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Free Park, chi è il “giustiziere” urbano che difende i parcheggi per disabili

Difende i posti per le persone con disabilità e non solo: si chiama Free Park il nuovo "giustiziere" fantasma di cui non si conosce il volto

L’amichevole Spiderman di quartiere di Roma sembra essere Free Park, un anonimo “giustiziere” fantasma che colpisce le auto parcheggiate male o in sosta selvaggia con una scritta indelebile: quel “Free Park” che, grazie a una bomboletta spray, resta indelebile sul fianco della vettura incriminata. Ma cosa sappiamo su di lui o lei?

Free Park, chi si cela dietro l’identità della scritta spray?

Da Roma a giorni non si fa che parlare d’altro, in particolare sui social, dove l’affaire Free Park è ormai il trend del momento. Dalla fine di giugno scorso infatti rimbalzano sui social alcune foto di SUV o macchinoni colpiti proprio dalla scritta “Free Park”: una medaglia del disonore che colpisce appunto le auto parcheggiate male.

Un singolare modo di rispondere all’inciviltà selvaggia delle vetture nella Capitale, sebbene per ora il giustiziere senza volto si è mosso nella zona di Porta Furba, tra piazza del Quadraretto e via Marco Decumio.

È qui infatti che sono arrivate le prime segnalazioni. Una il 25 giugno 2023: un SUV bianco parcheggiato su un posto per persone con disabilità è stata la prima la vittima. Poi è toccata a una Mazda Mx-30 blu parcheggiata con una ruota fuori posto. In entrambi i casi una scritta: “Free Park” o “Fre Park”. Un terzo episodio invece risale al 5 luglio 2023: un’altra auto bianca colpita mentre sosta in seconda fila. Tutte segnalazioni diffuse da Welcome To Favelas.

L’identità dietro all’autore di questa iniziativa resta ancora un mistero, sebbene secondo la ricostruzione di Repubblica qualcuno lo conoscerebbe: “Eroe. Comunque è un signore che sta sempre al baretto lì dietro”, scrive un utente online. Intanto sui social il pubblico si divide sulla sua utilità. C’è chi lo ammira, c’è chi gli perdona l’atto di vandalismo visto lo scopo, c’è chi vorrebbe ringrazialo; ma c’è anche chi ritiene che non sia questo il modo di approcciare alla questione, e chi teme di finire sotto la morsa della scritta spray.

Cosa significa Free Park?

Un altro dibattito che si è creato attorno questo fatto riguarda la scritta che campeggia sulle auto. Tecnicamente Free Park significa parco libero, ma probabilmente l’autore del gesto vorrebbe scrivere “Free Parking“, cioè parcheggio libero. Nel caso della Mazda, addirittura manca una “e”, tanto che ha suscitato l’ilarità del web. Il senso del giustiziere resta comunque chiaro al di là del significato della parola.

Multa per occupazione del parcheggio per disabili: cosa si rischia?

Parcheggiare senza autorizzazione su un posto per persone con disabilità non è legale, e comporta una sanzione. Secondo il Codice della Strada:

  • Nel caso di occupazione con autovettura senza contrassegno, l’articolo 188 del Codice della Strada disciplina una sanzione dai 168 ai 672 euro di multa e decurtazione di 6 punti dalla patente.
  • In caso di motociclo, il costo varia da 40 a 163 euro.

Ancora più severa la pena per chi parcheggia la propria vettura su un parcheggio disabili nominale, cioè con un contrassegno che identifica il posto riservato a una persona specifica. Diversi anni fa infatti la Corte di Cassazione ha affermato che non si tratta solo di un’infrazione, ma di una violenza privata punibile con una condanna penale.

Leggi anche: Smart Parking a Torino per il rispetto del parcheggio per disabili

Ultima modifica: 06/07/2023

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.