Martedì 5 novembre ci saranno le Elezioni USA 2024 che eleggeranno il nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America. Ecco la guida
La corsa verso la nuova presidenza degli Stati Uniti d’America sta per raggiungere la sua fase conclusiva, visto che martedì 5 novembre sarà l’Election Day delle Elezioni presidenziali USA 2024.
I candidati a un posto alla Casa Bianca sono diversi, ma molto probabilmente la sfida si concentrerà tra la candidata democratica Kamala Harris, attualmente la Vicepresidente degli USA, e il repubblicano Donald Trump, ex 45esimo Presidente degli Stati Uniti d’America.
All’interno di questa guida, scopriamo quando si vota per le Elezioni USA 2024, quali sono i programmi dei candidati alla Casa Bianca, come funziona il sistema elettorale americano e cosa succede dopo il voto.
L’Election Day di quest’anno è il 5 novembre, ma si tratta di una data assolutamente convenzionale, in quanto fin dall’Ottocento negli USA la data di voto coincide con il primo martedì di novembre dell’anno. Non è l’unica data da conoscere in vista delle Elezioni USA 2024.
Di fatto la chiamata al voto per i cittadini americani è iniziata già da un po’. Basti pensare che il 7 ottobre 2024 i cittadini dovevano registrarsi in quanto elettori (solo in North Dakota non è prevista questa fase). Dopodiché il 21 ottobre 2024 si è aperto il voto anticipato, noto anche come “early voting”, allo scopo di ridurre le potenziali code previste per l’Election Day. Tuttavia il voto anticipato non è consentito in Alabama, Mississipi e New Hampshire.
Dal 25 ottobre 2024 invece è stato possibile richiedere il voto per posta, la cui data ultima culmina con il 5 novembre. A seguito dell’ultima giornata di voto, i Grandi Elettori dovranno riunirsi entro il 17 dicembre. Prima però, entro l’11 dicembre, ogni Stato dovrà consegnare i risultati elettorali del proprio stato, senza controversie o sbavature.
Infine le ultime date saranno quelle decisive: il 6 gennaio 2025 a Washington è prevista la conta formale dei voti, mentre il 20 gennaio 2025 ci sarà la Cerimonia di Inaugurazione del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, il cui mandato è destinato a durare fino al 2028.
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Il sistema elettorale degli Stati Uniti d’America è molto particolare. Innanzitutto, i cittadini non votano direttamente il nuovo Presidente e Vicepresidente USA, bensì sono chiamati a indicare chi saranno i Grandi Elettori, i quali dovranno formare il Collegio Elettorale, l’organo appunto deputato a indicare il nuovo inquilino o la nuova inquilina della Casa Bianca.
Sostanzialmente si tratta di un sistema elettorale indiretto, che vede la necessità di eleggere 538 Grandi Elettori, che sono i rappresentanti dei singoli Stati. Il numero dei Grandi Elettori per ogni Stato può variare in base al sistema di voto maggioritario.
Per vincere, un candidato presidente deve ottenere almeno 270 voti elettorali. Tuttavia questo sistema contiene un paradosso: di fatto può accadere che il candidato possa ottenere un numero maggiore di voti a livello nazionale, ma può essere sconfitto in quanto l’oppositore è riuscito a raggiungere il numero di Grandi Elettori per farsi eleggere.
In base a come scrive Fanpage però, i Grandi Elettori hanno libertà di voto: in pratica, possono votare un candidato diverso da quello espresso dalla volontà popolare del proprio stato di riferimento. Tuttavia in alcuni Stati (26) e nel Distretto di Columbia esiste l’obbligo per legge di seguire il voto espresso dai cittadini.
Come sempre, la corsa verso la presidenza delle Elezioni USA è una sfida a due tra il candidato repubblicano e il candidato democratico. Tuttavia, esistono anche partiti minori che tentano la propria candidatura per la Casa Bianca. Di seguito, scopriamo i principali nomi delle Elezioni USA 2024:
PARTITO | CANDIDATO/A PRESIDENTE | CANDIDATO/A VICEPRESIDENTE | PROGRAMMA ELETTORALE |
---|---|---|---|
Partito Democratico | Kamala Harris (attualmente Vicepresidente degli USA) | Tim Walz (attualmente Governatore del Minnesota) | Consulta il programma |
Partito Repubblicano | Donald Trump (ex Presidente degli USA) | James David Vance (attualmente senatore degli USA per l’Ohio) | Consulta il programma |
Oltre a questi, vi sono anche candidati che, in alcuni casi, non hanno numeri sufficienti per ottenere almeno 270 Grandi Elettori:
CANDIDATO/A INDIPENDENTE | CANDIDATO/A PRESIDENTE | CANDIDATO/A VICEPRESIDENTE |
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Partito della Solidarietà Americana | Peter Sonski (membro regionale scolastico) | Lauren Onak (insegnante) |
Partito del voto di approvazione | Blake Huber | Andrea Denault |
Partito della Costituzione | Randall Allan Terry (attivista, autore e artista) | Stephen E. Broden (sacerdote) |
Partito Americano Indipendente | Joel Skousen | Rick Combs |
Partito Proibizionista | Michael Wood (CEO di una multinazionale) | John Pietrowski (impiegato postale) |
Partito per il Socialismo e la Liberazione | Claudia De la Cruz (teologa) | Karina Garcia (Youtuber) |
Partito Libertario | Chase Oliver (responsabile vendite) | Mike ter Maat (economista) |
Partito Verde | Jill Stein (medico) | Butch Ware (accademico) |
Candidato Indipendente | Cornel West (filosofo e attivista) | Melina Abdullah (accademica e attivista) |
Partito Socialista per l’Uguaglianza | Joseph Kishore | Jerome White |
Partito Socialista USA | Bill Stodden | Stephanie Cholensky |
Tra i candidati alla presidenza come indipendenti c’è stato anche Robert F. Kennedy Junior, che però ha sospeso la sua corsa alla Casa Bianca lo scorso agosto e ha fatto un endorsement nei confronti di Trump.
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Ultima modifica: 04/11/2024