La nuova mossa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e che pone fino alla lunga lotta di tante organizzazioni di persone con disabilità, contro quel Parere espresso in maggio dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio, che aveva bloccato le assunzioni delle cosiddette “categorie protette” nella Pubblica Amministrazione.
Disabili: sbloccate le assunzioni nella Pubblica Amministrazione
Ora la P.A. (Pubblica Amministrazione) dovrà assumere la quota di riserva di persone svantaggiate, incluse persone con disabilità. Questa notizia arriva dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che pone la parola fine alle tante battaglie di organizzazioni di persone con disabilità, contro il discusso Parere espresso in Maggio dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del consiglio, che aveva bloccato le assunzioni delle “categorie protette” nella P.A.
Reso ufficiale in una nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che sancisce quindi un risultato che molte parti aspettavano e per il quale molte organizzazioni di persone con disabilità si sono battute in questi mesi. Una vittoria, del resto, già preannunciata in metà Luglio dall’approvazione al Senato, da parte della Commissione Finanze e Tesoro e della Commissione Lavoro e Previdenza Sociale in seduta congiunta, di un Ordine del Giorno presentato dalla senatrice Nicoletta Favero (prima firmataria), che aveva aiutato e impegnato l’Esecutivo a superare quel contestato Parere, espresso il 22 maggio scorso dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio (n°.23580), che aveva bloccato, nella P.A. , le assunzioni nei confronti del quale la Legge68/99 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili) prevede particolari tutele.
Maria Cecilia Guerra, viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha espresso «soddisfazione per l’approvazione di questa disposizione», ed ha inoltre dichiarato che ciò, costituisce un’altra conferma dell’impegno ad avere particolare attenzione all’inserimento lavorativo dei disabili assunto con il Programma d’Azione biennale sulla disabilità.
Un’altra grande soddisfazione viene espressa dal Comitato Genitori Disabili Psichici, che è una delle principali organizzazioni da sempre impegnate nelle proteste. Possiamo leggerlo da una nota inviata dal Comitato che dice:
“Si tratta della scelta più giusta, eravamo dinnanzi ad un provvedimento che metteva in serio pericolo il diritto al lavoro delle persone disabili.”