La dieta per la sclerosi multipla segue i classici consigli alimentari. Scopri cosa mangiare se soffri di questa patologia
Dieta per la sclerosi multipla: cosa bisogna mangiare? La sclerosi multipla è una malattia cronica autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale. Ci sono vari modi in cui questa malattia si può presentare, ma principalmente viene diagnosticata tra i 20 e i 40 anni e i sintomi possono variare: tra i più ricorrenti ci sono disturbi visivi, sensibilità (come formicolii o difficoltà a percepire il caldo e il freddo), fatica e debolezza generale.
La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa molto imprevedibile, tuttavia non limita l’aspettativa di vita di chi ne soffre. L’impatto di una vita sana per la prevenzione e il rallentamento della sclerosi multipla è stato già analizzato e validato: chi mangia bene e conduce uno stile di vita regolare, riesce a contenere l’avanzamento della malattia.
Nonostante non ci sia un modo scientifico e validato per prevenire l’insorgere di questa condizione, gli studi mostrano come una corretta alimentazione – e soprattutto una buona qualità della vita – possano essere deterrenti per l’insorgere della patologia. Alla base di quanto riportato vi è l’indicazione di modificare il consumo di grassi, limitando principalmente i grassi saturi e idrogenati, prediligendo invece il consumo di lipidi mono e polinsaturi.
Inoltre è importante garantire il corretto apporto di vitamine, sali minerali e antiossidanti, in particolare tra le vitamine non deve mai mancare la vitamina D e la vitamina E. Tra le altre raccomandazioni mediche, c’è anche quella di prevenire il sovrappeso in quanto può determinare un peggioramento della condizione di disabilità, quando essa è già in corso, rendendo i movimenti ancora più difficoltosi e stancanti.
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Qui sotto andremo a elencare alcuni consigli alimentari da seguire per vivere una vita sana con lo scopo sia di prevenire la patologia che rallentarne il decorso. Il primo consiglio da seguire è quello di ridurre il consumo di grassi, soprattutto di origine animale e le bevande. Poi bisogna eliminare gli alimenti ricchi di zuccheri, in quanto alzano il livello della glicemia e non aiutano il nostro corpo a mantenere la linea.
Poi bisogna scegliere cibi ad elevato contenuto di amido e fibre, oltre a distribuire l’alimentazione nei 3 pasti principali della giornata: colazione pranzo e cena, accompagnati da due spuntini. Il segreto a monte è poi cucinare senza grassi aggiunti: prediligere metodi di cottura al forno o al vapore, microonde, griglia, piastra o pentola a pressione. Da evitare (o limitare al minimo) i cibi fritti: mangiare più cibi fritti è associato a un maggior rischio di sviluppare una forma di diabete di tipo 2.
Come dicevamo in precedenza, non esiste una tecnica specifica e consolidata per evitare l’insorgenza della sclerosi multipla. Una volta che la malattia si manifesta, bisogna iniziare una dieta che prevede il consumo limitato di alcuni alimenti. L’alcol ha effetti molto negativi sul sistema nervoso centrale e può deteriorare ulteriormente lo stato di salute del paziente e accentuare effetti come tremori, difficoltà di equilibrio e deficit cognitivi.
Per aiutare l’organismo a rimanere pulito, bisognerebbe limitare l’assunzione di insaccati come salami, salsicce e mortadella: sono grassi di origine animale che aumentano il colesterolo e non fanno bene al nostro apparato digerente. Da limitare al minimo anche carni rosse, burro, lardo, strutto, latticini e caffè.
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I genitori e i dottori lo dicono sempre: mettete meno sale. Questo è un consiglio importante, perché il sale costringe i nostri reni a un lavoro enorme di depurazione e agisce in modo negativo sull’apparato digerente. Bisogna limitarlo e limitare al minimo soia, cibi in scatola o estratti di carne, dolciumi, cibi già pronti e fast food. Solitamente queste pietanze contengono un numero spropositato di calorie e tutti gli indicatori alimentari in contrasto con una alimentazione sana.
Per chi soffre di questa patologia, la dieta per la sclerosi multipla prevede il consumo di almeno 2 frutti freschi ogni giorno e una piccola porzione di frutta a guscio. In ogni pasto dovrebbe essere presente la verdura sia cotta e sia cruda. In generale, bisogna preferire le carni bianche (provenienti da tagli magri), latte e yogurt parzialmente scremati, formaggio fresco a basso contenuto di grassi e formaggio stagionato.
Oltre a seguire un alimentazione sana e corretta, anche lo stile di vita può influenzare sia il decorso che l’insorgere della patologia. I medici infatti consigliano di evitare la sedentarietà, quindi sarebbe utile svolgere quotidianamente attività fisica moderata principalmente di tipo aerobico. L’attività fisica inoltre ha benefici anche sull’umore e sul controllo del peso, in quanto obesità e sovrappeso si considerano fattori di rischio e tenerli sotto controllo è consigliato sia per prevenite che rallentare il decorso della malattia.
In caso di sovrappeso infatti è importate eliminare i chili di troppo e normalizzare il girovita, indicatore della qualità di grasso depositata a livello viscerale: se i centimetri misurati sono maggiori a 102 nell’uomo e 88 nella donna, allora si parla di rischio elevato. Tra gli altri consigli da seguire per vivere una vita sana c’è quello di non fumare: il fumo provoca problemi respiratori e cardiaci che possono accelerare il peggioramento del quadro neurologico o addirittura far sì che la patologia evolva verso un decorso clinico peggiore.
Resta ben inteso che i consigli dietetici forniti sono puramente indicativi e non devono essere considerati sostitutivi delle indicazioni del medico.
Ultima modifica: 20/06/2022