Gli Enterovirus sono un gruppo di virus che causano diverse tipologie di malattie infettive: sono un genere di picornavirus (Picornaviridae), piccoli virus a RNA. Secondo il Manuale MSD, all’interno di questo gruppo sono compresi:
- I coxsackievirus da A1 a A21, A24 e da B1 a B6;
- Gli echovirus (virus enterici citopatici orfani umani) da 1 a 7, 9, da 11 a 21, da 24 a 27 e da 29 a 33;
- Gli enterovirus da 68 a 71, da 73 a 91 e da 100 a 101;
- I poliovirus di tipo da 1 a 3.
Diversamente da come sembra, gli enterovirus sono molto noti agli specialisti, visto che sono responsabili di epidemie annuali e hanno una vasta distribuzione geografica. In linea generale le malattie generate da questi virus sono lievi, tuttavia possono diventare più gravi se colpiscono i neonati.
Come si prende l’enterovirus?
In base a quanto specifica l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci sono diversi modi per essere contagiati da un enterovirus. Le vie di trasmissione infatti possono essere tante, in particolare nel periodo neonatale, nel periodo intrapartum (esposizione a sangue materno, secrezioni e/o feci) e nel periodo postnatale (stretto contatto con operatori infetti).
Altri modi di trasmissioni degli enterovirus sono il contatto con la bocca, l’assunzione di alimenti e bevande contaminate, inalazione delle particelle contaminate nell’aria o contatto con superfici contaminate.
Quali sono i sintomi degli enterovirus?
Visto che parliamo di svariati virus che possono causare diverse patologie, anche i segni possono variare. In linea generale, la sintomatologia è lieve o addirittura c’è chi non si ammala per niente. La situazione può diventare più complicata invece per alcuni soggetti deboli, come bambini, anziani e chi presenta deficit del sistema immunitario.
Cosa può causare l’enterovirus?
Come detto precedentemente, i sintomi degli enterovirus possono essere disparati, e variano a seconda della condizioni clinica del paziente e della malattia a essa associata. In linea generale, possiamo riconoscere:
- disturbi sistemici (eruzioni cutanee, gastroenteriti, malattie febbrili);
- disturbi neurologici gravi (meningite, encefalite, paralisi flaccita acuta);
- miocarditi, pericarditi.
Il quadro si complica fortemente nei neonati e nei bambini, dove possiamo riscontrare malattie infiammatorie, come l’epatite acuta con coagulopatia.
Leggi anche: Epatite acuta di origine sconosciuta nei bambini, cosa sappiamo?
Come si cura l’enterovirus?
Come sempre, ricordiamo che questo si tratta di un articolo che uno scopo puramente informativo, e dunque non sostituisce in alcun modo il parere di un medico, che resta l’unico in grado di indirizzare il paziente verso un adeguato trattamento.
A oggi non esiste una cura specifica per debellare definitivamente gli enterovirus. Le principali soluzioni che vengono attuate riguardano la prevenzione, le terapie pensate per le malattie specifiche che colpiscono il soggetto e lo screening di monitoraggio per individuare altri contagi.
Leggi anche: Enterovirus nei neonati in Europa e in Italia: dobbiamo preoccuparci?