Avere la glicemia alta significa andare incontro a problemi di salute anche importanti. Scopri cosa puoi mangiare con la glicemia alta.
La glicemia alta è una condizione potenzialmente dannosa, che può esporre la persona a diversi rischi. Per glicemia si intende la concentrazione di glucosio nel sangue, la cui misurazione in genere avviene attraverso il prelievo di sangue capillare a digiuno attraverso uno strumento apposito chiamato glucometro.
Il glucosio è lo zucchero per eccellenza, una molecola fondamentale per il nostro organismo poiché è il nutriente essenziale per tutte le cellule, che lo prelevano direttamente dal sangue.
Gli alimenti rappresentano la principale fonte di glucosio, ma, in misura minore, esso può anche essere sintetizzato ex novo a partire da protidi (proteine) e lipidi all’interno dell’organismo stesso.
Il nostro corpo possiede un sistema di regolazione intrinseco che ha il compito di mantenere relativamente costante la glicemia durante l’arco della giornata.
La regolazione della glicemia avviene ad opera di specifici ormoni, suddivisi principalmente in due categorie:
Sia l’insulina che il glucagone sono prodotti da diversi tipi cellulari del pancreas, ma ognuno di essi ha una funzione opposta a quella dell’altra.
Per una persona diabetica, uno degli obiettivi più importanti è mantenere la glicemia all’interno di un intervallo di normalità durante l’intera giornata.
I valori glicemici a digiuno normalmente sono attorno ai 60-75 mg/dl, mentre i valori glicemia dopo pranzo possono salire fino a 130-150 mg/dl.
Valori glicemia a digiuno:
Secondo l’American Diabetes Association, se i valori glicemici superano la concentrazione di 126 mg/dL si è in presenza di sintomi del diabete. Per valori superiori ai 200 mg/dL si configura uno stato di diabete conclamato che necessita di un consulto medico specializzato.
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I sintomi dell’iperglicemia (termine usato per indicare la glicemia alta) possono non comparire nell’individuo: perciò, la persona può risultare asintomatica. Nei casi in cui i segni sono visibili, invece, possiamo riconsocere:
Le cause della glicemia alta possono essere:
Il diabete mellito è quindi una malattia cronica caratterizzata da valori di glicemia costantemente alterati, con una concentrazione di glucosio nel sangue superiore alla norma.
La causa di questo fenomeno è un difetto assoluto o relativo di insulina, ormone indispensabile all’organismo a cui consente di utilizzare il glucosio per i processi energetici all’interno delle cellule. Nel caso in cui l’insulina sia prodotta in quantità non sufficiente dal pancreas oppure le cellule dell’organismo non rispondano correttamente alla sua presenza, nel sangue si avranno livelli di glucosio più alti del normale (iperglicemia) favorendo, così, la comparsa del diabete mellito.
Per normalizzare questa situazione anomala è necessario, per prima cosa, tenere sotto stretto controllo l’alimentazione e gli stili di vita quotidiana del paziente. In caso di glicemia alta, i diabetologi raccomandano generalmente un’alimentazione che prevede, innanzitutto, il giusto e necessario apposto di calorie quotidiano, con una dose compresa tra 1500/1900 chilocalorie al giorno. Per ottenere questi valori è necessaria una alimentazione che contempli, in sobria quantità:
Da non trascurare è la colazione, composta preferibilmente da té o una tazza di latte parzialmente scremato (il tutto ovviamente senza l’aggiunta di zucchero), oppure un vasetto di yogurt magro, fette biscottate, cereali e frutta fresca di stagione, in modesta quantità (mele, pere, fragole, albicocche, arance, pesche e lamponi).
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Il monitoraggio della glicemia viene generalmente effettuato attraverso quello che viene definito Glicotest, un semplice test che anche tu, se disponi delle giuste informazioni, puoi eseguire in completa autonomia, a casa tua.
Tramite il corretto utilizzo del glucometro infatti, potrai valutare in prima persona i tuoi livelli glicemici, e, su suggerimento del tuo medico, aggiustare all’occorrenza la terapia nutrizionale, l’esercizio fisico e la terapia.
Ricorda sempre di effettuare la misurazione circa 30 minuti prima dei pasti e di annotare ogni valore rilevato, così che eventuali sbalzi glicemici siano registrati.
Trascurare una condizione di iperglicemia, soprattutto se presente da diversi giorni, può esporre la persona a rischi anche gravi, che possono comportare delle serie conseguenze. Se non diagnosticata e curata in tempo, la glicemia alta correlata al diabete può provocare disidratazione, possibili danni alle arterie, ai reni e al sistema neuro cerebrale, e nei casi più gravi, il coma diabetico.
È quindi di fondamentale importanza sottoporsi a dei controlli sistematici che consentano di monitorare costantemente il valore della glicemia così da evitare gravi e severe complicanze.
Ultima modifica: 13/01/2021