Quali sono le date che segneranno la fine dell'emergenza da Coronavirus? Cosa dice lo studio dell'Osservatorio nazionale della Salute?
Quando passerà l’emergenza di Coronavirus in Italia? Come detto in un recente articolo, è molto difficile stimarla con certezza, anche perché non conosciamo ancora il numero esatto degli infetti e quanti sono gli asintomatici. Attualmente, quindi, circolano solo delle ipotesi statistiche che, ovviamente, possono essere confutate in ogni momento a causa delle poche informazioni che abbiamo sul nuovo virus.
Comunque, la domanda sorge spontanea. Il 21 aprile 2020, in Senato, il premier Conte ha aperto le porte alla Fase 2, che probabilmente partirà il 4 maggio prossimo. Ma ciò non significherà la fine dell’emergenza, ma l’inizio della convivenza con la SARS-CoV-2.
Ma quando finirà l’emergenza da Coronavirus? La risposta è semplice: quando ci saranno zero nuove infezioni. Per provare a delineare il futuro regione per regione, ci siamo appellati ai dati pubblicati il 20 aprile 2020 dall’Osservatorio Nazionale della Salute.
Come sempre, prima di leggere i dati specifichiamo alcuni dettagli. Le proiezioni sviluppate dall’Osservatorio tengono conto dei Dpcm emanati per contrastare il contagio da Coronavirus.
Inoltre, non comunicano la data esatta, bensì “la data prima della quale è poco verosimile attendersi l’azzeramento dei contagi”, a detta del dott. Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’istituto, il quale ha coordinato lo studio assieme al professor Walter Ricciardi, Direttore dell’Osservatorio.
Infine, le statistiche sono state ottenute grazie ai dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione Civile dal 24 febbraio al 17 aprile 2020.
Fatte le dovute premesse, osserviamo la nostra Mappa d’Italia che, per ogni regione italiana, indica le date in questione.
Sostanzialmente, le proiezioni condotte dell’Osservatorio Nazionale della Salute indicano che “l’epidemia si sta riducendo con strema lentezza”. Perciò, “questi dati suggeriscono che il passaggio alla Fase 2 dovrebbe avvenire in maniera graduale e con tempi diversi Regione per Regione”.
Ultima modifica: 23/04/2020