Ezio Bosso è morto all'età di 48 anni, dopo una vita dedicata pienamente al suo grande amore, la musica. Tanti i messaggi social di cordoglio
Ezio Bosso non c’è più. Il celebre pianista si è spento all’età di 48 anni, nella mattinata di oggi (15 maggio 2020), dopo una vita intensa dedicata alla musica e alla diffusione di messaggi legati alla Disabilità Positiva. Secondo le indiscrezioni diffuse dal Corriere della Sera, la scomparsa è dovuta al cancro e all’acutizzarsi della malattia neurodegenerativa simile alla SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) con la quale stava combattendo da diversi anni.
Pianista, compositore e direttore d’orchestra, in una delle sue recenti apparizioni (a distanza) a Propaganda Live aveva dichiarato che “la musica è un servizio socioculturale, è un comparto produttivo, produciamo benessere e coadiuvante sociale. È una terapia per la società, un accompagnamento per un mondo migliore”.
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Fin dai primi minuti in cui è circolata la notizia sulla sua morte, in molti hanno voluto omaggiare e ricordare il celebre pianista, noto anche per aver portato alla luce tematiche riguardanti l’inclusione e il rispetto per le persone disabili. Da personalità politiche a quelle artistiche, dagli organi di stampa a persone comuni: ecco alcuni dei saluti social ai quali anche noi di Ability Channel ci siamo uniti.
Ezio Bosso è nato a Torino il 13 settembre 1971. Già a 4 anni si era avvicinato alla musica, imparando molto presto a leggere gli spartiti prima ancora delle lettere. A soli 16 anni debutta come solista di musica classica in Francia e inizia un tour che lo porterà in giro per l’Europa. La svolta artistica della sua carriera è segnata dall’incontro con il maestro Ludwig Streicher.
Dal 2011 combatteva contro una malattia autoimmune all’inizio erroneamente confusa con la SLA, in quanto i sintomi sono molto simili. Nello stesso anno, aveva subito un intervento al cervello per la rimozione di una neoplasia. Più recentemente, nel settembre 2019, il peggioramento delle sue condizioni non gli consentiva più di suonare il pianoforte come prima (Corriere della Sera).
Inizialmente, si pensava che la malattia di Ezio Bosso fosse la SLA. In realtà, come spiega Fanpage, il compositore aveva una rara malattia autoimmune e neurodegenerativa (progressiva), molto simile alla Sclerosi Laterale Amiotrofica. Probabilmente, faceva parte della famiglia della malattie del motoneurone oppure era la neuropatia motoria multifocale.
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Fonte foto: eziobosso.com
Ultima modifica: 26/10/2020