Elezioni USA 2024: il voto (inascoltato) degli elettori con disabilità

Redazione:

Domani, martedì 5 novembre, sarà l’Election Day delle Elezioni USA 2024, la cui sfida vedrà due anime contrapposte: la candidata democratica Kamala Harris e il candidato repubblicano Donald Trump. In mezzo, tanti temi che caratterizzato le prossime giornate, e che decreteranno l’elezione della nuova o del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America.

Tuttavia nel dibattito politico americano dei due candidati sembra quasi assente l’attenzione nei confronti dell’elettorato con disabilità, che in base ad alcuni dati è così importante da addirittura orientare l’esito finale delle elezioni presidenziali.

Elezioni USA 2024: quanti sono gli elettori con disabilità?

In base al rapporto della Rutgers University, datato ottobre 2024, siamo in grado di conoscere il numero degli elettori con disabilità, ma anche il loro peso specifico nelle elezioni americane.

All’interno di questo rapporto si legge che il numero di elettori con disabilità è in aumento con l’invecchiamento della popolazione e i progressi della tecnologia medica: nel dettaglio, sono 40,2 milioni di persone, che rappresentano quasi un sesto dell’elettorato totale. Un aumento del 5,1% rispetto al 2020.

Tra questi, vengono riconosciuti 22,1 milioni di elettori con disabilità motoria, 14,4 milioni con disabilità cognitiva, 11,9 milioni con disabilità uditiva e 7,2 milioni con disabilità visiva (sono considerate anche persone in cui più di un tipo di disabilità si sovrappongono).

Altre statistiche interessanti riguardano il concetto di comunità: il numero di elettori con disabilità supera il totale del numero di elettori neri (31,1 milione di persone) o ispanici/latini (35,7 milioni). Invece, negli Stati specifici, troviamo che il più alto tasso di disabilità è presente tra gli elettori di West Virginia (23,6%), Mississippi (22,6%), Arkansas (22,1%), Kentucky (21,8%) e Oklahoma (21,8%).

Grande attenzione, poi, viene data agli Swing States, cioè “gli Stati in bilico” dove si gioca il risultato finale delle Elezioni USA 2024: i sette stati protagonisti di questa tornata elettorale (Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, Carolina del Nord, Pennsylvania e Wisconsin) hanno complessivamente 7,1 milioni di elettori con disabilità.

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Elezioni USA 2024: le difficoltà degli elettori con disabilità al voto

Fin qui abbiamo visto come l’elettorato con disabilità rappresenti un’importante fetta della popolazione americana, ma resta comunque inascoltata in questa campagna elettorale. A cominciare dalla possibilità di voto.

Di fatto, la Rutgers University spiega che l’affluenza alle prossime urne sarà decisa da specifici fattori: la dinamica della campagna elettorale 2024, gli sforzi per ottenere il voto, la rilevanza delle questioni e l’entità delle barriere al voto che le persone con disabilità devono affrontare.

Sulle barriere, ad esempio, nel 2017 una ricerca della US Government Accountability Office (GAO) ha enfatizzato tutti i problemi principali degli elettori con disabilità al voto: su 178 seggi elettorali, il 60% (107) presentava uno o più potenziali impedimenti, come le rampe troppo ripide all’esterno degli edifici e la mancanza di segnali che indicassero percorsi accessibili e parcheggi riservati.

All’interno degli edifici, la GAO è riuscita ad analizzare solo 137 seggi elettorali: il 65% (89) aveva un seggio con un sistema di voto accessibile che avrebbero però impedito l’espressione di un voto privato e indipendente: ad esempio, alcuni seggi non erano adibiti ad accogliere persone in carrozzina.

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Sebbene siano tanti, gli elettori con disabilità al voto appaiono scoraggiati dai numerosi problemi che potrebbero incontrare. Nel luglio 2023, il reportDisability and Voting Accessibility in the 2022 Elections” della Rutgers University, indicava alcuni dati importanti sugli elettori disabili.

Ad esempio, nel 2022 le persone con disabilità hanno votato a un tasso complessivo inferiore del 3,6% rispetto alle persone senza disabilità. Invece la difficoltà di andare al voto è leggermente aumentata: nel 2022 un elettore con disabilità su sette aveva incontrato difficoltà, mentre nel 2020 erano uno su nove.

Infine nel 2022 le probabilità di difficoltà di votare di persona erano del 20% per un elettore con disabilità (contro il 6% di chi una disabilità non ce l’ha), mentre la percentuale della difficoltà del voto postale per le persone disabili si attestava al 6% (contro l’1% delle persone senza disabilità). In generale, le difficoltà di voto erano più comuni tra le persone con problemi alla vista e cognitivi.

Elezioni USA: il peso (ignorato) degli elettori disabili

Tutti questi dati dimostrano che le persone con disabilità costituiscono una parte fondamentale dell’elettorato americano, tanto che potrebbero direzionare la vittoria di uno o dell’altro candidato. Tuttavia la loro voce sembra inascoltata, o comunque non viene garantito loro pienamente il diritto al voto.

“Dovrebbero trattarci come se fossimo la loro strada verso la vittoria, perché lo siamo, francamente” – ha affermato Dom Kelly, fondatore e CEO di New Disabled South, un gruppo di difesa dedicato ai diritti delle persone disabili nel Sud degli USA -. “Si vince o si perde a causa delle persone disabili, e se non si prende sul serio la nostra comunità, questo si rifletterà sull’esito della campagna”.

Un’altra testimonianza, pubblicata da Whyy.org PBS, racconta di molti altri elettori sfiduciati dalla politica americana. Ad esempio, Lila Schur, una delle autrici del rapporto della Rutgers University, ha spiegato che le persone disabili hanno meno probabilità di ricevere informazioni sulla politica o che possono incontrare numerose difficoltà quando votano di persona e per posta. Tutto ciò può portare a un calo della partecipazione alle urne.

Come se non bastasse, i programmi elettorali dei due candidati non sembrano dedicare ampio spazio alle questioni relativi i diritti delle persone con disabilità. Da una parte il repubblicano Trump non scrive misure specifiche al riguardo, mentre la democratica Harris si concentra unicamente su due aspetti: salari per le persone con disabilità e assistenza domiciliare. Forse troppo poco per un elettorale che può fare la differenza.

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Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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