“Calze in cashmere. Vita di un’atleta paralimpica” è il titolo dell’autobiografia di Federica Maspero. L’atleta paralimpica, infatti, ha deciso di pubblicare un libro attraverso il quale raccontare la sua vita dal 24esimo compleanno, giorno in cui venne colpita da una meningite fulminante.
Trama dell’autobiografia di Federica Maspero
A causa della malattia improvvisa, Federica Maspero è dovuta restare per 2 mesi in coma farmacologico. Al risveglio, scopre di esser stata amputata a entrambe le gambe, dall’altezza del ginocchio. Una terribile esperienza che pone la giovane donna di fronte all’esigenza di ricominciare la sua vita.
“Calze in cashmere. Vita di un’atleta paralimpica” è la testimonianza di una rinascita, il nuovo inizio di una persona che deve rimettere tutto quanto al centro della propria esistenza, dal lavoro alle emozioni, al desiderio di maternità.
Nella prefazione di Adriano Panatta, si legge: “È come un romanzo, nel quale capita di seguire la protagonista attraverso le avventure narrate e prendere le sue parti, sperare che i capitoli più tormentati finiscano presto e altri se ne aprano, in cui lei andrà alla riscossa e verrà a capo dei problemi, e delle sue disavventure. Federica narra qui una vicenda che a tutti gli effetti somiglia a un duello. Ho fatto il tifo, pagina su pagina, esultando per i risultati ottenuti, per i combattimenti vinti e per tutte le mattine in cui ha aperto gli occhi e ha potuto dire alla malattia: Hai portato via una parte di me, solo perché sei una ladra, ma come assassina ti ho sconfitto”.
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Chi è Federica Maspero?
Maspero è nata a Como (Lombardia) il 19 novembre 1978, è un’oncologa e azzurra dell’atletica paralimpica leggera. Nel 2002 una meningite fulminante ha costretto i medici ad amputarle le parti inferiori di entrambe le gambe dopo un coma di 2 mesi.
In una nostra intervista del 2016, l’atleta ha spiegato che grazie allo sport pensa “di aver ritrovato buona parte della mia vita, sia sociale e sia sportiva sicuramente, e poi credo che lo sport sia sicuramente una palestra di vita, penso che sia una parte fondamentale della vita di tutti”.