In realtà Elon Musk non ha proprio l'autismo, ma un disturbo dello spettro autistico diverso. E lo aveva dichiarato lui stesso
Il day after è ancora infuocato per Elon Musk, “che è autistico”, come ha scritto Andrea Stroppa, referente del miliardario in Italia, in un tweet, come riportano diverse testate nazionali. Il giorno dopo l’insediamento di Donald Trump come 47esimo Presidente degli Stati Uniti d’America non è passato inosservato, e anche Musk ci ha messo la sua impronta.
Nel suo intervento alla Capital One di Washington, ha accompagnato un momento dei suoi ringraziamenti alzando il braccio con un gesto teso. Un’immagine virale a cui sono seguite analisi e critiche: da una parte, c’è chi parla di vero e proprio saluto nazista; dall’altra, chi pensa che sia una semplice strategia di comunicazione e di trolling.
In questa sede però ci concentreremo su una parte della vicenda, quel “che è autistico” che in Italia ha fatto un po’ discorso a parte. All’interno di questo articolo dunque, cercheremo di capire se è effettivamente vero che Elon Musk ha l’autismo.
In base a quanto ricostruito da Il Fatto Quotidiano, inizialmente il referente di Musk in Italia, Andrea Stroppa, ha pubblicato un tweet, insieme al video del braccio alzato di Musk, accompagnato dalle seguenti parole: “L’Impero Romano è tornato, a cominciare dal saluto romano”.
Successivamente il tweet è stato cancellato, e Stroppa ha poi condiviso un altro post: “Quel gesto, che alcuni hanno scambiato per un saluto nazista, è semplicemente Elon, che è autistico, mentre esprime i suoi sentimenti dicendo ‘Voglio darti il mio cuore’, ed è esattamente ciò che ha comunicato al microfono”.
Tuttavia l’informazione è parzialmente errata. Elon Musk infatti non è una persona autistica, ma una persona con Sindrome di Asperger. È stato lo stesso miliardario a darne conferma sabato 8 maggio 2021, durante una puntata del Saturday Night Live. Di fatto, nella parte iniziale del suo intervento, l’uomo dietro Space X, Tesla e Neuralink dichiarò che sarebbe passato “alla storia come la prima persona con la Sindrome di Asperger a presentare il Saturday Night Live. O almeno la prima ad ammetterlo” (minuto 00:53).
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Un filone di pensiero giustifica il gesto di Elon Musk con l’autismo. Al netto di tutto, perché sottolineare la condizione di una persona mentre si tenta di spiegare i motivi di un gesto? È necessario al fine di normalizzare e genelizzare un gesto che può facilmente essere interpretato come estremo? Parlare addirittura di stimming rischia di generare ancora più confusione.
Anche perché l’autismo non è semplicemente in un gesto veloce, così come la Sindrome di Asperger. Nella maggior parte dei casi, le condizioni delle persone non sono mai rappresentate nella sua completezza, e un’immagine non basta a definire cos’è effettivamente autismo e/o Sindrome di Asperger.
Tutto ciò rientra nella casistica abilista, emerso negli ultimi anni come filone socio-culturale. Con questa parola, si intende parlare di una forma di discriminazione volontaria o involontaria, che non solo punta a escludere le persone con disabilità, ma le rende anche oggetto di una vittimizzazione secondaria.
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Ultima modifica: 21/01/2025