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Fringe Benefit 2024: cosa sono, come funzionano e cosa c’è da sapere

I fringe benefit sono compensi accessori che i datori di lavoro concedono ai dipendenti sotto forma di beni o servizi. Scopri cosa sono

I fringe benefit sono compensi accessori che i datori di lavoro concedono ai dipendenti sotto forma di beni o servizi, piuttosto che denaro. Si tratta di una componente fondamentale del welfare aziendale, poiché offrono vantaggi fiscali sia per il datore di lavoro che per il lavoratore. La loro importanza è cresciuta negli ultimi anni, rappresentando una risposta efficace alle esigenze di equilibrio tra vita lavorativa e privata, soprattutto per i giovani dipendenti.

Esempi di fringe benefit

Tra i fringe benefit più diffusi troviamo l’auto aziendale concessa ad uso promiscuo (lavoro e vita privata), ma esistono molte altre possibilità, come:

  • Buoni acquisto (es. per la spesa o shopping in generale)
  • Polizze assicurative (salute, infortuni, etc.)
  • Prestiti agevolati
  • Stock option (acquisto di azioni aziendali a condizioni vantaggiose)
  • Alloggi aziendali

Questi benefit non solo migliorano il benessere dei dipendenti, ma possono anche aumentare la produttività aziendale, riducendo il turnover e migliorando l’attrattiva del datore di lavoro sul mercato.

Fringe benefit 2024: novità e soglie di esenzione

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto importanti novità in materia di fringe benefit. La soglia di esenzione fiscale è stata aumentata a:

  • 1000 euro per tutti i lavoratori dipendenti
  • 2000 euro per i dipendenti con figli a carico

Questo significa che, entro questi limiti, i fringe benefit non concorrono alla formazione del reddito del lavoratore e quindi non sono soggetti a tassazione IRPEF né a contributi previdenziali. Questa misura è un chiaro segnale di come il welfare aziendale sia visto sempre più come uno strumento strategico per sostenere i lavoratori, soprattutto in periodi di incertezza economica.

Fringe benefit e figli a carico

Per i dipendenti con figli a carico, il limite di esenzione si alza a 2000 euro. Si considerano a carico i figli che:

  • Non superano i 24 anni di età e hanno un reddito annuo non superiore a 4000 euro
  • Hanno più di 24 anni, ma con un reddito inferiore a 2840,51 euro

Un aspetto rilevante riguarda il fatto che, nel caso in cui entrambi i genitori siano lavoratori dipendenti, ciascuno può beneficiare dell’esenzione fino a 2000 euro, anche in presenza di un unico figlio.

Come sfruttare i fringe benefit

I fringe benefit comprendono una serie di beni o servizi messi a disposizione dal datore di lavoro. Tra i più comuni ci sono:

  • Pagamento delle bollette domestiche, come luce, gas e acqua
  • Contributi per l’affitto della prima casa o per gli interessi sul mutuo

L’ampliamento delle categorie di agevolazioni ha l’obiettivo di offrire un sostegno più concreto ai dipendenti, rispondendo a necessità quotidiane. Il datore di lavoro, tuttavia, deve raccogliere un’autocertificazione dal dipendente che confermi il diritto a questi benefit e contenga tutte le informazioni necessarie, come il codice fiscale dei figli a carico.

Anche se i fringe benefit fanno parte della retribuzione, non sono soggetti a tassazione se non superano le soglie di esenzione previste dalla legge. Oltrepassata la soglia, l’intero importo diventa imponibile. Per il 2024, ad esempio, se un dipendente riceve fringe benefit superiori a 1000 euro (o 2000 per chi ha figli), tutto il valore sarà soggetto a tassazione, non solo l’eccedenza.

L’auto aziendale: il fringe benefit per eccellenza

Uno dei benefit più apprezzati è l’auto aziendale, soprattutto se concessa in uso promiscuo. Ciò significa che il dipendente può utilizzarla sia per scopi lavorativi che personali. Questo vantaggio viene tassato secondo un criterio forfettario basato sul costo chilometrico e sulle emissioni di CO2 del veicolo, come stabilito dal TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).

Tassazione dell’auto aziendale

Il valore tassabile dell’auto concessa ad uso promiscuo viene determinato utilizzando le tabelle nazionali dell’ACI, che stimano il costo di utilizzo dell’auto su una percorrenza annua convenzionale di 15.000 km. La percentuale di tassazione varia in base alle emissioni di CO2 del veicolo, con veicoli più inquinanti che subiscono una tassazione più elevata.

LEGGI ANCHE: Fringe benefit: cosa cambia nel 2024

(fonte immagine: Freepik)

Differenze tra fringe benefit e flexible benefit

Sebbene spesso vengano confusi, i fringe benefit e i flexible benefit hanno differenze sostanziali. I fringe benefit sono concessi individualmente o a piccoli gruppi di lavoratori e rappresentano compensi in natura (es. auto aziendale, buoni acquisto). I flexible benefit, invece, sono offerti a categorie omogenee di dipendenti nell’ambito di un piano di welfare aziendale più strutturato.

Flexible benefit: supporto al lavoratore

I flexible benefit includono prestazioni come:

  • Assistenza sanitaria integrativa
  • Previdenza complementare
  • Servizi per l’infanzia e l’istruzione

Questi benefit rispondono a bisogni specifici dei lavoratori e spesso sono regolati dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL). Un esempio è il CCNL metalmeccanici, che prevede l’erogazione di 200 euro all’anno in strumenti di welfare per ogni lavoratore, utilizzabili per una vasta gamma di servizi.

I fringe benefit rappresentano una soluzione vantaggiosa per i dipendenti, in quanto offrono un sostegno economico concreto senza l’onere fiscale, e per i datori di lavoro, grazie alla loro deducibilità fiscale. Nel 2024, con l’innalzamento delle soglie di esenzione, questo strumento sarà ancora più efficace nel rispondere ai bisogni dei lavoratori, migliorando al contempo il clima aziendale.

Se sei un’azienda, comprendere come utilizzare i fringe benefit nel modo più efficace è fondamentale per attrarre e trattenere talenti, offrendo un ambiente lavorativo che valorizza i dipendenti anche attraverso incentivi non monetari.

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Ultima modifica: 04/10/2024

Angelo Dino Surano

Giornalista, addetto stampa e web copywriter con una passione particolare per le storie di successo. Esperto in scrittura vincente e comunicazione digitale, è innamorato della parola e delle sue innumerevoli sfaccettature dal 1983. La vita gli ha messo davanti sfide titaniche e lui ha risposto con le sue armi più potenti: resilienza e spirito di abnegazione. Secondo la sua forma mentis, il contenuto migliore è quello che deve ancora scrivere.