In Europa e in Italia sono aumentati i casi di Enterovirus nei neonati, in particolare dell'Echovirus-11. Scopriamo cosa sta succedendo
Diversi organi d’informazione riportano una notizia secondo cui ci sarebbe un’allarme di Enterovirus nei neonati in Europa e in Italia (in particolare un’allarme di Echovirus-11, virus a RNA a filamento positivo, la cui sigla è E-11). In realtà la situazione sembra abbastanza sotto controllo, sebbene l’Organizzazione Mondiale della Sanità invita tutti a mantenere la guardia alta.
In particolare, in una nota diffusa il 7 luglio 2023, l’OMS specifica che “sulla base delle informazioni limitate disponibili”, il rischio per la salute pubblica per la popolazione generale è basso, “mentre continuiamo a incoraggiare i paesi a monitorare e riferire sui casi”.
Prima di analizzare la situazione europea e italiana, facciamo una premessa. Gli Enterovirus sono un gruppo di virus capaci di causare diverse malattie infettive. Nell’insieme sono raggruppati:
Generalmente i sintomi che causano sono lievi o asintomatici, ma nei bambini, nei neonati, negli anziani e nei soggetti con deficit nel sistema immunitario possono emergere segni gravi, che dipendono dalla malattia stessa. In particolare gli enterovirus possono causare:
La recente storia degli Enterovirus nei neonati ha avuto inizio con una nota pubblicata il 31 maggio 2023 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la quale specificava che il 5 maggio scorso la Francia aveva segnalato un aumento dei casi di sepsi neonatale grave associata a Enterovirus, in particolare l’Echovirus-11 (E-11).
Nel dettaglio, erano stato documentati 9 casi di sepsi neonatale con compromissione epatica e insufficienza multiorgano tra luglio 2022 e aprile 2023 (6 segnalati nel 2022, 3 nel 2023): purtroppo 7 sono deceduti, mentre 2 sono ancora ricoverati in unità neonatale.
La nota è stata resa necessaria in quanto, secondo l’OMS, l’aumento dei casi “è considerato insolito a causa del deterioramento estremamente rapido e del tasso di mortalità associato tra i bambini colpiti”. La storia clinica dei 9 neonati, sembra più o meno simile: tutti i casi presentavano uno o più segni clinici meno di sette giorni dopo la nascita: ciò suggerisce che la via di trasmissione sia avvenuta da madre a figlio.
Una successiva nota, datata 7 luglio 2023, evidenziava che anche altri Paesi oltre la Francia sono stati colpiti da questo Enterovirus: al 26 giugno 2023, sono stati registrati casi in Croazia, Italia, Spagna, Svezia e Regno Unito. Anche dopo questo monitoraggio però, l’OMS specifica che il rischio per la popolazione generale è basso. Ecco cosa sta succedendo nelle nazioni sopracitate:
Ogni percorso terapeutico deve essere discusso con un medico, in quanto questo è un articolo che ha uno scopo informativo. Attualmente non esistono terapie antivirali specifiche contro l’infezione da enterovirus, per cui il trattamento si concentra semplicemente sulla prevenzione delle complicanze.
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Ultima modifica: 10/07/2023