Portali come Dr. Max, farmacia online permettono di comprare farmaci SOP e OTC e di farseli arrivare a casa in pochi giorni.
Legali da 10 anni in Italia, le farmacie online, che devono avere, in calce alla home, un bollino con una croce che rimanda al sito del Ministero della Salute, sono non a caso sempre più popolari.
Nel caso della gestione di un soggetto fragile nella stagione influenzale, tra i loro vantaggi figura la possibilità di rifornire l’armadietto dei medicinali in casa senza uscire – i care giver spesso non possono abbandonare la persona di cui si occupano – e con la certezza di tempi di invio brevi.
Ultima modifica: 28/11/2024