Il prossimo Dpcm che entrerà in vigore il 6 marzo 2021 è la prima misura adottata dal Governo Draghi per contrastare la pandemia da Coronavirus, e sarà valida fino al 6 aprile 2021. In linea generale sono poche le novità previste dal decreto, abbastanza simile alla linea fin qui seguita dal Governo Conte 2, seppur con qualche piccola variazione. Vediamo quali sono le disposizioni per le persone con disabilità.
Dpcm 6 marzo di Draghi: disposizioni specifiche per la disabilità
Il Dpcm del 6 marzo firmato lo scorso martedì 2 marzo dal neo Presidente del Consiglio Mario Draghi pone l’accento sulle misure per le persone con disabilità nell’articolo 3:
- “Le attività sociali e socio-sanitarie erogate dietro autorizzazione o in convenzione, comprese quelle erogate all’interno o da parte di centri semiresidenziali per persone con disabilità, qualunque sia la loro denominazione, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio-occupazionale, sanitario e socio-sanitario vengono svolte secondo piani territoriali, adottati dalle regioni, assicurando attraverso eventuali specifici protocolli il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori”;
- “Le persone con disabilità motorie o con disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettiva o sensoriale o problematiche psichiatriche e comportamentali o non autosufficienti con necessità di supporto, possono ridurre il distanziamento interpersonale con i propri accompagnatori o operatori di assistenza, operanti a qualsiasi titolo, al di sotto della distanza prevista, e, in ogni caso, alle medesime persone è sempre consentito, con le suddette modalità, lo svolgimento di attività motoria anche all’aperto”.
Uso della mascherina
Anche il Dpcm del 6 marzo conferma l’obbligo di indossare la mascherina all’aria aperta. L’eccezione vale solo per i bambini di età inferiore ai sei anni, per persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso del dispositivo di protezione individuale, per individui che devono comunicare con un disabile in modo da non poter far uso del dispositivo e per soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.
Accompagnatori dei pazienti
Il primo Dpcm del premier Draghi spiega che per gli accompagnatori dei pazienti è possibile restare nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso purché gli stessi pazienti siano in possesso del riconoscimento di disabilità, con caratteristica di gravità, conformemente al rispetto degli articoli della Legge 104.
Dpcm 6 marzo: attività sportiva
Oltre a essere consentite le attività nei centri di riabilitazione, il Dpcm del prossimo 6 marzo sottolinea che sono permessi “gli eventi e le competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale” stabiliti da un provvedimento del Comitato italiano paralimpico, e sarà lo stesso CIP a vigilare sul rispetto delle disposizioni.
Inoltre, nonostante gli impianti sciistici siano chiusi al pubblico, le strutture potranno essere utilizzate da parte degli atleti professionisti e non, riconosciuti dal CIP e dalle rispettive federazioni, per allenamenti finalizzati allo svolgimento di competizioni sportive nazionali o internazionali, e per lo svolgimento delle gare stesse.
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Dpcm 6 marzo: scuola e disabilità
La presenza in classe degli alunni dipenderà dal colore della Regione di appartenenza. In linea generale, però, agli alunni con disabilità e bisogni specifici deve essere garantita la possibilità di svolgere lezione in presenza per mantenere “l’effettiva inclusione scolastica“. Anche in questo caso, l’uso della mascherina non è obbligatorio per soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei dispositivi.
Per quanto riguarda l’università e le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, le attività saranno garantite anche a distanza, avendo riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento.
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Spostamenti in zona gialla, arancione e rossa
In zona gialla e arancione sono consentiti gli spostamenti verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, dalle 5:00 e alle 22:00, “e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni quattordici sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”.
Per quanto riguarda la zona rossa, invece, oltre ai classici spostamenti per comprovate esigenze lavorative, di salute o necessità, è consentito solo il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Per maggiori informazioni, è possibile leggere il Dpcm del 6 marzo firmato dal premier Draghi nella Gazzetta Ufficiale.