Sabato 8 maggio 2021, durante l’ultima puntata del Saturday Night Live, l’amministratore delegato di Tesla Elon Musk ha detto di avere la sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico.
Nell’annunciare questa notizia, l’uomo più ricco del mondo (fortuna stimata a 229.6 miliardi di dollari) ha detto che passerà “alla storia come la prima persona con la sindrome di Asperger a presentare il Saturday Night Live. O almeno la prima ad ammetterlo”.
Nel proseguire il suo monologo, l’imprenditore sudafricano ha poi spiegato che “è fantastico essere ospite del Saturday Night Live, e lo dico davvero. A volte, dopo aver detto qualcosa, devo sottolinearlo che lo dico sul serio”. Infine ha scherzato sul suo modo di utilizzare i social media: “So che dico o posto cose strane, ma è così che funziona il mio cervello. A chiunque abbia offeso, voglio solo dire che porto le persone su Marte”.
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Chi è Elon Musk?
Elon Reeve Musk è nato a Pretoria, capitale del SudAfrica, il 28 giugno 1971 da Maye Haldeman (dietologa e modella canadese) ed Errol Musk (ingegnere elettromeccanico, pilota e navigatore sudafricano). A oggi è un imprenditore con cittadinanza canadese e naturalizzato statunitense.
È principalmente noto per la sua carriera da imprenditore, che lo ha portato a fondare diverse aziende, nonché a porsi degli obiettivi particolarmente futuristici (come la colonizzazione di Marte). Basti ricordare che è CEO e CTO di Space X, CEO e product architect di Tesla e cofondatore di Neuralink. Tra le altre cose, è uno dei fondatori di PayPal.
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Cos’è la sindrome di Asperger che riguarda Elon Musk
Elon Musk ha la Sindrome di Asperger, una delle condizioni annoverate tra i disturbi dello spettro autistico “ad alto funzionamento”, cioè che non comporta particolari disabilità intellettive. Il termine medico fu coniato nel Regno Unito dalla psichiatra Lorna Wing, in onore di Hans Asperger. Tra i sintomi ascrivibili alla condizione troviamo:
- difficoltà a comprendere il senso di un discorso diverso da quello letterale, pur avendo un quoziente intellettivo nella norma o a volte superiore e una capacità di linguaggio sviluppata;
- limitate relazioni sociali fino all’isolamento;
- disagio nel gestire l’empatia, mancanza di attenzione verso i punti di vista degli altri (egocentrismo);
- mancanza di ricerca spontanea e di reciprocità sociale ed emotiva nella condivisione di divertimenti e interessi con altre persone (poca preoccupazione circa la loro reazione di risposta);
- interazioni goffe con i coetanei e mancanza di comprensione delle norme sociali;
- scarsa comunicazione non verbale: poca gestualità, contatto visivo assente, anomalie nelle espressioni facciali;
- postura del corpo sgraziata, anomalie nell’andatura e movimenti impacciati;
- schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi molto ristretti;
- movimenti corporei stereotipati e ripetitivi (come agitare mani e dita o altri movimenti), rapidi, ritmici e di imitazione;
- persistente ed eccessivo interesse per parti di oggetti.
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