Il limite dei fringe benefit si alza ancora di più. Dopo quello imposto dal governo Draghi a 600 euro (una delle tante agevolazioni elencate durante il 2022, qui l’elenco completo), ora il governo Meloni alza ancora di più l’asticella.
Come spiegato nella conferenza stampa dell’11 novembre 2022 infatti, nel Decreto Aiuti quater il prossimo tetto che il datore di lavoro può corrispondere anche ad personam sarà di 3mila euro, cifra esente da contribuzione e imposizione fiscale per l’anno 2022.
Cosa sono i fringe benefit e cos’è il bonus 3000 euro?
I fringe benefit sono agevolazioni e contributi previsti all’interno del welfare aziendale, che il datore di lavoro può erogare nei confronti dei propri dipendenti (a tempo determinato o indeterminato). Al suo interno possiamo trovare buoni per il carburante, i pasti, per il pagamento delle utenze e via discorrendo (in alcuni casi può essere usato anche per l’istruzione dei figli e le rette universitarie), e non concorrono alla formazione del reddito imponibile.
Prima dell’intervento dell’esecutivo di Draghi, il limite era di 248,23. Adesso, in attesa della pubblicazione definitiva in Gazzetta Ufficiale, il governo Meloni innalza il tetto a 3000 euro, soglia entro la quale i fringe benefit restano esenti da contribuzione e imposizione fiscale per l’anno 2022: oltre tale limite, ci sarà tassazione.
Leggi anche: Caro Bollette: soluzioni su cosa fare per risparmiare
Fringe benefit o bonus dipendenti fino a 3000 euro: entro quando vale?
La scadenza del nuovo limite di fringe benefit è il 12 gennaio 2023, data determinata dall’articolo 51 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) in base al principio di cassa allargato.
I rimborsi possono comunque riferirsi anche a fatture emesse nel 2023, purché entrino nel merito di consumi effettuati nel 2022. Come detto precedentemente, il tetto massimo di 3mila euro resterà esente da contribuzione e imposizione fiscale per il solo anno 2022, mentre oltre questa cifra ci sarà la tassazione completa.
Nuovo limite fringe benefit: chi riguarda e come ottenerlo?
I beneficiari del limite di 3000 euro del fringe benefit sono i dipendenti delle aziende private, in quanto per ora sono escluse le pubbliche amministrazioni, i consulenti e i collaboratori: potenzialmente, parliamo di una platea di circa 3 milioni di persone.
Per ottenere il fringe benefit, il dipendente deve rivolgersi al datore di lavoro, il quale non è obbligato a concederlo. Inoltre, si tratta di una cifra variabile in quanto decisa dall’impresa. Se il valore dei beni e servizi dovesse superare tale soglia, il datore di lavoro sarà costretto a pagare l’importo a tassazione completa.
Leggi anche: Bonus caro bollette 2022 e Legge 104: ecco cosa prevede l’agevolazione