Anche quest'anno, sarà ancora Ecobonus 2024: scopri cos'è, come funziona, chi ne ha diritto e come rendicontare le spese all'Enea
Fino a dicembre, sarà ancora Ecobonus 2024. Il 2024 sarà un anno cruciale per coloro che desiderano ridurre i costi energetici e contribuire alla sostenibilità ambientale attraverso interventi di efficientamento energetico.
Tra le principali iniziative promosse dal governo italiano, spicca l’Ecobonus 2024, una maxi agevolazione fiscale che offre nel complesso un’opportunità senza precedenti per migliorare l’efficienza degli immobili e ridurre l’impatto ambientale.
Innanzitutto, è importante comprendere il concetto di Ecobonus e come questo influisce sulle pratiche di riqualificazione energetica. Analogamente al bonus mobili e ristrutturazioni, l’Ecobonus infatti consente agli aventi diritto di ottenere agevolazioni fiscali tramite detrazioni Irpef o Ires nella Dichiarazione dei redditi. Tuttavia, a differenza di altre misure, l’Ecobonus è specificamente dedicato a interventi finalizzati all’efficienza energetica.
Una delle principali interrogative riguarda chi può davvero beneficiare di tali agevolazioni fiscali. È rassicurante constatare che l’accesso all’Ecobonus è esteso a una vasta gamma di soggetti, inclusi individui, enti pubblici e privati, società semplici e associazioni professionali.
È da sottolineare, inoltre, che non è obbligatorio essere proprietari dell’immobile per poter richiedere l’Ecobonus; locatari, comodatari e altri soggetti possono usufruirne, purché si rispettino determinate condizioni.
Coloro che possono dunque beneficiare della detrazione in questione includono una vasta gamma di soggetti:
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L’ambito degli interventi ammissibili è estremamente diversificato e comprende infatti una vasta gamma di lavori di riqualificazione energetica. Tra gli interventi più comuni rientrano l’installazione di pannelli fotovoltaici, la sostituzione di impianti di climatizzazione, la realizzazione del cappotto termico e molto altro ancora. È fondamentale conoscere in dettaglio quali interventi sono coperti dall’Ecobonus al fine di pianificare con precisione le attività di miglioramento energetico.
Le aliquote di detrazione variano in base al tipo di intervento eseguito e possono raggiungere fino al 85% in determinate circostanze. È essenziale comprendere le diverse aliquote e come queste si applicano a specifiche categorie di interventi per massimizzare i benefici fiscali.
Fino al termine del 2024, il programma di incentivi ecobonus si presenta come un’opportunità allettante per coloro che intendono apportare miglioramenti in termini di efficienza energetica. Le agevolazioni fiscali offerte variano notevolmente, spaziando dal 50% al 65%, a seconda della tipologia di intervento effettuato.
In aggiunta, è fattibile accedere a detrazioni fiscali superiori al 65% per interventi che non solo contribuiscono a ridurre il consumo di energia, ma anche a potenziare le prestazioni energetiche globali degli edifici.
Nel 2024 è stato introdotto l’Ecobonus, che consente una detrazione fiscale fino all’85% per i condomini che optano per interventi di miglioramento energetico. Con la riduzione del superbonus, che dal 1° gennaio 2024 si attesterà generalmente al 70%, tornare alla normativa dell’ecobonus tradizionale diventa più conveniente per chi desidera effettuare lavori condominiali.
In questo contesto, sia per interventi sulle parti comuni che sulle singole unità immobiliari condominiali, l’Ecobonus viene calcolato quindi in base agli indicatori di prestazione energetica ottenuti. La detrazione può raggiungere il 75% delle spese, fino a un massimo di 40.000 euro per ogni unità immobiliare dell’edificio. Se vengono eseguiti contemporaneamente interventi di miglioramento antisismico, l’Ecobonus può inoltre aumentare fino all’80% o all’85% delle spese sostenute.
Questo aumento dell’Ecobonus è previsto anche per gli interventi su edifici situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, consentendo così non solo un risparmio energetico, ma anche una riduzione del rischio sismico.
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Fino a qualche anno fa, l’ecobonus spettava per tutti i lavori al 65 per cento delle spese. In seguito, lo Stato ha introdotto una differenziazione nella misura dello sconto IRPEF in base alla tipologia di lavori. Di seguito, l’elenco delle spese ammesse (fonte: Informazione Fiscale – Decreto Tecnico Mise).
Elenco lavori ecobonus 2024 | Definizione | Detrazione massima | Aliquota Detrazione |
---|---|---|---|
Riqualificazione globale | Riqualificazione energetica globale | 100.000 euro | 65 per cento |
Involucro edilizio | Coibentazione di strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti) | 60.000 euro | 65 per cento |
Collettori solari | Installazione di collettori solari termici | 100.000 euro | 65 per cento |
climatizzazione | interventi di di climatizzazione invernale e produzione acqua calda sanitaria con installazione sistemi di termoregolazione evoluti | 30.000 euro | 65 per cento |
caldaie | caldaie a condensazione su parti comuni di edifici condominiali o su tutte le unità immobiliari in condominio | 30.000 euro | 65 per cento |
sostituzioni | sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di aria calda a condensazione | 30.000 euro | 65 per cento |
pompe di calore | sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza | 30.000 euro | 65 per cento |
microgeneratori | microcogeneratori | 100.000 euro | 65 per cento |
sostituzione scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore | 30.000 euro | 65 per cento | |
sistemi di building automation | 15.000 euro | 65 per cento |
L’Ecobonus 2024 al 50% costituisce dunque un’opportunità significativa per coloro che desiderano migliorare l’efficienza energetica delle loro abitazioni o degli edifici in cui operano.
Questo programma di incentivi offre dunque un ampio ventaglio di spese ammissibili, consentendo ai contribuenti di ridurre i costi associati agli interventi di efficientamento energetico.
Tra le categorie di intervento che danno diritto alla detrazione del 50%, troviamo l’acquisto e l’installazione di finestre complete di infissi, un’opzione che non solo migliora l’isolamento termico, ma può anche contribuire a ridurre il rumore esterno e migliorare di fatto l’estetica degli edifici.
Oltre alle finestre, i contribuenti possono inoltre usufruire della detrazione per l’acquisto e l’installazione di schermature solari, che consentono di gestire in modo più efficiente l’irraggiamento solare e quindi di ridurre il carico termico sugli ambienti interni, contribuendo a tutti gli effetti a diminuire i costi energetici legati al raffreddamento degli ambienti.
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Un’altra categoria di intervento che rientra nell’Ecobonus del 50% è rappresentata allo stesso modo dall’acquisto e dall’installazione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentati da biomasse combustibili. Questa opzione non solo favorisce l’adozione di fonti di energia rinnovabile, riducendo l’impatto ambientale, ma può anche contribuire a ridurre i costi operativi legati al riscaldamento degli edifici nel lungo termine.
Infine, la sostituzione di vecchi impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe A o con generatori di calore a biomassa combustibile rappresenta ad ogni modo un’altra spesa ammissibile per l’Ecobonus del 50%.
Nel contesto dell’Ecobonus 2024, tuttavia è cruciale comprendere il modo in cui le spese possono essere gestite e pagate. Per i contribuenti che allo stesso modo non sono titolari di reddito d’impresa, il pagamento delle spese detraibili deve avvenire esclusivamente tramite bonifico bancario o postale.
È essenziale in sintesi che nel bonifico siano indicati la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale viene effettuato il pagamento.
Per i contribuenti titolari di reddito d’impresa, non vi è perciò l’obbligo di utilizzare il bonifico per il pagamento, ma è consigliato comunque conservare documentazione idonea per comprovare in tal modo le spese sostenute.
Per riassumere, la comunicazione all’ENEA delle spese effettuate è ad ogni modo un passaggio obbligatorio per poter usufruire dell’Ecobonus. Questa comunicazione di conseguenza deve essere inviata entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori.
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Ultima modifica: 23/02/2024