A ottobre si terranno le elezioni ammnistrative 2021 a Bologna (o elezioni amministrative comunali). Per le elezioni comunali di Bologna, Ability Channel ha realizzato una guida con le candidate e i candidati per la corsa alla carica di sindaco di Bologna per scoprire quali sono le loro proposte in materia di disabilità. Di seguito invece le altre guide:
Quando si vota per le Elezioni Amministrative 2021 di Bologna?
Per motivazioni legate alla pandemia da Covid-19, le elezioni amministrative 2021 di Bologna sono state spostate dalla primavera all’autunno di quest’anno. Inizialmente il Consiglio dei Ministri aveva indicato tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2021 come date possibili per le elezioni comunali 2021.
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha poi confermato che la corsa al voto per l’elezione del nuovo sindaco di Bologna si terrà domenica 3 e lunedì 4 ottobre 2021, con eventuale ballottaggio domenica 17 e lunedì 18 ottobre 2021.
Elezioni Amministrative Bologna 2021: chi sono i candidati sindaco?
I candidati sindaco alle Elezioni Comunali 2021 di Bologna sono 8. In appoggio a Matteo Lepore, attuale assessore e candidato per il centrosinistra, ci sono sette liste: Europa Verde, Partito democratico Lepore sindaco, Matteo Lepore Sindaco, Anche tu Conti, M5s 2050, Coalizione civica per Bologna coraggiosa Ecologista Solidale e Lista Psi-Volt.
Poi c’è il candidato del centrodestra, l’imprenditore Fabio Battistini, sostenuto da Fratelli d’Italia, Bologna ci piace, Popolo della famiglia, Lega Salvini premier e Forza Italia. Due liste sostengono l’ex sindaco di Castenaso, Stefano Sermenghi: Bfc-Bologna forum civico e Per Bologna Italexit.
Fra le candidature outsider (con meno possibilità di vittoria) ci sono Addolorata Palumbo (detta Dora) sostenuta da Sinistra Unita per Bologna, Marta Collot di Potere al Popolo; Andrea Tosatto sostenuto da 3V – Verità libertà, Federico Bacchiocchi con il Partito comunista dei lavoratori e Luca Labanti sostenuto da Lista Movimento 24 agosto – Equità territoriale.
Al netto di qualche sorpresa (al momento poco pronosticabile) dovrebbero essere due le figure destinate a darsi battaglia per diventare sindaco di Milano: il candidato del centrosinistra Matteo Lepore e il candidato del centro-destra Fabio Battistini.
Matteo Lepore (centro-sinistra)
Il candidato del centro-sinistra Matteo Lepore ha definito il proprio programma il più progressista di sempre. Al suo interno emerge in maniera preponderante la sua attenzione per i più deboli e per i disabili: “Il punto di vista prioritario che scegliamo è l’affermazione del diritto alla salute e alla fragilità. La fragilità della persona e della famiglia a Bologna non può essere una cosa di cui vergognarsi, una condizione di solitudine e abbandono. Ecco perché una comunità solidale si organizza per non lasciare indietro nessuno, predisponendo quanto serve. Occorre concentrarsi sulla lettura completa dei bisogni delle persone, sullo sviluppo delle cure intermedie e dei presidi sanitari di prossimità”.
A presidio di questi obiettivi, Lepore propone di istituire in Comune un nuovo Dipartimento
dedicato al “Superamento delle diseguaglianze e il sostegno alla fragilità“. Tale Dipartimento dovrà promuovere e garantire la realizzazione di alcune prime proposte fondamentali come la creazione di una una rete ambulatoriale per i medici di base e i pediatri di libera scelta, l’implementazione di ospedali di prossimità e un robusto fondo integrativo dedicato al sostegno di famiglie con figli con disabilità.
“Daremo supporto – si legge nel programma – a chi si prende cura di anziani e disabili (caregivers). Potenzieremo i percorsi di supporto già attivi, le attività di consulenza, e faciliteremo l’accesso ai servizi per la gestione delle abitazioni e del mantenimento degli anziani a domicilio (spesa, pulizie, piccola manutenzione, gestione amministrativa, accompagnamenti, trasporti). Amplieremo l’assistenza e i servizi di vicinato, le iniziative che favoriscono la vita attiva delle persone anziane e lo scambio intergenerazionale”.
Lepore immagina una Bologna a fianco dei cittadini anche in termini di inclusione con “agevolazioni per i privati cittadini nella progettazione e realizzazione di interventi di miglioramento dell’accessibilità, in particolare per l’installazione di ascensori negli immobili sprovvisti, anche per facilitare il mantenimento a domicilio degli anziani e prevenire situazioni di isolamento sociale delle persone anziane o disabili”.
Una Bologna che vuole non lasciare indietro nessuno, accogliente e solidale: “Anche per questo, abbiamo proposto di costituire un Dipartimento dedicato a lottare contro le diseguaglianze, che operi in modo trasversale rispetto a tutte le attività della amministrazione. Altrettanto, l’Amministrazione comunale dovrà fare coprogettazione strategica con il Terzo Settore su vari fronti, dal diritto all’abitare, ai fondi per le famiglie, la disabilità, il sostegno ai caregiver, l’assistenza domiciliare”.
Lo sport diventerà un veicolo di comunicazione e integrazione importante e si tenderà a prestare “una grande attenzione al linguaggio non stereotipato e alla prevenzione di episodi di abusi, molestie e violenze nel contesto sportivo. Si intende avviare un percorso similare per l’accessibilità delle sport a tutti i livelli, con particolare riferimento alla disabilità e agli sport paralimpici“.
Fabio Battistini (centro-destra)
Il centro-destra ha deciso di candidare Fabio Battistini, bolognese doc e grande amante dei colori della città (tuttora abbonato nei distinti del Bologna calcio). La sua vita è segnata dall’impegno sociale (il volontariato nell’ambito dell’educazione giovanile, l’associazionismo familiare) e dall’impegno civile: la presidenza di Impegno Civico, la diffusione in Città della cultura e dell’attenzione sociale.
Adesso è candidato sindaco per il centro destra e si candida con un programma molto ambizioso dal nome Bologna 2030: lui lo definisce un cambio di passo e nuovi orizzonti alla Città, non solo a quella di oggi ma anche a quella da costruire per i prossimi decenni. Nel suo programma non ci sono proposte specifiche, ma parole più generiche che mirano a sostenere alcune attività:
- favorire la sussidiarietà e i corpi intermedi;
- favorire la collaborazione paritaria tra tutti i soggetti che operano nel welfare al fine di incrementare l’offerta di servizi a Bologna, evolvendo così il ruolo del Comune da erogatore dei servizi ad un ruolo più completo di regolatore e gestore integrato del sistema, aprendo così all’iniziativa del terzo settore;
- Agevolazioni alle famiglie, con particolare sostegno a chi accudisce figli, anziani e disabili. In particolare, il miglioramento dei servizi legati ai centri diurni di anziani e disabili.
In merito alle proposte sulla disabilità, Battistini vorrebbe “incentivare l’uso del Taxi, aumentando il numero di voucher per le persone anziane e disabili”. L’integrazione, secondo Battistini, passa anche dalla sussidiarietà e dalla agevolazioni “alle famiglie, con particolare sostegno a chi accudisce figli, anziani e disabili. In particolare, il miglioramento dei servizi legati ai centri diurni di anziani e disabili”.
Stefano Sermenghi (Lista Civica Bologna Forum Civico)
Stefano Sermenghi è nato a Bologna il 13 febbraio 1972, da nonno partigiano, padre e madre entrambi di Castenaso. I genitori trasmettono al figlio e al fratello Andrea un grande amore per la propria terra ed un grande senso del dovere. Dopo l’asilo delle suore e le scuole dell’obbligo a Castenaso si iscrive al Liceo Classico Minghetti di Bologna poi all’Università scegliendo la facoltà di Giurisprudenza.
Nel corso di questi anni pratica diversi sport sempre nel suo Comune, dal calcio, all’atletica, dal tennis al Judo, dove grazie a straordinari maestri ed amici, raggiunge la cintura nera e poi consegue anche la qualifica di allenatore. Durante gli ultimi anni di studio, vince il concorso per diventare Agente di Polizia Municipale presso il Comune di Bologna.
Oggi Stefano Sermenghi esercita la professione di avvocato in un proprio studio con due collaboratrici di pregio che gli consentono di dedicarsi con passione ed amore al servizio del proprio Comune. Sermenghi è stato sindaco per 10 anni nel comune di Castenaso ed è riconosciuto sul territorio per il Modello Sermenghi.
Nel suo programma parla anche di disabilità, in particolare elenca come obiettivo la “eliminazione delle barriere architettoniche che ancora oggi ostacolano gravemente la mobilità delle persone disabili”.
Marta Collot (Potere al Popolo)
Ribelle, tenace, instancabile. Marta Collot è la candidata sindaca per Bologna di Potere al Popolo e porta, sul suo corpo, i segni di tutte le battaglie che ha combattuto e che continua a combattere.
Originaria di Treviso, sceglie di venire a Bologna anni fa per studiare all’Università e al Conservatorio. Questa scelta la fa entrare immediatamente nelle fila dei milioni di precari, la spina dorsale di questo paese. La coscienza politica è iniziata da piccola, quando i genitori la portavano a manifestazioni, presidi, banchetti durante la mobilitazione contro la guerra e contro l’intervento militare in Iraq. Era il 2003.
Adesso Marta è cresciuta e si candida a sindaco di Bologna con la grinta che da sempre la contraddistingue. Il suo obiettivo è contrastare la Super Bologna di Lepore e lottare contro la normalizzazione e l’ossessione securitaria, costruendo una socialità alternativa, contrapponendo ai concetti di legalità o proprietà quello di giustizia sociale.
In termini di disabilità, all’interno del programma non ci risultano proposte. Tuttavia siamo stati contattati dalla stessa candidata, che ci ha condiviso un post pubblicato sui social nel quale spiega che, dopo un incontro con le associazioni del CUFO (Comitato Utenti Familiari e Operatori della Salute Mentale di Bologna), “tutti hanno bisogno di un lavoro, tutti hanno bisogno di una casa. […] È necessario sostenere anche dal punto di vista sociale i minori con disabilità, anche quelle considerate ‘non grave'”.
Inoltre la candidata ha sottolineato che, sulle strutture residenziali, “occorre superare dinamiche di profitto e di tagli al personale, di esternalizzazioni alle cooperative dove i lavoratori vengono sfruttati e non sono messi nelle condizioni di fare il loro lavoro al meglio, di limare su tutto per fare rientrare i conti, per offrire la dovuta qualità di presa in carico alle persone, nel rispetto della dignità dei lavoratori della salute, la cui professionalità non può essere ridotta a prestazione”. La proposta è dunque “l’internalizzazione dei servizi”.
Ci sono anche idee per l’accessibilità: “Serve un piano di espansione e ristrutturazione delle proprietà immobiliari pubbliche, che tengano conto anche delle diverse necessità. Ci riferiamo sia all’organizzazione interna degli alloggi pubblici, sia all’accessibilità degli stessi alloggi”. Un accessibilità che non “per le poche risorse del bilancio partecipativo”, ma per il bilancio del Comune che “debba finanziare e realizzare l’abbattimento delle barriere architettoniche all’ingresso delle aree verdi, oltre che ovviamente progettare senza barriere quelle nuove”.
Anche la disabilità si candida: il caso di Maximiliano “Max” Ulivieri
Una menzione a parte la merita Max Ulivieri, l’attivista toscano affetto dalla malattia di Charcot-Marie-Tooth, noto per le sue battaglie riguardanti l’affettività e la sessualità delle persone con disabilità, che si candida come consigliere con la Coalizione Civica Coraggiosa Ecologista e Solidale al fianco di Elly Schlein ed Emily Clancy (a sostegno di Matteo Lepore).
Max Ulivieri è un attivista disabile che nel corso degli anni ha combattuto come un leone per difendere i diritti dei più fragili. Lo abbiamo intervistato qualche giorno fa sulla sua candidatura come Consigliere per scoprire maggiori dettagli riguardo al suo programma.
Nel dettaglio, secondo Ulivieri, Bologna è “una città dalle mille risorse e possibilità, ma che su certe cose è rimasta ferma a vecchi schemi che ne hanno impedito lo sviluppo come città moderna progressista ed europea”. L’obiettivo di Ulivieri è presentare “i temi un po’ trascurati o affrontati in maniera incompleta” e “di essere un megafono per coloro che non sono stati ascoltati e di aiutare le associazioni a portare avanti i propri progetti. Soprattutto – continua – vorrei occuparmi della qualità di vita di ogni persona, che sia con disabilità o senza disabilità. La qualità di vita di ogni cittadino“.
Elezioni Amministrative 2021 a Bologna: cosa dicono i sondaggi
Secondo gli ultimi sondaggi (datati 31 agosto 2021), la vittoria di Matteo Lepore alle elezioni amministrative non sembra essere in discussione. Il sondaggio di BiDiMedia lo dà vincente con il 63,5%. Risultato che “migliora nettamente” il dato (52,5%) della rilevazione di aprile, comunque sufficiente per essere eletto sindaco al primo turno. Un balzo in avanti che potrebbe essere agevolato dal fatto di non avere sfidanti dell’area centrista.