Francesca Cipelli ha raccontato in un suo video social l'odissea per conseguire la patente di guida, tra studio, allenamenti e pandemia
Francesca Cipelli e la patente di guida, un’amore che sembrava destinato a non sbocciare mai, ma che è riuscito a nascere solo grazie alla perseveranza dell’atleta paralimpica. È lei stessa a raccontarlo in un video pubblicato sul suo canale Youtube.
Di base, per una persona con disabilità, richiedere la patente di guida non è un’operazione così semplice come può apparire. Metteteci poi in mezzo una storia, come quella di Francesca, condizionata da esami, allenamenti e un’improvvisa pandemia da Coronavirus.
“Ho cominciato il percorso per la patente ben 4 anni fa, dopo la maturità”, racconta nel suo video. Un percorso che ha dovuto subito accantonare per via dell’università, e non solo: “Oltre alla patente e agli esami, avevo anche da sopportare i miei deficit che non mi permettevano di studiare con continuità e costanza”.
Così la prima prova teorica fallì, e anche il secondo tentativo a pochi mesi di distanza: “Mi dissi che non ne vale la pena, mi concentrai sull’università e mi sarei dedicata solo alla patente una volta finita la triennale”.
Francesca Cipelli voleva prendere la patente a tutti i costi, e nel suo video spiega anche le motivazioni del suo desiderio: “In questi anni non è stato abbastanza semplice avere da sopportare il fatto che comunque io sono indipendente in tutto, ma mi mancava l’indipendenza del trasporto”.
Leggi anche: Francesca Cipelli: “L’atletica è un modo per sfogarmi”
Dal 2017 la giovane atleta paralimpica ha comunque ripreso in mano la questione, fino al 2020: “Una storia bellissima quanto drammatica. Dovevo laurearmi a ottobre 2019, ma non ci sono riuscita in quanto sono andata ai Mondiali a novembre. Provo a gennaio 2020, ma non mi laureo. Decido per luglio 2020, così da fare la patente in mezzo [a questi mesi, ndr]. Lunedì 9 marzo 2020 avevo l’esame per la patente”. Ma possiamo immaginare tutti com’è andata: arriva il lockdown nazionale causa Covid, e tutto si blocca.
“Ma non mi sono scoraggiata – svela Francesca Cipelli nel suo video -. Decisi di prorogare la laurea a ottobre perché dovevo passare assolutamente l’esame di teoria della patente di guida, che era la mia più grande preoccupazione”. E il nuovo tentativo, datato 17 luglio 2020, finalmente va a buon fine: “Mi chiamano per dirmi che sono passata, io non ci credevo”.
Ora manca solo la pratica, e qui arrivano le lungaggini burocratiche aggravate dalla situazione pandemica. “Ad agosto il consorzio che dava la macchina adattata [per l’esame pratico, ndr] era chiuso, e normalmente ce n’è solo una per provincia – spiega Francesca Cipelli -. Ho aspettato mesi e ho iniziato le guide solo a fine novembre. Parlando con la segretaria del consorzio, scopro che avevano ricevuto la mia richiesta a fine ottobre. Il mio foglio rosa scadeva a gennaio 2021, e l’ultimo esame disponibile era a metà dicembre: io non ero pronta, volevo fare l’esame con calma e sentendomi sicura”.
Per fortuna arriva la proroga del foglio rosa da parte del governo. “E quindi arriviamo a oggi, 16 febbraio 2021”, giorno in cui Francesca Cipelli consegue la patente di guida: “Non è stato semplice, ma non è stato neanche così difficile: con il fatto che la mia parte destra non la posso usare, e quindi le mie marce sono automatiche, secondo me è stato realmente molto meglio che imparare a usare il cambio manuale”. Complimenti per il traguardo.
Leggi anche: Tokyo 2020, Francesca Cipelli: “Un anno in più per prepararsi”
Francesca Cipelli è un’atleta paralimpica nata a Dolo (in provincia di Venezia) il 23 febbraio 1997. All’età di 10 anni rimase coinvolta in un’incidente a scuola, che le provocò un grosso ematoma a livello cerebrale. Oggi la giovane punta a partecipare alle Paralimpiadi di Tokyo 2021.
Ultima modifica: 23/02/2021