La speranza è che, durante le elezioni politiche 2022, si parli anche di disabilità (qui la nostra guida con le proposte dei partiti sul tema). O almeno, è ciò che si augura la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap.
“È nostra intenzione capire come le diverse forze politiche vorranno approcciarsi durante la prossima legislatura al tema della disabilità – spiega in una nota stampa il presidente FISH Vincenzo Falabella – e, allo stesso tempo, vogliamo obbligare chi andrà al governo del Paese a combattere l’abbandono, bandire la segregazione, dare concretezza all’uguaglianza delle opportunità e all’inclusione sociale delle persone con disabilità”.
Per questo motivo, il presidente FISH si augura che questa campagna elettorale non sia contrassegnata solo da “semplici spot elettorali”, ma crei “un vero e proprio contratto che le forze politiche dovranno sottoscrivere con la Federazione e di conseguenza con l’intero movimento associativo delle persone con disabilità e con le loro famiglie”.
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Elezioni politiche e disabilità, i suggerimenti della FISH ai partiti
E a tal proposito, il presidente Falabella ha annunciato la pubblicazione di un documento “appello” programmatico alle forze politiche in corsa alle prossime elezioni politiche 2022, che presenta numerose proposte dedicate alla disabilità.
Tale testo, dal titolo “Le politiche future per la disabilità. Un nuovo welfare per tutti. Diritti, Inclusione Sociale e Pari Opportunità“, elenca quelle che, secondo la FISH, sono le misure più urgenti da seguire in materia di disabilità. Ad esempio:
- ancoraggio ai paradigmi della Convezione Onu sui diritti delle persone con disabilità;
- attuazione dei decreti applicativi della Legge 227 del 2021, la Legge delega sulla disabilità;
- definizione di piani nazionali per avviare processi di deistituzionalizzazione e di contrasto a ogni forma di segregazione con sostegni alla vita autonoma, indipendente e alla domiciliarità;
- riordino complessivo delle provvidenze economiche con relativo innalzamento e adeguamento delle pensioni di invalidità;
- riconoscimento del ruolo di cura dei caregiver familiari attraverso adeguati sostegni sia di natura economica che previdenziale;
- rivisitazione e aggiornamento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza Sanitari);
- definizione e adozione dei LEPS (Livelli Essenziali di Prestazione Sociali);
- definizione di percorsi di concreta inclusione nel mondo del lavoro;
- garanzia del pieno godimento del diritto ai percorsi di inclusione scolastica;
- garanzia all’accesso alle cure e alla salute in condizione di sicurezza ed agibilità anche rispetto alle diverse disabilità;
- garanzia dell’esigibilità del Diritto alla mobilità;
- garanzia del diritto all’accessibilità anche delle ICT (Tecnologie dell’informazione e della Comunicazione);
- garanzia e l’adeguata protezione delle persone con disabilità nelle catastrofi naturali e pandemiche.
“Nonostante le leggi e i riferimenti teorici ci siano – sottolinea Falabella -, la realtà è tutta diversa: la disabilità è tutelata solo a parole, perché la politica non sa concretamente sostenerla. E non si impegna a farlo, come dimostra anche l’attuale campagna elettorale in cui, fino a questo momento, il tema non è proprio entrato, o quantomeno non si è sentito nessun leader politico parlare di disabilità e delle azioni da perseguire qualora andranno a governare il nostro paese”.
Per questi motivi è nata l’esigenza della redazione di un appello programmatico in vista delle elezioni politiche 2022. “Queste richieste – conclude il presidente FISH – comportano una sostanziale riforma dell’attuale sistema di welfare che è attualmente basato principalmente sul sistema di protezione e che dovrà essere profondamente modificato, invece, nella direzione di un nuovo modello basato sui diritti umani, civili e sociali”.
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Elezioni politiche 2022: quando si voterà?
A causa della crisi di governo innescata antecedentemente la fine della legislatura dell’esecutivo Draghi – prevista per marzo 2023 -, gli italiani sono chiamati nuovamente alle urne per formare il nuovo Parlamento. Stavolta però ci sarà una grossa novità portata avanti dal risultato della riforma del taglio dei parlamentari del settembre 2020: il prossimo parlamento infatti sarà composto da 200 senatori e 400 deputati. Dunque, per le elezioni politiche 2022 si voterà domenica 25 settembre 2022.