I disturbi dello spettro autistico riguardano lo sviluppo mentale nell'età evolutiva. Vediamo come vengono diagnosticati e quali cure ci sono
La definizione di spettro autistico è la categoria che comprende un gruppo di alcuni disturbi pervasivi che si evidenziano nei primi anni di vita e che compromettono lo sviluppo di quasi tutte le funzioni mentali per il processo evolutivo di un bambino.
I disturbi condividono alcuni aspetti generali: una compromissione delle capacità comunicative, un’alterazione di quelle immaginative e di integrazione sociale. Ma differiscono in altri come nei sintomi dell’autismo e quelli della sindrome di Asperger: se nel primo caso infatti siamo in presenza di un evidente ritardo mentale, nel secondo si può riscontrare un quoziente intellettivo pari, se non superiore, alla media.
Si parla si spettro perché i disturbi dello sviluppo possono colpire le persone in modo completamente diverso tra loro manifestandosi sia in modalità lievi che in altre estremamente gravi. Possono manifestarsi durante i primi 2 anni di vita, sebbene le forme lievi possono comparire anche nell’età scolare senza essere individuate con precisione.
La diagnosi del gruppo dei disturbi dello spettro autistico dell’età evolutiva comprende:
Recentemente la sindrome di Rett e il disturbo disintegrativi dell’infanzia sono state escluse dal DSM V (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders redatto dall’ American Psychiatric Association), la quinta edizione del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, il testo di riferimento più utilizzato da medici, psichiatri e psicologi di tutto il mondo.
Lo spettro autistico può essere diagnosticato attraverso valutazione medica, test standardizzati specifici per l’autismo o segnalazioni da parte dei genitori del bambino. La prognosi è abbastanza nota: i segni persistono per tutta la vita.
Non sappiamo quali sono le cause, tuttavia alcune opinioni credono che si basi tutti su fattori genetici. Inoltre, sappiamo che questi disturbi possono essere associati ad altre malattie, come:
Le cure attualmente disponibili non curano il disturbo, ma puntano ad alleviare i sintomi, a seconda delle indicazioni del proprio medico. La terapia farmacologica entra in gioco quando ci sono dei disturbi associati, ma sono molte importanti le terapie cognitivo-comportamentali, la terapia famigliare e gli interventi educativi.
Ultima modifica: 17/03/2021