Nella nostra dichiarazione dei redditi, come proteggere i dati delle spese sanitarie quando si utilizza il modello 730 o dei Redditi?
La tutela e la riservatezza dei dati sensibili
Quasi 2 milioni e 900mila contribuenti hanno presentato nel 2018 il modello 730 o Redditi nella versione precompilata, con un aumento del 18% rispetto all’anno precedente. Il motivo principale della performance positiva sta nella possibilità di inviare con un semplice “fai da te” la dichiarazione dei redditi – già quasi completamente compilata – tramite il sito delle Entrate.
In tale contesto facilitato, per ovviare al problema della riservatezza dei dati sensibili e per garantire la tutela del riserbo di informazioni delicate, come quelle sulla salute della persona, in accordo con il Garante per la protezione dei dati personali, anche per quest’anno è possibile esprimere la propria opposizione al trattamento delle informazioni contabili relative a tali oneri nella dichiarazione dei redditi precompilata 2019.
Come fare opposizione
Per ottenere questo risultato occorre utilizzare (fino al prossimo 8 febbraio) – per le spese sanitarie e i relativi rimborsi del 2018 – il modello online che consente di esprimere il proprio veto. Il modulo è disponibile anche in versione editabile sul sito dell’Agenzia delle entrate seguendo dalla homepage del sito il percorso
- Cittadini>Istanze e comunicazioni>Opposizione all’utilizzo delle spese (dichiarazione precompilata)>Spese sanitarie.
In questo modo è possibile opporsi al trattamento – da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’Agenzia delle Entrate – delle informazioni contabili relative alle spese sanitarie sostenute nell’anno 2018 ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.
Nel caso di opposizione, le informazioni sanitarie, suddivise in base a sei tipologie di spesa indicate nel modello, non saranno elaborate ai fini della dichiarazione dei redditi precompilata e non saranno conoscibili da parte dei soggetti cui si è eventualmente fiscalmente a carico (es. coniuge, genitore).
Le tipologie di spese sanitarie
Le tipologie di spesa sanitaria sono le seguenti:
- Ticket per acquisto di farmaci e per prestazioni fruite nell’ambito del SSN
- Farmaci: spese relative all’acquisto di farmaci, anche omeopatici
- Dispositivi medici con marcatura CE: spese relative all’acquisto o affitto di dispositivi medici con marcatura CE
- Servizi sanitari erogati dalle farmacie e parafarmacie (es. spese relative ad ecocardiogramma, spirometria, test per glicemia, misurazione pressione sanguigna, ecc.)
- Prestazioni sanitarie (escluse quelle di chirurgia estetica e di medicina estetica): assistenza specialistica ambulatoriale; visita medica generica e specialistica o prestazioni diagnostiche e strumentali; prestazione chirurgica; certificazione medica; ricoveri ospedalieri ricollegabili ad interventi chirurgici o degenza, al netto del comfort; prestazioni sanitarie erogate da psicologi, infermieri, ostetriche/ci e tecnici sanitari di radiologia medica
- Spese agevolabili solo a particolari condizioni: protesi e assistenza integrativa (acquisto o affitto di protesi – che non rientrano tra i dispositivi medici con marcatura CE – e assistenza integrativa); cure termali, prestazioni di chirurgia estetica e di medicina estetica (ambulatoriale o ospedaliera).
- Se non c’è opposizione a tale trattamento, invece, le informazioni contabili confluiranno nella dichiarazione dei redditi precompilata dall’Agenzia delle Entrate, risultando così accessibili da parte dei soggetti cui si è eventualmente fiscalmente a carico (es. coniuge, genitore).
I dati personali raccolti in questo modello saranno trattati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Agenzia delle Entrate soltanto per escludere dalla dichiarazione precompilata le spese per le quali è stata effettuata l’opposizione.
Chi può fare opposizione?
I cittadini che abbiano compiuto almeno 16 anni di età (in caso contrario, può farlo il tutore o rappresentante legale), anche se fiscalmente a carico. In quest’ultima ipotesi, le spese per cui è stato negato l’utilizzo non compariranno nella dichiarazione di chi ha a carico la persona.
Come fare opposizione per la tutela e la riservatezza dei dati sensibili
Per evitare l’inserimento delle spese sanitarie nella precompilata si può comunicare direttamente all’Agenzia delle entrate
fino all’8 febbraio 2019
- i tipi di spesa da escludere
- i dati anagrafici (nome e cognome, luogo e data di nascita)
- il codice fiscale
- il numero della tessera sanitaria e la relativa data di scadenza.
dopo l’8 febbraio 2019
- accedere dall’8 febbraio al 9 marzo 2019 all’area autenticata del sito web dedicato del Sistema tessera sanitaria, tramite tessera sanitaria Ts-Cns oppure utilizzando le credenziali Fisconline rilasciate dall’Agenzia. In questo modo è possibile consultare l’elenco delle spese sanitarie e selezionare le singole voci per le quali esprimere la propria opposizione all’invio dei relativi dati.
Nell’ipotesi di comunicazione diretta, è possibile
- consegnare a un qualsiasi ufficio territoriale delle Entrate il modello compilato, accompagnato dalla copia di un documento d’identità, oppure
- inviare una email all’indirizzo opposizioneutilizzospesesanitarie@agenziaentrate.it,oppure
- telefonare a un Centro di assistenza multicanale (numero verde 800 909 696, 06 966 68 907 da cellulare, +39 06 966 68 933 dall’estero).
Negli ultimi due casi, dove non è previsto l’utilizzo del modello, è necessario fornire le medesime informazioni richieste dal modello, più il tipo di documento di identità, con relativi numero e data di scadenza.
I dati così “protetti” non compariranno nella dichiarazione precompilata, ma potranno ugualmente essere inseriti dal contribuente in sede di modifica/integrazione del modello, prima dell’invio definitivo della dichiarazione dei redditi.