Le Elezioni Politiche 2022 passeranno alla storia per l'esclusione di ex ministri, personalità illustri e nomi noti della politica italiana
Grazie ai risultati delle Elezioni Politiche 2022 abbiamo scoperto l’elenco completo degli eletti che andranno a formare il nuovo Parlamento, quest’ultimo però fortemente condizionato dalla legge sul taglio dei parlamentari: il numero di deputati passa da 630 a 400 (da 12 eletti all’estero a 8) e il numero dei senatori da 315 a 200 (da 6 eletti all’estero a 4).
A fare notizia però non sono solo i nomi eletti in questa recente tornata elettorale, ma anche chi è rimasto fuori. Con il taglio dei parlamentari e le soglie di sbarramento imposte dalla legge elettorale Rosatellum infatti era prevedibile che qualche grande nome non sarebbe stato eletto nella prossima legislatura.
Tra i grandi esclusi alle Elezioni Politiche 2022 c’è Luigi Di Maio. L’ex leader del Movimento 5 Stelle infatti, che si è candidato con Impegno Civico, non è riuscito a ottenere alcun risultato utile: sconfitto nei 5 collegi in cui era candidato (2 in Campania, uno in Basilicata, Calabria e Sardegna), tra cui il collegio uninominale della “sua” Fuorigrotta contro l’ex ministro dell’ambiente Sergio Costa (ironia della sorte, sponda 5S); non superata la soglia di sbarramento del 3% (della lista entra solamente Bruno Tabacci, che ha vinto all’uninominale in un collegio a Milano).
“Nella vita ci sono vittorie e sconfitte – ha scritto l’uscente ministro degli Esteri sui social -. Si cade, ma si impara anche a rialzarsi. E succederà anche stavolta”. Da Impegno Civico però Di Maio non è l’unico illustre escluso, in quanto la scissione pentastellata ha prodotto numerose uscite di scena, come l’ex ministro Vincenzo Spadafora, l’ex ministra Lucia Azzolina (terza nell’uninominale di Siracusa), Francesco D’Uva, Manlio di Stefano e Pierpaolo Sileri.
Nonostante il Centrodestra sia uscito nettamente vittorioso dalle elezioni politiche 2022, qualche grande escluso è presente anche qui. A cominciare dal leghista Simone Pillon, piazzatosi al secondo posto al proporzionale nel collegio dell’Umbria.
Sorte simile è toccata anche a Vittorio Sgarbi, battuto nel collegio uninominale di Bologna da Pier Ferdinando Casini (40% contro 32,3%). Oltretutto la lista con la quale si era candidato, Noi Moderati, non ha superato la soglia dello sbarramento del 3%. Anche Umberto Bossi sembrava essere tra i grandi esclusi, ma successivamente il Viminale ha corretto questa informazione.
La grande assente del prossimo Parlamento nelle file del Centrosinistra sarà Emma Bonino di +Europa (33,2%), la quale ha perso nella sua roccaforte romana per via del trionfo della candidata del Centrodestra Lavinia Mennuni (36,4%). Nello stesso collegio era candidato l’ex alleato di Azione Carlo Calenda (14%). In questo caso però potrebbe esserci un ripescaggio dell’ultimo minuto, in quanto alle elezioni politiche 2022 +Europa ha portato a casa un 2,95%, per il quale la lista ha chiesto un riconteggio.
Sponda PD, dovrebbero restare fuori dal Parlamento anche Stefano Ceccanti (collegio di Pisa) ed Emanuele Fiano (collegio di Sesto San Giovanni). Sconfitta anche Monica Cirinnà a Fiumicino contro la candidata di Centrodestra Ester Mieli. Molto probabilmente resterà fuori anche Pippo Civati di Possibile, candidato in Emilia-Romagna.
Da Azione e Italia Viva non sono mancati i grandi nomi che non faranno parte della prossima legislatura, a cominciare da Mara Carfagna, che nel collegio di Fuorigrotta si è posizionata al quarto posto.
Insieme a lei, l’ex ministra delle Politiche agricole e forestali e attuale viceministra delle infrastrutture e della mobilità Teresa Bellanova: “La mia esperienza parlamentare si ferma qui, ma so bene, me lo insegna la mia storia, che lo spazio per la buona politica è dovunque, basta solo avere voglia ed esigenza di praticarlo”, ha scritto sui social.
Infine anche tra i partiti che hanno ottenuto meno del 2% ci sono nomi noti che non faranno parte del prossimo Parlamento. Troviamo ad esempio l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris, la cui lista Unione Popolare non è riuscita a superare l’1,5%, mentre all’uninominale di Napoli ha raccolto solo il 3,5% dei voti.
Fuori anche Gianluigi Paragone e Stefano Puzzer di Italexit (1,9% alle elezioni politiche 2022). Eslcusi anche i nomi forti di Alternativa per l’Italia, cioè Mario Adinolfi e l’ex Casapound Simone di Stefano. Infine dal partito Vita non sono stati eletti gli ex M5S Sara Cunial e Davide Barillari.
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Ultima modifica: 29/09/2022