Secondo i dati dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono 14 milioni le persone che nel mondo non sanno di avere l’HIV, e in Europa il numero supera le 120.000 unità. Ma chi è affetto da HIV deve considerarsi una persona con una disabilità a tutti gli effetti? Ha quindi diritto all’assegno di invalidità?
Per fronteggiare questo aumento considerevole dei casi di persone affette da HIV che si stanno verificando negli ultimi tempi, da pochi giorni in Italia presso 2800 farmacie è disponibile un kit per fare il test. Con 20 euro si può acquistare nel più totale anonimato, basta essere maggiorenni. Si può eseguire tranquillamente a casa propria poiché si tratta di un piccolo prelievo di sangue da fare sul polpastrello e nel giro di 15/20 minuti si conosce il risultato.
Ma una persona sieropositiva può fare la richiesta di invalidità civile? La risposta è sì. Le leggi 104 e 222 prevedono infatti che i portatori di HIV possano essere riconosciuti come invalidi dopo le opportune valutazioni. E’ bene ricordare che per la tutela della privacy la legge prevede la possibilità di presentare documentazioni in cui viene oscurato il codice identificativo della patologia, evitando così di doverla rivelare al proprio datore di lavoro.
Non solo, ai sensi della legge 68/99 se viene riconosciuto un grado di invalidità pari o superiore al 46% se si è disoccupati ci si può iscrivere nelle liste speciali per l’inserimento lavorativo, mentre se si ha già un lavoro serve una percentuale superiore al 60%. Infine con il 100% di invalidità si ha diritto ad una pensione di importo pari all’assegno ma che viene concessa in base a requisiti reddituali superiori.
Per quanto concerne l’assistenza invece, è previsto che i genitori o i familiari conviventi di una persona malata di Aids possano fare richiesta per usufruire dei benefici della legge 104/92 come il diritto ai permessi retribuiti e, quando possibile, poter scegliere il posto di lavoro più vicino a casa.
E’ da sottolineare come in questi ultimi anni ci sia stata una restrizione delle concessioni di invalidità civile a causa dei grandi miglioramenti che le nuove terapie hanno apportato alla vita dei malati.
Ultima modifica: 04/06/2020