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Equitazione Paralimpica alle Paralimpiadi: storia e medagliere Italia

Cosa dice il medagliere dell'equitazione paralimpica alle Paralimpiadi? Scopriamo la classifica e quante medaglie ha vinto l'Italia

L’Equitazione paralimpica è una disciplina sportiva apparsa per la prima volta alle Paralimpiadi di Atlanta 1996. Originariamente però era stata creata con un obiettivo terapeutico per le persone con disabilità. Oggi invece è uno degli sport più affascinanti e seguiti, nonché l’unica disciplina equestre presente alle Paralimpiadi.

All’interno di questa guida scopriamo brevemente la sua storia, quali sono le edizioni dei Giochi paralimpici nei quali è apparsa e quali sono le nazioni che sono riuscite a conquistare almeno una medaglia durante le gare paralimpiche.

Storia dell’Equitazione Paralimpica (o Paradressage)

L’atleta danese Lis Hartel è considerata la precursora dell’Equitazione Paralimpica, in quanto durante la sua carriera da olimpica nell’equitazione ha aperto quello che viene considerato il primo centro di rieducazione equestre.

Hartel viene ricordata come una persona con disabilità che partecipò alle Olimpiadi: di fatto, a causa di una poliomielite, l’atleta restò paralizzata dalle ginocchia in giù. Riuscì comunque a essere ammessa ai Giochi olimpici, vincendo due medaglie d’argento nell’Equitazione.

Questo sport si diffuse solo negli anni Settanta, ma la sua consacrazione avvenne alle Paralimpiadi di Atlanta 1996, quando divenne disciplina sportiva da medaglia. Da allora, l’Equitazione paralimpica ha fatto sempre parte della rassegna.

Dal 2006 questa disciplina sportiva è tutelata a livello internazionale dall’ International Federation for Equestrian Sports (FEI), mentre in Italia è seguita dalla Federazione Italiana Sport Equestri (FISE).

Classificazioni funzionali dell’Equitazione Paralimpica alle Paralimpiadi

Di seguite le categorie funzionali:

  • Grado 1 – gli atleti hanno gravi menomazioni a tutti gli arti e al tronco
  • Grado 2 – gli atleti hanno una compromissione del busto e a livello minimo alle braccia o moderata del busto, delle braccia e delle gambe
  • Grado 3 – gli atleti hanno gravi menomazioni a entrambe le gambe seguita da una minima o nessuna menomazioni al busto o una moderata compromissione delle braccia, delle gambe e del tronco
  • Grado 4 – gli atleti hanno una grave menomazione o una carenza di entrambe le braccia o una moderata disabilità di tutti gli arti o sono atleti di bassa statura
  • Grado 5 – gli atleti hanno una disabilità visiva: problemi alla vista o cecità completa o un range di movimento o forza fisica moderato. Oppure presentano una deficienza di un arto o una lieve a due arti

Equitazione Paralimpica alle Paralimpiadi estive

ANNO PARALIMPIADECHI HA VINTO IL MEDAGLIERE
Atlanta 1996Gran Bretagna
Sydney 2000Gran Bretagna
Atene 2004Gran Bretagna
Pechino 2008Gran Bretagna
Londra 2012Gran Bretagna
Rio 2016Gran Bretagna
Tokyo 2020 (2021)Gran Bretagna

Classifica medagliere dell’Equitazione Paralimpica alle Paralimpiadi

Di seguito scopriamo tutti i risultati aggiornati alle Paralimpiadi di Tokyo 2020:

POSIZIONEPAESEOROARGENTOBRONZOTOTALE
1Gran Bretagna34201064
2Stati Uniti d’America98320
3Danimarca781025
4Germania611724
5Norvegia59620
6Belgio52310
7Olanda471223
8Svezia4138
9Australia3159
10Austria2316
11Sud Africa2204
12Canada13610
13Nuova Zelanda1102
14Lettonia0202
15Brasile0145
16Irlanda0134
17Singapore0134
18Finlandia0112
19Francia0112
20Italia0022

Ultima modifica: 14/08/2024

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.