Da cosa sono causete le immunodeficienze? Esistono diverse classificazioni? È possibile fare prevenzione? Ecco le risposte
Le immunodeficienze primitive sono un gruppo di patologie rare e genetiche. In particolare, finora, ne sono state riconosciute circa 250. Si parla di immunodeficienze quando il sistema immunitario di un individuo perde la propria funzionalità, sia in parte sia totalmente. A causa di ciò, la persona può contrarre più frequentemente infezioni da micro-organismi patogeni, come batteri, virus, funghi e cellule tumorali. Anche il tempo di guarigione dalle stesse è compromesso, impiegando l’organismo più tempo del solito. Per questo motivo, possono apparire infezioni batteriche, linfomi o altri tumori generalmente inconsueti.
In linea generale, le immunodeficienze si manifestano durante l’infanzia, ma i primi sintomi sorgono anche più tardivamente. La loro incidenza è molto variabile, comprende diverse forme:
Comunemente sono identificate due tipi di immunodeficienze:
Generalmente, le immunodeficienze possono minare sensibilmente la qualità della vita delle persone, oltre all’aspettativa di sopravvivenza. Tuttavia esistono casi in cui non influiscono gravemente su essa. In questo contesto, quindi, vale la pena ricordare che esistono immunodeficienze gravi, come:
Per definire le cause principali che rendono un individuo affetto da immunodeficienza, dobbiamo far riferimento alle tipologie sopracitate. Nel caso delle primarie, infatti, i disturbi possono essere caratterizzati da mutazioni di un gene in particolare. Ad esempio, può capitare sul cromosoma X, e quindi la malattia che ne deriva sarà legata a tale cromosoma. Tale dato spiega anche perché l’incidenza maggiore è sui bambini maschi. Sostanzialmente, però, i disturbi sono identificabili a seconda dell’area interessata:
Per quanto riguarda le secondarie, invece, le cause sono riconducibili nei disturbi cronici (come diabete e cancro), nei farmaci e nella radioterapia. Oltre alla possibilità di essere indotte per qualsiasi disturbo grave che si protrae nel tempo, le immunodeficienze secondarie possono avere i tumori come base di origine. Colpiscono anche anziani e persone ospedaliere.
Bene o male, abbiamo avuto modo di snocciolare i tratti tipici che sono classificati come sintomi delle immunodeficienze. Di seguito, l’elenco dettagliato:
In ultimo, è importante sottolineare che la ricorrenza perpetua dei raffreddori non è un sintomo dell’immunodeficienza.
Il sospetto della presenza di immunodeficienze nasce quando, ad esempio, il soggetto presenta infezioni ricorrenti, gravi o atipiche. Basti pensare che, in individui con tale patologia rara, un’infezione grave può essere causata da un organismo che normalmente non ne crea. Nel caso specifico, i medici prendono in esame anche la presenza di infezioni croniche nei familiari del paziente. Gli strumenti migliori usati in tali circostanze sono gli esami del sangue e cutanei, la biopsia e i test genetici.
Esistono dei trattamenti indirizzati a prevenire la diffusione delle immunodeficienze. Ad esempio:
In certi casi, la prevenzione diventa fondamentale. Come nel caso di:
Per approfondire il tema delle immunodeficienze, rimandiamo ad alcune delle realtà in tema:
Ultima modifica: 25/05/2020