Comunicato stampa Happyageing
Roma, – “La Circolare del Ministero della Salute che contiene le raccomandazioni per la stagione 2023-2024 su ‘Prevenzione e controllo dell’influenza’ è un documento di importanza cruciale per la salute degli italiani, in particolare per una fascia sempre più ampia di popolazione: quella degli over 60-65. HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo considera positiva la Circolare che consente alle Regioni di organizzarsi efficacemente e per tempo”. Lo afferma Michele Conversano, Presidente Comitato Tecnico Scientifico HappyAgeing, commentando i contenuti del documento ministeriale che stabilisce tempi, modalità, fasce di popolazione, obiettivi della prossima campagna di vaccinazione contro l’influenza.
Secondo le stime, in tutto il mondo le epidemie annuali provocherebbero circa un miliardo di casi di influenza, tra i 3 e i 5 milioni di casi di malattia grave e tra 290.000 e 650.000 decessi. Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) stima che ogni anno, in Europa, si verificano dai 4 ai 50 milioni di casi sintomatici di influenza e che 15.000/70.000 cittadini europei muoiono di cause associate all’influenza. Il 90% di questi decessi si verifica in soggetti di età superiore ai 65 anni, specialmente tra quelli con condizioni cliniche croniche di base. Guardando al nostro Paese, l’influenza e la polmonite ad essa associata sono classificate tra le prime 10 principali cause di morte.
La Circolare ministeriale ricorda dunque che la vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell’influenza e sottolinea come il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-19, prorogato dal Ministero della Salute e valido tutt’oggi, indichi gli obiettivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale: il 75% come obiettivo minimo e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio. “Le persone di età pari o superiore a 65 anni – prosegue Conversano – insieme a coloro che hanno patologie croniche, sono infatti considerate le principali destinatarie del vaccino antinfluenzale. È importante tenere a mente che i risvolti di una efficace campagna vaccinale antinfluenzale sono numerosi: riduzione del rischio individuale di malattia, del rischio di trasmissione a soggetti ad alto rischio e dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità conseguenti la malattia”.
Sebbene la pandemia da Covid-19 sia stata dichiarata finita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è bene che i soggetti a rischio continuino a rinnovare l’immunizzazione anche contro il Covid. “Per questo HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo considera molto importante l’indicazione, contenuta nella Circolare, riguardo la possibilità di effettuare più vaccinazioni in occasione della stessa seduta – sottolinea il Presidente CTS HappyAgeing – Un aspetto fondamentale è poi la tempistica di inizio della campagna indicata nella circolare, il mese di ottobre, per garantire la copertura vaccinale anche nel caso in cui, come lo scorso anno, il virus anticipi la propria diffusione. Sappiamo che alcune Regioni hanno già completato l’approvvigionamento delle dosi di vaccino necessarie, mentre altre devono ancora effettuarlo. Il nostro auspicio è che tutte le Regioni arrivino pronte, in termini di dosi e di organizzazione, all’appuntamento vaccinale contro l’influenza, per garantire a tutti i cittadini questa importante protezione per la salute, individuale e collettiva”.
Riguardo alla scelta dei vaccini, Michele Conversano ricorda che “la Circolare, e questa è un’ulteriore novità rispetto al passato, individua le tipologie di vaccino più adatte alle diverse fasce di età. Per gli ultrasessantenni e ultrassentacinquenni – spiega – vengono consigliati il vaccino quadrivalente adiuvato e quello quadrivalente ad alto dosaggio: una scelta volta a dare maggior sostegno al sistema immunitario meno performante degli anziani. Auspichiamo che le Regioni che non hanno ancora completato l’acquisto dei vaccini anti-influenzali tengano conto di queste preziose indicazioni che in futuro dovrebbero entrare nella prassi delle campagne vaccinali. I migliori risultati si otterranno, infatti, non solo raggiungendo gli obiettivi di copertura individuati, ma – conclude il Presidente CTS HappyAgeing – offrendo la tipologia di vaccino più adatta a ciascuna fascia di età”.