Il distacco di retina causa la progressiva morte delle cellule retiniche con conseguente cecità permanente parziale o totale
Il distacco di retina è una delle problematiche più gravi che riguardano la vista poiché è una condizione che si verifica quando la retina, una struttura fondamentale per la visione, si solleva dai tessuti di sostegno sottostanti interrompendo la fisiologica circolazione che garantisce il giusto apporto di ossigeno e nutrienti all’occhio.
Questa situazione causa la progressiva morte delle cellule retiniche con conseguente compromissione della vista che può determinare una cecità permanente parziale o totale nell’occhio colpito.
La retina è una membrana che riveste la parte posteriore dell’occhio aderendo al tessuto oculare. Composta da milioni di cellule di vario tipo che ci consentono la visione del mondo che ci circonda, la retina contiene tantissimi vasi sanguigni che garantiscono il fisiologico apporto di sangue, ossigeno e nutrienti alle cellule retiniche.
Infatti, se lo strato di cellule retiniche si solleva dai tessuti sottostanti, la circolazione oculare risulta compromessa con conseguenti ripercussioni gravi della vista nel caso in cui l’intervento chirurgico di ripristino si verifichi dopo le 24-72 ore.
Il distacco della retina è una condizione drammatica quanto, fortunatamente, piuttosto rara (circa una persona su diecimila). Si verifica più frequentemente in soggetti di età medio-avanzata (in genere tra i 50 e i 70 anni) con miopia superiore alle tre diottrie e che presentano degenerazioni retiniche periferiche o regmatogene.
In alcuni casi invece, decisamente più sporadici, può accadere che la rottura retinica con conseguente distacco si verifichi in soggetti giovani in maniera spontanea. La condizione quindi si può verificare per diversi motivi, tra i quali:
Alcuni studi suggeriscono inoltre che l’assunzione di una classe particolare di antibiotici, i fluorochinoloni, potrebbe favore la comparsa del fenomeno.
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Considerato un’emergenza medica, in caso di distacco di retina il trattamento, per evitare gravi conseguenze, non dovrebbe essere iniziato dopo più di 24-72 ore dall’episodio. Ma come rendersi conto della gravità del problema? Esistono dei campanelli d’allarme caratteristici di un danno alla retina:
Questi sintomi in genere indicano un distacco del vitreo che comunemente precede il distacco retinico. Poiché la retina non presenta recettori dolorifici, il dolore non è tra i sintomi che il paziente può riconoscere. Nel caso compaia uno o più di questi segnali d’allarme è bene recarsi il prima possibile presso un centro oculistico di fiducia poiché grazie ad un intervento immediato, i danni possono essere ridotti al minimo.
Esistono quattro diverse tipologie di distacco di retina, che differiscono in base alla patogenesi:
Una diagnosi precoce è di fondamentale importanza per ridurre al minimo le conseguenze di un distacco di retina. La diagnosi di distacco di retina si ottiene attraverso:
La terapia del distacco di retina varia a seconda della tipologia:
I tempi di recupero post intervento chirurgico in genere variano tra le 2 e le 6 settimane, periodo nel quale l’acuità visiva può risultare ridotta compromettendo lo svolgimento di normali attività quotidiane.
Nel post-operatorio sarà quindi importante evitare di strofinare gli occhi (una sensazione di prurito è normale) ed evitare di compiere dei movimenti bruschi o troppo impegnativi. A seconda della tipologia di distacco poi, il medico potrà prescrivere un collirio piuttosto che una terapia per il controllo dell’infiammazione.
Nel distacco della retina può esserci una predisposizione genetica, una familiarità; chi ha dei precedenti familiari quindi ha maggiori possibilità di sviluppare la condizione rispetto ad altri.
In ogni caso una volta l’anno è consigliabile sottoporsi ad una visita oculistica di controllo così che eventuali problematiche possano essere evidenziate quanto prima.
In collaborazione con Ilmo – Istituto Laser Microchirurgia Oculare
Ultima modifica: 22/03/2021