Le elezioni USA seguono un sistema complesso che unisce tradizioni secolari e meccanismi istituzionali particolari, come il Collegio Elettorale. La struttura federale degli Stati Uniti e l’attenzione ai singoli stati sono al centro di questo processo, che risulta essere un’elezione indiretta del Presidente.
Come funziona il sistema elettorale americano: il principio del winner takes all
Negli Stati Uniti, i cittadini non votano direttamente per il Presidente. L’elezione è indiretta: gli elettori scelgono i cosiddetti Grandi Elettori (Electoral College) di ciascuno stato, che a loro volta determinano chi siederà alla Casa Bianca. Il numero di Grandi Elettori assegnato a ciascuno stato dipende dal numero di rappresentanti al Congresso, cioè la somma dei senatori (2 per stato) e dei deputati, questi ultimi distribuiti in base alla popolazione.
In totale ci sono 538 Grandi Elettori, e per vincere un candidato ha bisogno della maggioranza assoluta, cioè 270 voti elettorali. Il principio che regola il voto negli stati è quello del “winner takes all”, ovvero il candidato che ottiene anche un solo voto in più rispetto all’avversario in uno stato prende tutti i voti elettorali di quello stato. Fanno eccezione solo Nebraska e Maine, che utilizzano un sistema proporzionale misto.
Chi può votare alle elezioni USA
Per poter votare nelle elezioni presidenziali del 2024, un cittadino americano deve aver compiuto 18 anni. Tuttavia, ci sono delle eccezioni. Ad esempio, i cittadini residenti nei territori non incorporati come Guam, Porto Rico o le Isole Vergini americane non possono votare alle elezioni presidenziali, anche se sono cittadini americani. Inoltre, molti stati richiedono la presentazione di un documento d’identità per votare, con regole che variano da stato a stato.
Le primarie e le convention: la selezione dei candidati nelle elezioni USA
La selezione dei candidati alla presidenza per i principali partiti politici avviene attraverso un processo di primarie. Durante queste elezioni, che si svolgono a livello statale, gli elettori decidono chi sarà il candidato del proprio partito per la corsa alla Casa Bianca. Le primarie si svolgono tra gennaio e giugno dell’anno elettorale, con i primi appuntamenti come il Caucus dell’Iowa che segnalano i primi favoriti.
Le primarie culminano con le convention di partito, dove i delegati, eletti durante le primarie, ufficializzano il candidato alla presidenza. Le convention sono eventi importanti, carichi di simbolismo politico, e rappresentano l’inizio ufficiale della campagna elettorale vera e propria.
Il Collegio Elettorale e l’importanza dei Grandi Elettori nelle elezioni USA
I Grandi Elettori non sono solo figure simboliche. Il loro ruolo è fondamentale perché votano effettivamente per il Presidente. Ogni stato nomina un gruppo di elettori che rappresentano il candidato vincente. Il Collegio Elettorale si riunisce a dicembre per votare formalmente il Presidente e il Vicepresidente. Sebbene gli elettori possano votare come vogliono, in pratica seguono quasi sempre il voto popolare espresso nello stato che rappresentano.
Un caso interessante è quello degli elettori infedeli (“faithless electors”), che scelgono di votare per un candidato diverso da quello che avrebbero dovuto votare. Tuttavia, nella storia americana, questi casi sono stati rari e non hanno mai influenzato l’esito finale delle elezioni.
Quanti sono i Grandi Elettori per Stato nelle elezioni USA
Ogni stato ha un numero diverso di Grandi Elettori, basato sulla popolazione. Per esempio:
- California: 54 grandi elettori
- Texas: 40 grandi elettori
- Florida: 30 grandi elettori
- New York: 28 grandi elettori
Gli stati con meno popolazione, come il Vermont o il Wyoming, hanno solo 3 grandi elettori ciascuno. Il numero totale di Grandi Elettori si aggiorna periodicamente in base ai risultati del censimento, l’ultimo dei quali si è tenuto nel 2020.
Cosa succede in caso di parità
Se nessun candidato delle elezioni USA riesce a ottenere i 270 voti elettorali necessari, si attiva una procedura prevista dal XII Emendamento della Costituzione americana. In questo scenario, la Camera dei Rappresentanti sceglie il Presidente tra i tre candidati più votati, mentre il Senato elegge il Vicepresidente. In questo caso, ogni stato dispone di un solo voto alla Camera, indipendentemente dalla sua popolazione.
L’insediamento: l’Inauguration Day
Il 20 gennaio 2025, il candidato si insedierà come nuovo Presidente degli Stati Uniti durante il Inauguration Day. Questa cerimonia segna l’inizio ufficiale del mandato presidenziale, che ha una durata di 4 anni. Il Presidente può essere rieletto solo per un secondo mandato, per un massimo di 8 anni consecutivi in carica.