Tra qualche giorno sarà possibile votare per le elezioni regionali in Basilicata 2024. Di fatto, dalle 07:00 alle 23:00 di domenica 21 e dalle 07:00 alle 15:00 di lunedì 22 aprile 2024, i cittadini della regione Basilicata saranno chiamati al voto per eleggere il Presidente della Giunta regionale e il Consiglio Regionale.
Nella regione lucana la legge elettorale consente il voto proporzionale tra le liste delle due circoscrizioni (Potenza e Matera, rispettivamente a 13 e 7 consiglieri), mentre la soglia di sbarramento per l’elezione è fissata al 3%. Non è previsto il voto disgiunto.
In questo approfondimento ci concentreremo sul candidato Piero Marrese, appoggiato da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza verdi-sinistra, Partito Socialista Italiano, Basilicata Casa Comune, Basilicata Unita e La Basilicata Possibile, e su cosa dice il suo programma elettorale per le persone con disabilità.
Chi è Piero Marrese?
Piero Marrese è l’attuale presidente della provincia di Matera e sindaco di Montalbano Jonico. Nato il 27 giugno 1980 a Policoro (Basilicata), Marrese è cresciuto a Montalbano Jonico, un piccolo comune di 7mila abitanti, di cui è sindaco dal 2015.
Attualmente è avvocato e ricercatore, dopo che ha conseguito la laurea in Giurisprudenza all’Università di Bari Aldo Moro nel 2005. Nel 2015 invece è avvenuto il suo ingresso nella politica, sempre come candidato del Centrosinistra, dopo aver ottenuto il suo primo mandato da sindaco (52,98% delle preferenze dei voti) per poi essere riconfermato nel 2020 (quasi il 90% delle preferenze).
Nel 2018 invece viene eletto presidente della provincia di Matera, passando alla storia come il più giovane a ricoprire questo incarico, che è stato riconfermato nel 2022. La candidatura alle Elezioni Regionali della Basilicata 2024 è arrivata dopo lo stop all’oculista Angelo Chiorazzo.
Quali sono le proposte per le persone con disabilità di Piero Marrese?
All’interno del suo programma elettorale, Piero Marrese prevede diversi punti dedicati specificatamente alle persone con disabilità:
- inclusione sociale: sviluppo dei servizi di salute mentale e di supporto psicologico e, per la disabilità, lo sviluppo di progetti rivolti all’autonomia della persona ed il consolidamento del progetto “Dopo di noi”
- realizzazione di un protocollo regionale diagnostico terapeutico educativo (Pdtae) sull’autismo che stabilisca requisiti e procedure per la erogazione di servizi dedicati e dare concreta attuazione a quanto previsto dalla legge regionale n.40/2021 con la realizzazione di strutture e servizi diurni e residenziali sanitari, socio-sanitari(per i più gravi) e sociali dedicati che favoriscano l’inserimento sociale e, ove possibile, lavorativo
- potenziare l’assistenza odontoiatrica alle persone con disabilità psico-fisica non collaboranti ed alle persone con patologie che possano determinare un rischio durante le cure in anestesia locale negli studi odontoiatrici pubblici e privati
- la necessità di utilizzare al meglio tutti gli strumenti disponibili: dalle Case di Comunità alla Legge Quadro sulla disabilità; dalla riforma dell’assistenza per gli anziani non autosufficienti al nuovo modello di assistenza domiciliare integrata
- Riguardo invece al tema sport e disabilità, è necessario avviare un monitoraggio completo e dettagliato riguardo lo stato dell’impiantistica sportiva esistente, così da avere una mappatura in ordine alla sicurezza e al grado di accessibilità della stessa, e successivamente approntare un piano massiccio di adeguamenti così da favorire concretamente lo sport accessibile. L’abbattimento di ogni forma di barriera, oltre a rappresentare un obbligo normativo, rappresenta il termometro di civiltà di un Paese o di una Regione. Sport inclusivo, e aggiungerei turismo accessibile, è una strada che stenta ad essere intrapresa seriamente anche come opportunità turistica, soprattutto al centro sud, salvo rarissime eccezioni di imprenditori illuminati