Nelle ultime ore l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rivisto la propria posizione in merito all’utilizzo dei guanti monouso. L’OMS, infatti, non ne raccomanda più l’utilizzo in luoghi pubblici come i supermercati in quanto “può aumentare il rischio di infezione” da COVID-19.
Guanti monouso: ecco le nuove linee guida dell’OMS
Nella sezione delle FAQ dedicata alle mascherine, l’Organizzazione Mondiale “non raccomanda l’uso di guanti da parte delle persone nella comunità. L’utilizzo può aumentare il rischio di infezione, poiché può portare all’autocontaminazione o alla trasmissione ad altri quando si toccano le superfici contaminate e poi il viso”.
Insomma, niente più guanti nei luoghi pubblici come i supermercati. Oltre al distanziamento fisico, perciò, bisognerà incentivare “l’installazione di stazioni pubbliche di igiene delle mani all’ingresso e all’uscita” dei locali. Resta invariata, invece, la necessità di praticare un’ottima igiene delle mani per prevenire la diffusione del nuovo Coronavirus.
A queste misure, si aggiungono anche quelle in merito ai guanti di gomma, note già da marzo 2020: “Il COVID-19 può contaminare i guanti di gomma. Se dopo ti tocchi la faccia, la contaminazione passa dai guanti alla tua faccia e può infettarti”.
Come smaltire mascherine e guanti monouso?
A dare una risposta in merito è il Ministero della Salute: “Al momento, non è noto il tempo di sopravvivenza dei coronavirus nei rifiuti. Per precauzione quindi, mascherine e guanti vanno smaltiti con i rifiuti indifferenziati ma sempre posti prima dentro almeno due sacchetti (uno dentro l’altro) o in numero maggiore in dipendenza della loro resistenza meccanica, per evitare eventuali contatti da parte degli operatori ecologici”.
Aggiornate linee guida anche sulle mascherine per Coronavirus
La notizia sui guanti monouso arriva due giorni dopo la novità sull’uso delle mascherine per Coronavirus, caldamente consigliate “dove c’è ampia diffusione del virus e la distanza fisica è difficile da mantenere, come i trasporti pubblici, i negozi o in altri ambienti chiusi o affollati”.