La disgrafia è un disturbo specifico dell'apprendimento che compromette le capacità di scrittura e la riproduzione grafica
La disgrafia è un disturbo specifico dell’apprendimento che compromette le capacità di scrittura e la riproduzione grafica dei caratteri alfanumerici. Chi ne soffre può incontrare difficoltà nell’impugnare una penna, nel rispettare le linee sui quaderni, e commettere numerosi errori ortografici.
Questo disturbo emerge solitamente nei primi anni di scuola elementare e persiste per tutta la vita, influenzando non solo le abilità di scrittura, ma anche l’organizzazione e l’espressione delle idee per iscritto.
La disgrafia è un disturbo che può manifestarsi in varie modalità, influenzato dalla gravità del disturbo e dal sottotipo specifico. Le persone con disgrafia spesso incontrano significative difficoltà motorie, particolarmente legate alla motricità fine. Questo problema si traduce in una gestione difficoltosa degli strumenti di scrittura come penne o matite, il che comporta una grafia disordinata e talvolta illeggibile.
Un altro aspetto rilevante della disgrafia riguarda l’ortografia. Nonostante una buona padronanza del linguaggio parlato, questi individui tendono a commettere errori ortografici frequenti, a indicare una disconnessione tra le competenze linguistiche orali e quelle scritte.
L’organizzazione spaziale sulla pagina è un ulteriore ambito in cui si osservano difficoltà. Le persone disgrafici spesso non riescono a mantenere un allineamento coerente delle parole e delle lettere, che possono sovrapporsi o essere distanziate in modo eccessivo, compromettendo la leggibilità del testo.
La complessità del pensiero può risultare difficile da trasporre in forma scritta, portando alla produzione di testi che appaiono confusi e poco strutturati, a causa della difficoltà nel formulare frasi chiare e coerenti.
La disgrafia presenta una vasta gamma di sintomi, che possono essere raggruppati in diverse categorie:
Gli specialisti riconoscono tre principali varianti della disgrafia, ciascuna con caratteristiche specifiche. La prima è la disgrafia dislessica, in cui la scrittura spontanea risulta illeggibile, mentre la copiatura di testi e l’esecuzione di disegni non presentano particolari difficoltà, e la velocità dei movimenti motori è normale. Tuttavia, emerge una significativa difficoltà nella scrittura sotto dettatura.
La seconda variante, la disgrafia motoria, si distingue per una scrittura estremamente disordinata e illeggibile, sia nei testi spontanei che in quelli copiati. Le difficoltà motorie influiscono anche sulla capacità di disegnare, che risulta compromessa.
Infine c’è la disgrafia spaziale che si manifesta con una grafia illeggibile in tutte le situazioni di scrittura. Sebbene lo spelling orale non presenti problemi, la capacità di disegnare è gravemente limitata, con difficoltà evidenti nel mantenere un’organizzazione spaziale adeguata.
La relazione tra il movimento e l’uso dello strumento è facilitata dalla presa della mano, ma in realtà l’intero corpo partecipa all’atto dello scrivere. Per riuscire a scrivere, è fondamentale essere in grado di separare i movimenti della parte superiore e inferiore del corpo (per esempio, mantenendo la postura mentre si muovono le braccia), gestire i due lati del corpo (destro e sinistro, a seconda della mano dominante) e coordinare movimenti di spalla, gomito, polso e dita.
Inoltre è essenziale una coordinazione efficace tra il movimento della testa e il controllo visivo, conosciuta come “coordinazione occhio-mano”, che aiuta a seguire le linee e i quadretti sul foglio. Infine, la forza e la tensione muscolare devono essere modulati per garantire che il movimento di scrittura sia fluido e continuo.
Le cause precise della disgrafia non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che un deficit della memoria di lavoro possa giocare un ruolo cruciale. Questo deficit impedirebbe ai soggetti di memorizzare e riprodurre correttamente i movimenti necessari per scrivere. Recentemente, alcune ricerche hanno suggerito una possibile correlazione tra la disgrafia e mutazioni genetiche, in particolare a carico del cromosoma 6.
Nei bambini con disgrafia, l’integrazione di queste componenti esecutivo-motorie non funziona correttamente, portando a una scrittura disordinata e difficilmente leggibile, nonostante l’impegno e lo sforzo. È importante non limitarsi a considerare questi bambini come semplicemente “cattivi scrittori” con una brutta presa della penna e quaderni disordinati. Bisogna invece osservare attentamente i segnali legati alla motricità, alla consapevolezza del corpo, alla gestione dello spazio e alla coordinazione delle funzioni percettivo-motorie per comprendere la specificità della loro situazione.
L’individuazione della disgrafia avviene attraverso un gruppo di specialisti di diverse aree, tra cui medici, psicologi, logopedisti ed esperti nei disturbi dell’apprendimento. Durante questo iter, vengono svolti vari test che analizzano le competenze nella scrittura, la coordinazione motoria fine e l’effetto del disturbo sulla vita scolastica e sociale del bambino.
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In presenza di disgrafia, è fondamentale adottare strumenti compensativi adeguati, adattati all’ordine scolastico e al tipo di attività da svolgere, per consentire agli studenti di affrontare le richieste scolastiche. Nelle prime fasi di apprendimento della scrittura, si possono utilizzare impugnature ergonomiche per penne e matite, che facilitano una presa più comoda e riducono l’affaticamento muscolare. In alternativa, esistono matite con base triangolare, leggermente più grandi, progettate per migliorare la presa.
In questa fase iniziale, anche quaderni con rigature speciali e fogli più spessi possono essere di grande aiuto. Le righe di colore alternato e i margini ben definiti facilitano l’organizzazione dello spazio sul foglio, riducendo l’affaticamento visivo. La maggiore grammatura del foglio resiste meglio alla pressione esercitata durante la scrittura e alle cancellature frequenti. Per la matematica, esistono quaderni specifici che aiutano a mantenere l’allineamento dei numeri durante le operazioni.
Con l’avanzare del percorso scolastico, si possono introdurre strumenti tecnologici come computer, tablet e smartphone, dotati di app e software specifici per velocizzare la scrittura e migliorare la fluidità. Tra questi, i programmi di videoscrittura sono particolarmente efficaci. Tuttavia, è essenziale introdurli gradualmente e fornire un adeguato addestramento per familiarizzare con la tastiera, magari utilizzando giochi o programmi dedicati.
Software di videoscrittura come l’Editor di ePico! o il Quaderno di Geco offrono funzioni aggiuntive per compensare le difficoltà specifiche della disgrafia, come l’autocorrezione, il controllo ortografico con sintesi vocale, e il dettato vocale. Questi strumenti sono fondamentali per scrivere testi con maggiore accuratezza e rapidità.
Per la matematica, software come MateMitica facilitano la scrittura di formalismi matematici e riducono errori di trascrizione. Per il disegno geometrico e tecnico, programmi come Geogebra o CAD sostituiscono il disegno manuale con processi digitali. Il registro elettronico, ormai diffuso nelle scuole, aiuta a evitare errori nel riportare i compiti sul diario.
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Ultima modifica: 04/09/2024